Dal “Padrino” di Coppola fino a “La Vita è bella” di Benigni, alla Scuola Superiore di Catania il pubblico ha assistito a uno straordinario connubio tra musica e cinema

Metti una sera, no non a cena, ma all’interno del grande cortile di Villa San Saverio, prestigiosa sede della Scuola Superiore di Catania, dieci musicisti, due schermi e un repertorio che raccoglie i temi di alcuni dei film più belli della storia del cinema internazionale, ebbene l’evento è pronto. Se poi i musicisti sono il Bellini Ensemble, in questo caso il successo non può che essere assicurato. E difatti, lo spettacolo multimediale “Cinema Serenade”, che si ascrive all’interno della rassegna “Estate a scuola” e del più ampio ciclo “Porte aperte” promosso dall’Università di Catania, ha rivisitato con un apposito arrangiamento per archi e fiati, curato dal primo violino Aldo Ferrente, le composizioni di alcuni dei più importanti autori di musical e colonne sonore di tutti i tempi: Gershwin, Morricone, Rota e Piovani, solo per citarne alcuni.

IL BELLINI ENSAMBLE. Gruppo di recente formazione composto da professori d’orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, il Bellini Ensemble si costituisce con il precipuo intento di sperimentare attraverso la musica da camera un repertorio eterogeneo che spazia dalla produzione musicale tardo-romantica fino a generi quali Standard, Jazz, Tango e Ragtime. Un gruppo nutrito di elementi tra i quali si annoverano: Aldo Ferrente (primo violino), Aldo Traverso (secondo violino), Vincenzo Di Ruggiero (viola), Marco Bologna (violoncello), Davide Galaverna (contrabasso), Giovanni Roselli (flauto-ottavino), Gaetano Lo Jacono (oboe), Domenico Gaglio (clarinetto), Francesco Zanetti (Fagotto) e Giuseppe Episcopo (corno).

Foto Scuola Superiore di Catania

LA SERATA. Presentatore d’eccezione è stato lo stesso Ferrente, che nell’introdurre i brani non ha fatto mancare qualche curiosità succulenta sui film e le colonne sonore che li hanno resi immortali. Dai due schermi disposti ai lati, era possibile ammirare una serie di clip contenenti le immagini salienti estrapolate dalle pellicole cinematografiche, realizzate con un attento lavoro di montaggio per essere all’unisono con la musica. Sì, perché la musica alle volte è più immediata delle immagini, in una battaglia in questo caso alla pari tra sguardo e ascolto. E allora gli occhi restano ammaliati dalla crudezza dei fotogrammi del “Padrino” di Coppola o del film del 1984 diretto da Sergio Leone, “C’era una volta in America”, fino al poetico la “Vita è bella” di Benigni; altre volte a prevalere è stata la passione che trasudava dagli strumenti. Di fronte a tanta bellezza non si può che restare attoniti per qualche istante prima di sciogliersi in un intenso applauso.

IL PROGRAMMA. Le sonorità raffinate e la ricercatezza dell’esecuzione hanno raggiunto il loro apice in un classico come “Moon River”, colonna sonora del celebre film cult con protagonista Audrey Hepburn “Colazione da Tiffany”, e nello struggente “Love’s Theme” di “Romeo e Giulietta” diretto da Zeffirelli, ma i pezzi scelti accuratamente hanno saputo accontentare i tanti gusti della variegata platea: sono stati proposti “The entertainer” di Scott Joplin, tema principale del film “La stangata”, “Lo chiamavano Trinità” di Franco Micalizzi, il “Valzer n.3” dalla “Jazz Suite n.2 “di Sostakovic presente in “Eyes Wide Shut”, l’esecuzione di due medley da “Nuovo Cinema Paradiso” e da “Pirati dei Caraibi”, quest’ultimo tanto apprezzato da essere proposto come bis.

Una serata curata nei minimi dettagli dall’organizzazione della Scuola Superiore di Catania, nella quale abbiamo potuto apprezzare l’eccellente qualità offerta dall’Ensemble Bellini, che ha coinvolto attivamente il pubblico tanto da fargli fischiettare a ritmo, sul finale, le note de “Il ponte sul fiume Kwai”.

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