Il nostro collega Antonio Gagliano è stato insignito ieri del premio di laurea della “Fondazione Domenico Sanfilippo editore” per la sua tesi “Gli archivi dei giornali come fonte della storia contemporanea: il caso della tragedia di Punta Raisi, 1978” (Dipartimento di ScienzeUmanistiche, Università di Catania).

La cerimonia di premiazione, che ha insignito del premio anche Elisa Campo con la tesi “Il giornalismo d’inchiesta: il caso del morto-vivo di Avola”, s’è svolta presso la sede del quotidiano La Sicilia alla presenza della commissione giudicatrice del concorso composta da Mario Ciancio Sanfilippo (direttore de La Sicilia), Domenico Ciancio Sanfilippo (condirettore de La Sicilia), Agatino Cariola (ordinario di Diritto costituzionale, Università di Catania), Giuseppe Di Fazio (giornalista, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Dse) e Lina Scalisi (ordinario di Storia moderna, Università di Catania).

LA TESI. La tesi di laurea di Antonino Gagliano indaga una tragedia che scosse la Sicilia alla vigilia di Natale del 1978: un aereo in atterraggio verso Punta Raisi precipitò in mare. Più di cento le vittime, pochi i superstiti, molte le polemiche. Antonino Gagliano ricostruisce quella vicenda, che lo tocca personalmente, nei minimi particolari. L’autore è mosso da desiderio di sapere e da partecipazione emotiva: tra le 108 vittime di quella sciagura, infatti, si trovava anche suo zio, Andrea Scaglione. Nel suo lavoro, Gagliano si serve soprattutto dell’archivio storico digitale de La Sicilia. Il tragico evento è un chiaro esempio di come una notizia possa colpire il cuore di molti ma finire nel dimenticatoio dopo poche settimane. Nel suo lavoro Gagliano analizza passo dopo passo tutti i momenti di rilievo nel racconto della tragedia: dall’ammaraggio nel cuore della notte fino alla sentenza finale, 365 giorni dopo, che trovò nei piloti deceduti gli unici colpevoli.

La commissione e i premiati (foto cortesia di Davide Anastasi)

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