Da Napoli agli Stati Uniti, la fumettista è stata scoperta su internet grazie al passaparola. Poi l’inizio con una piccola casa editrice sino a “Bombshell” per DC Comics: «Oggi lavoro su Harley Queen e su una nuova serie che deve essere ancora annunciata»

Mirka Andolfo è una giovane illustratrice. Quando ci racconta le sue esperienze sembra però che di anni ne abbia il doppio. Cresciuta in una famiglia che le ha permesso di sviluppare al meglio le sue capacità (la madre era pittrice e il padre appassionato di fumetti) ha frequentato il liceo artistico prima, la scuola italiana di Comix dopo.

Quando fa i suoi primi passi nel mondo dell’illustrazione ha solo 19 anni, come ci racconta lei stessa: «Ho iniziato a lavorare come colorista principalmente per Topolino e Geronimo Stilton, in America per diversi lavori come IceAge. In seguito ho iniziato a disegnare la mia prima serie anche come scrittrice Sacro/profano per la casa editrice Dentiblù».
Come spesso accade ai giorni nostri, Mirka è una moderna Cenerentola del web: l’incontro con l’America, così come il successo del suo fumetto, avvengono infatti grazie al passaparola su internet: «Il mio primo lavoro americano – ci confessa sorridendo – è avvenuto perché un editor aveva visto le mie cose on line. Ho iniziato per una piccola casa editrice e man mano lavoro dopo lavoro sono migliorata. La mia prima casa editrice importante è stata Vertigo, con una storia per un’antologia, da lì sono passata ad una serie chiamata “Bombshell” per la DC Comics. Oggi lavoro su Harley Queen e su una nuova serie che deve essere ancora annunciata».

Di progetti ne ha tanti la disegnatrice partenopea che per la Panini Comics ha realizzato “Contronatura”, tre volumi che promettono mistero e sensualità. Grazie alla sua enorme poliedricità può contare su diversi mentori che le hanno insegnato il “mestiere” come i mastri in bottega, tra questi Fabio Celoni, uno dei più celebri autori Disney. Con lui Mirka ha modo di lavorare come colorista nella graphic novel tratta dal romanzo di Khaled Hosseini “Il cacciatore di aquiloni” e alla trasposizione “topoliniana” di Dracula: «Mi ha insegnato tanto – racconta – e nonostante fossi io la colorista, mi ha seguito anche sul colore. Ero giovane, avevo molto da imparare. Ho appreso molte tecniche che uso ancora oggi, come dare importanza all’ambientazione. Lavorare con lui è stata un’esperienza formativa per la mia carriera». E ai giovani che vogliono seguire le sue orme da un consiglio che ai più potrebbe apparire banale, come lei stessa sottolinea, ma che in realtà è essenziale: «Colorare e disegnare, sempre. Quando siamo giovani impariamo con molta più facilità; molti sono pigri, bisogna farlo fin da subito, chiedere consiglio ai professionisti, girare per le fiere, non fissarsi solo con un genere e leggere qualsiasi cosa. Bisogna sperimentare e provare tutto». Infine racconta di W.I.T.C.H. e delle copertine che sta realizzando per la nuova edizione degli albi Disney, le confesso che per me hanno rappresentato il primo approccio con questo mondo, lei mi sorride e dice «Ti capisco».

A vederla Mirka sembra una ragazza timida e appassionata come molti, ma solo osservandola, possiamo comprenderne la determinazione e la forza d’animo. Per fare questo mestiere ci vuole coraggio e lei ne ha da vendere. In fondo lo sa bene, ha solo 28 anni, ma ha una carriera in costante ascesa.

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