La Sicilia e la sua fede tra le immagini simbolo del 2021 secondo il Washington Post
Dopo quasi due anni di pandemia a volte sembra quasi che per avere contezza di come il mondo stia affrontando questo cambiamento epocale bastino numeri e statistiche sui contagi. Tuttavia dietro questo racconto anonimo degli eventi ci sono storie di individui, in bilico tra speranza e disperazione, che nonostante l’incertezza danno prova che la fiducia in un futuro, comunque lo si immagini, è ancora vitale. Il Washington Post è andato alla ricerca di queste emozioni perdute – o sopite – in cerca di rinascita, realizzando un fotoreportage in giro per il mondo. E così, il “durante-pandemia” assume il volto dei componenti di una rock band già avanti con gli anni che ritorna in tournée in giro per l’America dopo una lunga pausa; quello di Ana Santara Romero e del piccolo Camilo nel loro piccolo appartamento a L’Avana che, come milioni di altre famiglie in giro per il mondo, si confrontano con le difficoltà della didattica in remoto; o ancora quelli degli abitanti della Striscia di Gaza, alle prese con le macerie lasciate dai bombardamenti israeliani e una campagna di vaccinazione che procede a rilento.
Fra le tante scene di quotidianità immortalate dai reporter della testata statunitense, fa capolino pure la Sicilia, attraverso i ritratti delle sentite processioni religiose che erano state annullate nel 2020 e che avevano lasciato un vuoto incolmabile nella vita di tante comunità visceralmente legate a quei momenti di devozione e di comunione. Dagli scatti di Michael Robinson Chavez, infatti, non soltanto quelle secolari tradizioni riemergono con forza dirompente dopo lo stop forzato, ma sembrano, addirittura, metafore esse stesse di un mondo che si affida alla speranza. Una speranza che assume il volto di un devoto palermitano intento a porgere un neonato dinanzi allo sguardo materno di Maria della Mercede, in occasione delle celebrazioni a lei dedicate e che si tengono nel capoluogo isolano sin dal XVI secolo. Una speranza che si riverbera negli occhi gioiosi di alcuni bambini che, sollevando un fercolo di cartone realizzato per sopperire all’annullamento della processione indetto dal vescovo locale, danno vita alla propria festa lungo le strade del quartiere Il Capo di Palermo.
Non è solo la religiosità, tuttavia, a catturare l’attenzione del fotografo: ci sono i giovani assetati di cambiamento nei cortei a favore di politiche sostenibili per porre rimedio alla questione climatica, i rumori e i colori del mercato ittico di Siracusa, ma anche, semplicemente, la gioia di chi, dopo tante privazioni, si gode una giornata di ordinario relax sulla spiaggia a San Vito Lo Capo. Immagini di un’isola che guarda al domani, fondando la sua fiducia sulle certezze del presente e del passato.