Un tempo must per i giovani catanesi, oggi i cinema all’aperto, complice il cambiamento nel gusto del pubblico, faticano ad attrarre le nuove generazioni. Le offerte a loro dedicate e una programmazione accattivante possono essere i rimedi per invitare a preferire questi spazi a divertimenti alternativi e per risvegliare il desiderio di prendersi cura di una parte importante del nostro passato

«Una volta a Catania, negli anni ‘50, c’erano circa sessanta arene che accoglievano anche cinquemila spettatori. Oggi invece la città offre molti più divertimenti alternativi e il pubblico è diminuito, ma è molto più esigente», racconta nostalgico il signor Gallitto, operatore cinematografico dell’Arena Corsaro, il cui titolare, Lodovico Gallina, è il più anziano esercente del settore a Catania.  Nella nostra città sono tre le arene principali: Argentina, Corsaro e Adua.

LA SCELTA DEI FILM. Nata nel 1945, l’Arena Argentina è attualmente gestita dal signor Surrentino, che l’ha presa in carico dopo la chiusura negli anni 1980-81. «Io sono titolare anche del cinema King, riservato esclusivamente al cinema d’autore grazie alla rassegna Cinestudio da noi offerta. Anche qui all’arena la nostra programmazione prevede principalmente un cinema d’essai, ma con l’estate tendiamo a proporre anche qualcosa di più disimpegnato», afferma.
Non molto diversa è la posizione del signor Francesco Gallina (nipote di Lodovico Gallina), titolare dell’Arena Adua e del cinema Moderno di Mascalucia: «Qui all’arena offriamo il meglio della programmazione invernale: la nostra selezione è di natura commerciale, quindi basata sui film dal maggiore incasso, ma anche e soprattutto qualitativa. Quest’anno, per esempio, abbiamo dedicato una rassegna a Sorrentino e in generale puntiamo ai film vincitori di premi Oscar e a registi come Woody Allen, pur non disprezzando la commedia all’italiana, che alleggerisce un po’ la nostra programmazione. Evitiamo però generi come il “cinepanettone”». L’anziano signor Lodovico invece si lascia aiutare dai suoi nipoti nel selezionare l’offerta cinematografica, così da assecondare i gusti anche del pubblico più giovane.

I GUSTI DEGLI SPETTATORI. «Oggi il pubblico è più colto ed esigente: un tempo si puntava sui film d’avventura, azione, storici e sulla commedia: bastava proiettare Rambo o Franco Franchi e Ciccio Ingrassia per avere la sala piena. Ormai invece gli spettatori all’arena cercano il cinema amatoriale e d’autore» racconta Antonio Gallitto dall’alto della propria esperienza all’Arena Corsaro. Se da una parte il pubblico adulto manifesta apprezzamento per il cinema impegnato, dall’altra bisogna soddisfare anche le esigenze di chi vuole trascorrere le sere estive col sorriso sulle labbra: «Rispetto al cinema d’autore del King – afferma il signor Surrentino – in estate cerco di offrire un programma più vasto, che attiri più spettatori».

GIOVANI IN CALO. Negli anni non sono mutate solo le esigenze del pubblico, ma anche la sua composizione: «Quelli che erano liceali negli anni ‘70 e ‘80, cioè i miei coetanei che con me frequentavano i cinema catanesi, sono gli stessi che oggi frequentano abitualmente l’arena Argentina: questo significa che l’età degli spettatori si è alzata molto e i giovani sono diminuiti. Rispetto al primo decennio del 2000 però c’è stata fortunatamente una risalita». Concordano con Surrentino i gestori delle altre due arene: di fronte a questa “latitanza” di giovani il rimedio sono gli sconti di cui gli studenti possono usufruire in determinate serate. Le cause di questo calo? Tra le tante i molti divertimenti alternativi offerti dalla città e la possibilità di guardare o scaricare film grazie a Internet.

CINEMA E STORIA. Gestire cinema e arene è un mestiere che richiede passione: «In inverno gestisco il cinema Trinacria di Misterbianco, in estate l’arena Corsaro. Per me il cinema è vita: ci sono nato ed è sempre stato il mio lavoro, ho vissuto in prima persona con commozione il passaggio dalla pellicola al digitale» racconta con emozione Lodovico Gallina.
L’arena Corsaro è nata nel ‘60-’61 da un mucchio di vecchie casupole rilevate dal signor Gaetano Corsaro, l’arena Adua nei primi anni ‘70 ha preso il posto del vecchio cinema Adua in via Ciccaglione ed è sempre stata gestita dalla famiglia Gallina. Questo significa che le arene sono pezzi di storia della nostra città e come tali dobbiamo averne cura.

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