Due piani fuori terra, larga abbastanza da coprire la vista dalle finestre della costruzione retrostante. Ma, con la larghezza di appena un metro, potrebbe essere la più piccola del pianeta. La minuscola costruzione si trova a Petralia Sottana, in provincia di Palermo. Costruita a metà del secolo scorso, forse all’apice di una disputa tra vicini, è oggi una insolita meta turistica

C’era una casa molto carina, senza soffitto senza cucina, recitava il testo di una famosa canzone per bambini. Ma se vi dicessimo che una casa talmente piccola da non essere accessibile esiste davvero e non si trova “in via dei Matti numero zero”, ma a Petralia Sottana, in provincia di Palermo?

Stiamo parlando della “casa du currivu”, cioè in dialetto siciliano «del dispetto». Metro alla mano, potrebbe essere la casa più piccola del mondo, e secondo le voci popolari nacque negli anni ’50 soltanto per una ripicca tra vicini, forse imparentati tra loro. Tra la gente del luogo si racconta che un uomo avrebbe voluto ampliare la propria abitazione innalzando un altro piano, ma il vicino di casa, forse suo cognato, non gli concesse il necessario permesso. Occhio per occhio, dente per dente: in tutta risposta l’uomo, che aveva un piccolo terreno antistante la casa del vicino, lo sfruttò per ergervi un’abitazione di due piani larga soltanto un metro, inabitabile.

L’utilità di una simile costruzione? Nessuna, essa fu costruita solo per offuscare il bel panorama di cui godeva il vicino. L’appartamento al proprio interno non ha nulla, soltanto il pavimento e una scala per collegare i due piani: è talmente stretto che due persone insieme non vi entrerebbero.

“C’è ‘na casa a Petralia
ca tutta ‘a genti la talia.
È ‘na casa stritta stritta,
di li pedi a la suffitta.”
Pino Bullara

Imprevedibile attrazione turistica. A livello economico e artistico il suo valore è pari a zero, tuttavia oggi è meta di molti turisti che si recano a Petralia Sottana soltanto per vederla, animando così la vita di un paese che non è mai stato tra le mete preferite dei viandanti. Figurarsi dei tour operator, che oggi però raccontano di questa stranissima costruzione a chi è in cerca di singolari attrazioni da fotografare.

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