Sicilian Playlist #189: Kaballà e la Sicily Folk Orchestra reimmaginano il classico “Fin’ a dumani”

Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Fin’ a dumani” Sicily Folk Orchestra e Kaballà

Trentatré anni fa, Kaballà esordiva nel panorama musicale italiano con “Petra Lavica”, un album rivoluzionario che ha segnato una storica svolta nella musica folk/rock del nostro Paese. Oggi, la Sicily Folk Orchestra celebra questo anniversario con un nuovo e suggestivo arrangiamento di “Fin’a Dumani”, una delle tracce più amate dell’album, cantata dallo stesso Kaballà. Il nuovo arrangiamento di “Fin’a Dumani” della Sicily Folk Orchestra vuole rendere omaggio a questo straordinario lavoro, riportando alla luce l’energia e la passione che hanno caratterizzato l’originale, con la speranza che possa essere un inno al cambiamento musicale portato avanti da Comusì – Coesione Musicale Siciliana.

«Rivisitare “Fin’a Dumani” è stato come fare un viaggio nel tempo», ha dichiarato Kaballà. «La Sicilia è terra di mille contraddizioni, di bellezza e di decadenza, di fasti e di rovinosi crolli ; “Fin ‘ a dumani” è un urlo: di rabbia, di passione, di disillusione, di speranza, di dolore e di amore. È un inno collettivo all’orgoglio, alla solitudine e all’unicità di ogni siciliano».

Il progetto della Sicily Folk Orchestra dimostra come la musica folk siciliana sia più viva che mai, capace di rinnovarsi e di toccare nuove generazioni. La loro interpretazione di “Fin’a Dumani” non è solo un tributo, ma la testimonianza della forza e della originalità della musica di Kaballà che è ancora (da sempre) un artista straordinariamente attuale e unico nel panorama della musica world italiana.

“Mi basta un poco di te” Martina Giannola

Nuovo singolo della cantante pop palermitana Martina Giannola.  Con un testo intenso e una melodia avvolgente, questa canzone racconta l’indecisione e l’oppressione di un amore non corrisposto, dove anche un solo gesto o un sorriso possono cambiare tutto. 

«Il brano esplora il delicato equilibrio tra desiderio e perdita. Affronta il dolore della distanza e la lotta interna nel lasciar andare qualcuno che ami», racconta l’artista. «Ogni parola e nota esprimono la complessità dei sentimenti, dove spesso le parole falliscono nel comunicare ciò che il cuore prova. Se hai mai sentito la mancanza di qualcuno o hai lottato con l’indecisione, questa canzone risuonerà profondamente in te».

“Sapone” Danilo Ruggero

Cantautore, autore e musicista originario di Pantelleria, Danilo Ruggero si trasferisce a Roma a 19 anni per approfondire il suo percorso artistico a Officina Pasolini. Nel 2017 è finalista al Premio De André e nel 2018 è vincitore del Premio della Critica Amnesty International “VxL”: nello stesso anno pubblica l’EP “In realtà è solo paura” e si dedica a un’intensa attività live. Nel 2020 è finalista al Premio Andrea Parodi con alcuni brani originali in dialetto pantesco e nel 2023, tramite il contest 1mnext, è tra i 100 migliori progetti artistici candidati per salire sul palco del Primo Maggio di Roma. Finalista al Premio Bindi 2024, oggi si dedica alla chiusura di nuovi brani, sperimentando generi musicali e mescolandoli alla matrice pop-folk da cui proviene e da cui continua ad attingere ispirazione.

«Chi parla male, pensa male e vive male», diceva Nanni Moretti in Palombella RossaSapone parla di questo. Parla di parole e del filo sottile che le uniscono alla lingua e, poi, al pensiero. Parla del loro spreco nei non detti, nei pensieri incastrati in quella eccessiva e costante elucubrazione mentale di chi smette di saperle usare. Oppure, all’opposto e nella stessa misura, del loro eccessivo sperpero in infinite spiegazioni verbose per giustificare ogni cosa, per avere una coscienza insaponata, lucida, nuova, limpida e ripulita dai sensi di colpa. Sapone è un brano indie-pop, intenso e raffinato, tra parlati lucidi e parentesi folk-rock viscerali, ed è il primo tassello di un lavoro più strutturato che confluirà in un concept EP molto importante. Un vero e proprio restart artistico, una ripartenza dopo un lungo periodo di sosta, di marce indietro e profonde riflessioni.

