L’artista, classe 1982, è considerata una delle massime esponenti di questa singolare forma d’arte. Le sue creazioni in mostra dal 6 al 20 maggio alle Biblioteche Riunite Civica e A.Recupero di Catania

[dropcap]«[/dropcap][dropcap]I[/dropcap]l fine di una Reborn Artist è quello di suscitare stupore in chi osserva l’opera, catturando e celebrando quella che secondo me è la fase più bella del genere umano: i primi mesi ed anni di vita». Spiega così la sua “arte” Laura Cosentino, artista catanese specializzata nella creazione di “bambole non bambole” che saranno protagoniste, dal 6 al 20 maggio, della mostra ospitata presso le Biblioteche Riunite Civica e A.Recupero di Catania.

LE BAMBOLE. Considerate da molti “inquietanti”, le iperrealistiche Bambole Reborn non sono adatte al gioco (la loro vendita è addirittura vietata ai minori di 14 anni) e si rivolgono a un crescente pubblico di collezionisti. Spesso, poi, vengono impiegate nel mondo del Cinema. L’arte del Reborning prende piede negli Stati Uniti agli inizi degli anni Novanta con l’intento di far letteralmente “rinascere” vecchie bambole, magari usurate dal tempo, conferendo loro sembianze sempre più realistiche. Oggi gli artisti che si dedicano a questa singolare pratica spesso utilizzano come basi dei kit, copie di opere originali di scultori di bambole spesso proposti in serie limitate, e dedicano ai vari passaggi molte ore di tempo. Una delle tecniche più complesse è, ad esempio il “rooting”, ovvero l’inserimento dei capelli, considerati molto complessi da ricreare. Il risultato sono creazioni uniche, dal valore di mercato che può oscillare da poche centinaia a migliaia di euro, in base al grado di  di verosimiglianza della bambola e alla cura prestata ai dettagli (pelle, vene, capillari, rossori e capelli).

Laura Cosentino

L’ARTISTA. Ma come si diventa Reborn Artist? Laura è nata a Catania, dove vive e lavora. All’ombra dell’Etna ha anche conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con una tesi sulla “Fenomenologia e Linguaggio dei cartoni animati giapponesi in Italia” che l’ha portata a realizzare alcune repliche in legno dei più noti cartoni animati anni 80 e 90 successivamente esposte in contesti come “Lucca Comics”. Al “reborning”, tuttavia, l’artista arriverà solo nel 2009 quando, attraverso il web, scopre questo affascinante mondo. Da allora il suo impegno, passato da vari corsi di perfezionamento,  ha fatto sì che oggi sia annoverata tra le maggiori esponenti mondiali del settore. Laura fa infatti parte dell’International Institute of Reborn Art, la principale istituzione internazionale nell’ambito del Reborning. 

DALLA VENDITA ALLA MOSTRA. Durante i suoi primi cinque anni di attività, Laura ha realizzato le sue bambole esclusivamente su commissione. In seguito la catanese ha deciso di utilizzare la piattaforma Ebay per vendere i suoi lavori in tutto il mondo. La mostra che si aprirà a maggio, invece, proporrà dei lavori inediti, appositamente pensati per questa esposizione.

UN CONTESTO D’ECCEZIONE. A ospitare la mostra sarà la cornice d’eccezione delle Biblioteche Riunite Civico e A.Recupero. «Sono molto felice e onorata di ospitare questo evento unico nel suo genere» – ha affermato la dottoressa Rita Angela Carbonaro, direttrice delle Biblioteche Riunite di Catania, luogo in cui si svolgerà la mostra dal titolo “Bambole Reborn in Arte”. «Laura è considerata un’eccellenza nel suo campo e sono tantissimi gli appassionati che verranno a Catania per visitare la mostra».

La mostra verrà inaugurata il 6 maggio alle ore 10 e sarà visitabile fino al 20 maggio dal lunedì al sabato*, con aperture straordinarie no-stop previste nei giorni 12, 17 e 19 c.m. dalle 9.00 alle 18.00.

*Lunedì-Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00; Sabato dalle ore 9.00 alle ore 11.30

Il nostro impegno è offrire contenuti autorevoli e privi di pubblicità invasiva. Sei un lettore abituale del Sicilian Post? Sostienilo!

Print Friendly, PDF & Email