Sicilian Playlist #236: la nostalgia per un amore perduto nel debutto di Alice Blasi
Nel suo singolo d’esordio, l’artista racconta con semplicità la fine di un amore e il senso di vuoto che ne consegue. «Questa canzone è il mio modo per restituire almeno in parte ciò che la musica mi ha donato», spiega. La tracklist include anche Levante (“Maimai”), Nemi (“Tutta la notte”), Alessio Alessandra (“L’angelo di via Croce Rossa”), SEBBA (“Vanità”), Marco Amoroso (“Vantablack”), Giovanni Mazzarino (“Rolling”), e Diego Spitaleri (“Walking”)
Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
“Non so più di te” Alice Blasi
Il primo singolo di Alice Blasi è un brano che racconta con semplicità la fine di un amore e il senso di vuoto che ne consegue. Attraverso un linguaggio diretto ma evocativo, il testo esplora il contrasto tra l’assenza fisica e la presenza nostalgica di chi non c’è più, un’immagine che si insinua nella quotidianità riportando a galla ricordi, sensazioni e rimpianti. La canzone racconta di sguardi mai incrociati, di parole taciute, di un amore vissuto in silenzio ma profondamente sentito. Affronta temi come l’incertezza, la nostalgia e il desiderio di riscatto, senza mai cadere nel melodramma. Alla fine, emerge un bisogno sincero di trovare un senso anche nella conclusione di un rapporto.
Spiega l’artista a proposito del brano: «Nel corso della mia vita ci sono sempre state canzoni che per me hanno rappresentato una casa. Brani che mi hanno fatta sentire meno sola, che mi hanno compresa profondamente, che mi hanno fatto piangere, ridere, o semplicemente vivere momenti belli e leggeri. Questa canzone, come tutto ciò che scrivo, è il mio modo per restituire almeno in parte ciò che la musica mi ha donato. È il mio modo di aiutare chi vorrà immedesimarsi tra questi versi, per chi sente quell’amore silenzioso aggirarsi nella stanza, mentre tutto intorno gira».
Il videoclip di “Non so più di te”, diretto da Gianluca Scalia e girato tra gli scorci suggestivi di Catania, si distingue per un’estetica high-key e un taglio cinematografico.
“Maimai” Levante
Claudia Lagona, in arte Levante, artista poliedrica capace di spaziare con la stessa creatività tra musica, scrittura e arti visive, nel giorno del suo compleanno ha annunciato il suo nuovo singolo “MAIMAI” che unisce la sua scrittura ironica ad un ritmo coinvolgente. Il brano descrive il momento esatto in cui una storia giunge al capolinea, ed è la ricetta giusta per tutte le persone che hanno ancora un ultimo piatto per l’ex… da servire freddo e col sorriso sulle labbra. «La festa non è finita finché non è stata servita l’ultima fetta di torta», racconta Levante. «Questa è la ricetta giusta per cucinare il dolce più amaro!».
“Tutta la notte” Nemi
Noemi Zaccaria, in arte Nemi, ragusana presenta una canzone pop che racconta un amore intenso ma doloroso, quasi illusorio. La persona amata è descritta come distante, sfuggente. Il brano esprime il desiderio profondo di una connessione autentica, ma anche la paura che tutto possa essere solo una finzione.
Durante la prima registrazione in studio, l’artista ha vissuto momenti di grande tensione: era la prima volta che interpretava questo pezzo in modo professionale e sentiva forte il peso della responsabilità. Dopo alcune prove, è riuscita a lasciarsi andare, trovando la giusta serenità. Da quel momento, il brano ha preso forma in modo naturale. Sentire la propria voce nelle cuffie è stata per lei un’emozione intensa, che porterà sempre con sé. Il sound è delicato ed emotivo, con un’atmosfera intima che valorizza la voce e il messaggio del testo.
Spiega l’artista a proposito del brano: «Questa canzone rappresenta un nuovo capitolo del mio percorso artistico, è il riflesso delle vere emozioni che provo. Si inserisce nel mio progetto come punto di inizio e tappa di crescita, sia a livello personale che artistico».
“L’angelo di via Croce Rossa” Alessio Alessandra
Un brano commovente, un’interpretazione che riempie ogni singola parola, “L’angelo di via Croce Rossa”, il nuovo lavoro discografico di Alessio Alessandra non può definirsi propriamente una canzone, ma un’opera narrativa, una romantica rievocazione di un uomo normale, Ninni Cassarà, che ha scelto di rendere la sua vita straordinaria. Il cantautore siciliano ha voluto mettere in risalto, anche attraverso la nuova veste musicale che il produttore artistico Salvo Ferrara ha cucito su questo lavoro, i tratti umani del celebre Commissario, prima ancora che le sue gesta in qualità di capo della squadra mobile di Palermo.