“Se avessi” Cristina Scuccia

L’ex suor Cristina si presenta con un brano autobiografico scritto da Duffy (Alessio Marullo), False (Iacopo Falsetti). Cristina Scuccia ha deciso di affidarsi ai versi di una canzone per condividere tutte le emozioni provate, le domande poste e gli sfoghi personali scritti nel diario in un periodo molto delicato della sua vita, ovvero prima di decidere di lasciare la vita religiosa. Un viaggio interiore che porta alla luce aspetti di se stessa che non aveva mai esplorato, attraverso l’abbandono delle proprie certezze e la scoperta di nuove realtà e paure.

“POPO” 3tr3 ft. La Flèche

Un beat potente e rigido che si sposa con dei versi severi e veri, si tratta del nuovo singolo di 3tr3 ft. La Flèche. I due rapper del collettivo Southside Records segnano la loro prima collaborazione con “POPO”. Il brano dei due artisti di Palermo fornisce una sorta di cronaca delle condizioni dei quartieri popolari, un racconto che viene fatto in prima persona dato che proprio 3tr3 e La Flèche sono cresciuti in un quartiere della periferia di Palermo, ovvero lo Sperone. 

La produzione di “POPO” è stata firmata da uno dei producer più talentuosi del Sud Italia: Achille G. Il nuovo singolo dei due artisti palermitani fa prendere sempre di più forma a un genere musicale che porta una matrice esclusiva in Sicilia e nel resto della scena rap italiana, sia strettamente emergente sia mainstream. 3tr3 e La Flèche, come il resto dei nomi del roster di Southside Records, stanno generando un movimento che rende autentico il rap fatto in Sicilia, da artisti siciliani. Tutto si ripercuote inevitabilmente sotto l’aspetto del sound e per i contenuti dei vari brani.

“Giovanni Pacini – Quartet No.2 in C major: II. Minuetto” Quartetto di Catania

Dopo un lunghissimo lavoro di ricerca musicologica, è stato portato a termine dalla TRP MUSIC Label & Publishing il primo volume della collana “Quartetti d’Archi in 3P”. Nato da un’esplorazione di Augusto Vismara e Gaetano Adorno intorno al mondo del quartetto d’archi dell’Ottocento italiano, il lavoro si è concentrato poi intorno a tre compositori catanesi: Giovanni Pacini, Salvatore Pappalardo e Pietro Platania. Le rarissime composizioni, recuperate dopo una vera e propria caccia al tesoro tra centinaia di documenti, sono state selezionate, trascritte e incise dal Quartetto di Catania, formazione appositamente nata per interpretare e divulgare questo repertorio, composta da Augusto Vismara al primo violino, Marcello Spina al secondo violino, Gaetano Adorno alla viola e Alessandro Longo al violoncello. Il lavoro è stato concepito per riportare alla luce delle vere e proprie perle di bellezza mai incise prima. L’album, primo di una decina di volumi, è impreziosito in copertina da un’opera di Federico Severino.

«Uno sguardo sinottico su un periodo, su un genere strumentale, su questi compositori ingiustamente trascurati ci sembrava doveroso», affermano i componenti del Quartetto di Catania. «Appariva a noi singolare che un’intera produzione cosiddetta “minore” fosse quasi del tutto dimenticata, per il semplice fatto che nessuno si preoccupasse di eseguirla, inciderla, renderla pubblica. Siamo convinti che questa iniziativa discografica possa contribuire a ridestare un interesse che vada ben oltre la semplice curiosità per delle musiche cadute in oblio. Ci auspichiamo che tale interesse possa esser coltivato sia nell’ambito esecutivo che in quello storico-musicologico. La bellezza, l’originalità e la sapienza musicale che abbiamo riscontrato fra le pagine di queste opere ci fanno ben sperare in tal senso».

Ascolta la playlist su Spotify

About Author /

Start typing and press Enter to search