Sicilian Playlist #187: il punk-rock di Edy si trasforma in rabbioso grido di ribellione
Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
“Lividi” Edy
Cantautore originario di Catania continua sulla strada del rock, punk/rock e con la nuova canzone canta le ferite che ognuno porta su di sé, o dentro di sé, e su come si prova a liberarsene. “Lividi” tratta di una ragazza che ha subito degli abusi in famiglia, dalla figura che l’avrebbe dovuta difendere e amarla più di ogni altra, ossia dal padre. Tuttavia, come narra Edy nella sua canzone, la stessa giovane prova a uscirne al punto di ribellarsi, andando proprio contro il padre e inizia un percorso personale di resilienza. “Lividi” è un brano dunque differente rispetto alle tematiche normalmente trattate, ma l’artista catanese riesce a trasmettere tutto il coraggio che occorre per liberarsi di certe situazioni, che però lasciano segni indelebili per via delle sofferenze subite.
“Dormi” Elena Manuele
“Dormi” è la nuova canzone di Elena Manuele. L’ex concorrente di Amici torna con un singolo puramente pop, ballabile e trasportante. Il nuovo singolo della cantante catanese esplora il tema del disturbo del sonno, un problema comune tra i giovani della Generazione Z. Attraverso una melodia avvolgente, spensierata e testi sinceri, l’artista descrive l’insonnia e la lotta contro i pensieri ricorrenti che impediscono di trovare pace. “Dormi” cattura perfettamente l’ansia e la fatica di chi cerca di sfuggire ai ricordi dolorosi e alle preoccupazioni quotidiane.
“Umbra vaganti” Eleonora Bordonaro
Quarto singolo e video tratto dall’album “Roda” nel quale l’artista e ricercatrice catanese si immerge nel mondo e nella lingua gallo-italico di San Fratello, paesino dei Nebrodi. In questo brano, ad esempio, racconta di quando nel ventennio fascista la tradizionale festa dei Giudei in occasione della Settimana Santa era vietata. Così i Giudei, rappresentati nel video dai bambini, sfidavano la censura indossando i loro costumi e andando a suonare nel bosco.
“Animali umani” Silvia Salemi
Nuovo brano di Silvia Salemi che anticipa la raccolta “23 ORE”, in uscita il 21 giugno. “Animali Umani” è un grido di denuncia contro la violenza sulle donne e un invito alla riflessione su un tema importante e attuale. Con questo brano Silvia Salemi dà voce a tutte quelle donne che ogni giorno lottano contro la violenza domestica. La canzone è un viaggio emotivo che attraversa il dolore, la paura, ma anche la speranza e la forza di chi non si arrende e trova il coraggio di reagire.
«Questa canzone esiste per aiutare, l’ho scritta a sostegno delle donne vittima di violenza», afferma Silvia Salemi. «È cruda e sincera, è una denuncia messa in musica, l’arte migliore che conosco per fare rivoluzioni senza armi».
“Tutto quello che vuoi” Giuseppe Cucè
Nuovo singolo del cantautore siciliano. “Tutto quello che vuoi” è un brano «che riflette sulla nozione del libero arbitrio donato da Dio all’uomo, sottolineando la responsabilità personale delle nostre scelte. La vita e la sorte della stessa quindi è nelle nostre mani; siamo dotati per natura di una coscienza in grado di esprimere delle scelte. Se agiamo correttamente ne siamo gratificati, mentre se invece scegliamo il contrario, ecco i rimorsi o il senso di colpa», spiega l’autore. «La nostra esistenza, quindi, risponde alle conseguenze delle nostre scelte; quindi, possiamo anche scegliere il male, senza dare retta alla coscienza che per natura si orienterebbe verso il bene, siamo noi artefici del nostro destino e certamente non succubi o in sua balìa».
«Il destino è fatto solo per gente debole e rassegnata, seguire il destino, obbedire alla provvidenza, vivere secondo natura, sono tutti modi diversi per esprimere la stessa realtà e il medesimo processo di non crescita», continua Cucè. «Solo chi non ha la forza di volontà, lascia decidere tutto al fato. L’ignoranza anestetizza le coscienze che si orientano sempre verso il superficiale, anziché verso il proprio io interiore dove spesso si scopre un “tesoro” nascosto».
“Sparta o Atene” Paolo Miano
Brano estratto da “Revoluzione”, il secondo disco da solista del cantautore catanese Paolo Miano, accompagnato da un video nel quale «ho voluto mettere in risalto uno dei concetti contenuti nella canzone, ossia l’inutilità del conflitto fine a sé stesso e del desiderio di prevalere sull’altro», spiega l’autore. «Sono tendenze umane che derivano dall’istinto animale di sopravvivenza o dalla necessità di rassicurare e soddisfare il proprio ego ma in teoria dovremmo essere abbastanza civili da poterle gestire. Ho voluto rappresentare tutto questo attraverso un’interminabile gara di braccio di ferro, messa in scena da due amici quali il bassista Danilo Montagnino e il noto rapper Dinastia (coautore fra l’altro del testo), che si conclude con un finale simpatico ed imprevisto».
“Sicilia mia” Francesco Ragusa
Il cantante Francesco Ragusa torna con questo singolo, un inno alla terra siciliana con uno stile musicale che richiama l’internazionalità che si sposa perfettamente con il dialetto siciliano con cui il protagonista celebra la sua terra.
“Summer on a solitary beach” Milano 84 feat. Johnson Righeira
Nuova release per Milano 84, il concept musicale italopop di Fabio Di Ranno e Fabio Fraschini: “Summer on a Solitary Beach” (NHK/Believe Italia) riprende e lancia nella calda estate del 2024 un classico di Franco Battiato del 1981, originariamente contenuto ne “La voce del Padrone”. È una versione revisited che amplifica l’attitudine dance del duo, questa volta con un featuring d’eccezione; quello con Johnson Righeira, insieme per una song che si diverte a giocare con l’italo disco, la new wave e il synth pop degli 80s, anche grazie al piglio futurista del leader dei Righeira.
Il risultato è un mix originale, sorprendente ma con una forte identità, in perfetto equilibrio tra lo stile evocativo di Milano 84 e quello riconoscibile che ha reso Johnson Righeira uno degli hit makers più famosi (e non solo in Italia: la sua “L’estate sta finendo” la cantano anche negli stadi d’Europa!).