Se il passato diventa una gabbia: Argo, Bufalino e il coraggio di vivere il proprio tempo
Quante volte, tra il serio e il faceto, ci siamo detti insoddisfatti della nostra condizione attuale, rimpiangendo la felicità di un passato più o meno lontano? In “Argo il cieco” lo scrittore di Comiso, attraverso la figura di un insegnante che rimpiange la città e l’amore della sua giovinezza, ci pone questo interrogativo: davvero il tempo che fu è un rifugio che ci cura? O l’utopia del tornare indietro e recuperare ciò che è perduto ci inibisce dal dare pienezza alle cose che già possediamo?