«Nello scrivere su di lui ho cercato con delicatezza di farmi spazio nel suo mondo personale, capirne la spinta motivazionale, che forse, in primis, era proprio il suo amore per la vita, per la sua Laura e il desiderio di lasciare un’eredità importante a tutti noi», spiega Alessandro.
“Vanità” SEBBA
Sebastiano Paterniti, in arte SEBBA, è un cantautore siciliano e portiere della Nazionale Italiana di Beach Soccer, con oltre 50 presenze. “Vanità” è un brano che racconta il tormento di chi lotta contro il desiderio di essere cercato dall’ex, pur sapendo che si tratta solo di un capriccio dell’ego. Tra nostalgia e consapevolezza, si sceglie di non cadere nella tentazione, accettando che l’amore ormai è solo un’illusione di vanità.
Spiega l’artista a proposito del brano: «Il brano si inserisce nel mio progetto musicale col tema dell’amore, relazioni tossiche, esplorazioni interiori ed autoesami».
Il videoclip di “Vanità” esplora il tema della nostalgia legata a una relazione passata, in cui Sebba sembra intravedere la figura di una donna nei luoghi che frequenta, come se lei fosse ancora lì, a condividere con lui quei momenti intensi che hanno segnato la loro storia. Tuttavia, queste apparizioni si rivelano solo delle visioni, evocazioni dell’anima che si scontrano con la realtà di una presenza ormai perduta.
“Vantablack” Marco Amoroso
A partire da oggi è disponibile online il videoclip di “Vantablack”, singolo d’esordio del cantautore siciliano Marco Amoroso. Ideato dallo stesso Amoroso e diretto da Graziano Molino, il video mostra un’ulteriore chiave di lettura del brano: “I pensieri ballano all’idea di una cosa bella che nasce ma che potrebbe non corrispondere a ciò che davvero desideriamo, calzandoci male, come un vestito troppo largo”.
Estratto da “Bar Amoroso”, Ep – in uscita nei prossimi mesi – che rappresenta la fusione delle influenze dell’artista: dalla canzone d’autore italiana, al pop-rock e all’ indie-rock britannico, fino al jazz e al folk mediterraneo, il brano “Vantablack” scritto da Marco Amoroso e prodotto artisticamente da Toti Poeta, è un chiaro riferimento al colore più scuro mai esistito e racconta il desiderio di emergere da un’oscurità emotiva autoimposta, per accogliere la luce di un sentimento sincero. Un arrangiamento funk-mediterraneo, che rimanda a quel cantautorato di fine anni Settanta, sostiene il testo poetico ed evocativo e dona al brano un groove trascinante.
“Rolling” Giovanni Mazzarino
Estratto dall’album “Frames”. Il disco è lo sguardo fuori dal finestrino di un musicista che viaggia fra le note da oltre 40 anni e che in questo lavoro convoglia la sua visione del jazz nutrita dall’esperienza, dalle riflessioni e da ascolti sempre trasversali, dal pop e funk americano degli anni 70-80, al jazz, alla musica classica. Nelle nuove composizioni del musicista messinese emerge il valore di un flusso sonoro coinvolgente e avvolgente, sempre incatenato a melodie raffinate e cantabili, volutamente lontano da qualunque schema di genere.
L’album è stato anticipato dal singolo “Wind and Current”, registrato al Sonoria Studio da Vincenzo Cavalli, “Wind and Current” è un brano ispirato alla forza del vento e alle correnti. I continui e ciclici cambi di accordo e le sonorità che nascono dalla miscela di armonia positiva e negativa, evocano l’imprevedibilità di raffiche e folate, che scompigliano i pensieri rendendoci inquieti e malinconici e talvolta imprimono nuove direzioni alle nostre azioni. La musica, che della natura è specchio perfetto, ci parla in una lingua misteriosa influenzando l’animo umano col soffio della creatività.
“Walking” Diego Spitaleri
Il pianista e compositore palermitano presenta un brano delicato ed evocativo per felt piano, in cui ogni nota sembra posarsi con leggerezza, come passi lenti su un sentiero silenzioso. Il suono morbido del pianoforte crea un’atmosfera intima e riflessiva, accompagnando l’ascoltatore in un viaggio interiore. “Walking” è un invito a rallentare, ad ascoltare il proprio respiro e a immergersi nella bellezza della semplicità, lasciandosi trasportare dalle emozioni più autentiche.