Sicilian Playlist #191: la nostalgica estate tra le onde di Anna Castiglia
Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
“U mari” Anna Castiglia
Dopo aver conquistato pubblico e critica dal palco dello Sferisterio di Macerata con il singolo “Ghali”, che le ha subito permesso di ottenere il riconoscimento più alto nel corso di una delle più importanti rassegne per la musica italiana d’autore, ovvero Musicultura2024, Anna Castiglia torna con un singolo estivo. Un brano che profuma di salsedine, di nostalgia e solitudine, fra brillanti arrangiamenti, un assaggio di quello che sarà il disco atteso per il prossimo autunno.
«“U mari” racconta una condizione di solitudine e nostalgia con la metafora del letto che sembra una barca sola in mezzo al mare, il tutto contrastato da ritmi latin e disco», spiega l’autrice.
“L’albero maestro” Ture Most
Primo di una serie di singoli «per annunciare e profetizzare» l’uscita di “Mostalgia 2”, «un disco che esce con un pezzo al mese», annuncia il cantautore e rapper di Torre Archirafi. Un bel groove per un clippino.
“Costellazione” Brando Madonia
Anche l’ex Bidiel prosegue la sua politica di EP a piccoli sorsi: un singolo ogni stagione.
“Euno” Alessandro D’Andrea Calandra
Finalista nazionale alla nona edizione del “Je so pazzo Music Festival”, Alessandro D’Andrea Calandra canta “Euno”, il grido di libertà di un uomo per una vita senza catene.
Enna, Sicilia, anno 136 a.C. Lo schiavo EUNO guida la prima guerra servile in difesa del sacro diritto alla libertà di ognuno. Per cinque anni, con 200.000 compagni di sventura, mette sotto scacco l’Impero romano, che poi avrà inesorabilmente la meglio. Il cantautore agrigentino Alessandro D’Andrea Calandra, affascinato dalla figura del “Re Guerriero” che si oppone ai suoi aguzzini, canta l’impresa eccezionale di Euno. La storia e le emozioni di chi si oppone all’inumana condizione di schiavitù, dalla ribellione fino alla cocente sconfitta.
«Volendo raccontare con il mio folk la terra di Sicilia, non potevo certamente non riportare alla memoria le gesta dell’eroe Euno», spiega l’artista. «Un impavido sognatore che, ben settant’anni prima del più noto Spartaco, partendo dalla sua Enna, guidò la prima rivolta degli schiavi contro Roma. Un personaggio avvincente, istrionico e al tempo stesso indomito. Ritengo che, ai giorni nostri, dovremmo prendere esempio da quegli uomini che, con un atto deciso di volontà, riescono a ribellarsi al giogo delle catene. Naturalmente, con le armi della non violenza».
“Sacrilegous” Angela Jardina
Papà siciliano, madre thailandese, lei è nata nel 2001 a Bangkok e attualmente vive a Houston, in Texas (Stati Uniti). La dualità culturale ha arricchito la sua vita e la sua arte, permettendole di esplorare e fondere influenze e sensibilità musicali diverse. La sua infanzia è stata segnata dall’amore per l’Italia e per la musica italiana, ascoltando artisti come Lucio Dalla, Mina e Pino Daniele. La sua più grande fonte di ispirazione è Amy Winehouse, artista a cui si è sempre sentita molto affine musicalmente. Angela ama cantare Blues e R&B, dilettandosi nell’improvvisazione ed esibendosi localmente in una cover band dall’età di 16 anni.
“Sacrilegous” è un brano dalle sonorità pop-soul con influenze R&B che esplora la complessità delle emozioni all’interno di una travagliata relazione d’amore. Il testo, scritto interamente dall’artista, intende esprimere la frustrazione e il dolore che emergono quando i segreti e la mancanza di trasparenza minano il legame tra due persone. Angela intrattiene un dialogo intimo e diretto con il partner, cercando di liberarsi dal peso delle ombre che gravano sulla relazione. Il brano, allo stesso tempo, non è solo un’espressione di vulnerabilità, ma anche una chiamata alla sincerità e all’onestà.
«“Sacrilegous” è un brano che ho scritto per esprimere il dolore e la delusione provati in una relazione segnata dalla falsità e dallegoismo», racconta Angela Jardina. «Spero che chiunque l’ascolti possa trovare conforto e forza nelle mie parole e nella mia musica».
“Sans Regrets” Emanuele Primavera
Composto da otto nuove composizioni a firma del batterista ennese “Around the fiery future” è un album dall’anima green, musicalmente in continuità con la storia del musicista ennese che lo ha registrato col consolidato quintetto con cui aveva realizzato il precedente “Above the Below”. Una solida amicizia lega Primavera a Presti, Venuto, Lanzoni e Caminiti sui quali il batterista ennese ha deciso di puntare per dare continuità e sviluppare il suo discorso musicale, che in questo album si fa ancora più nitido e completamente a fuoco. Emanuele Primavera: «I brani raccontano una visione a tratti amara e cupa sul presente del mondo, alla quale fa da contraltare una musica per la maggior parte contemplativa e avvolgente segnata da un profondo lirismo, come un balsamo e una speranza per affrontare una realtà che si trasforma in maniera imprevedibile e che può lasciare sgomenti».