Sicilian Playlist #200: il “non-metodo” per la felicità di Licciardi
Il cantautore etneo anticipa l’uscita autunnale del suo prossimo EP con un nuovo singolo. «Nel brano – spiega – la chitarra acustica è centrale. Quelle elettriche danno un po’ l’idea di sconfinatezza, di canyon americani, per rendere tangibile il senso di impotenza di fronte alla vastità del mondo e della natura, che crediamo continuamente di dominare, ma dalla quale veniamo costantemente attraversati e governati». A seguire vi proponiamo “Felice chi ancora non è nato”, pezzo strumentale scritto da Colapesce per “Iddu”, pellicola di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza ispirata alla figura del boss Matteo Messina Denaro e recentemente presentata a Venezia. A seguire, in selezione, ci sono “Matri Matri” di Peppe Calabrese, “Tra ‘u mari e li campagni” di Alessandro D’Andrea Calandra, “Quando ti vedrò” di Gianluca Mazzarella e “Una notte” Achille G. ft. VillaBanks e Baby K.. La proposta musicale di questa settimana si chiude con “Reflections” del pianista Diego Spitaleri
Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
“Un metodo” Licciardi
Nuovo singolo del cantautore catanese (Michele) Licciardi: una summa di tante cose, il capitolo finale di un periodo di scrittura, composizione e lettura interiore. Per questa ragione rappresenta l’ultimo singolo che anticipa l’EP del cantautore siciliano in uscita in autunno.
«In questo epilogo mi son ritrovato a fare due conti con me stesso e ho capito finalmente che non esiste “un metodo” per stare bene e per essere felici ma ognuno di noi fa un percorso specifico», spiega l’autore. «Quello che è importante però, è capire che la nostra esistenza non deve essere vissuta per dimostrare niente a nessuno, perché siamo tutti diversi e tutti marinai della propria nave. Non ci sono regole quando si vuol essere felici, non ci sono insegnamenti da seguire, non ci sono partite da giocare. C’è la cura di sé stessi, dei rapporti umani, del tempo e soprattutto la capacità di perdonarsi gli errori».
«Dal punto di vista musicale è stata scelta un’accordatura aperta che ricordasse il più possibile artisti come Nick Drake e Ben Howard (specialmente del suo brano “Old Pine”)», prosegue il cantautore. «È proprio la chitarra acustica che diventa centrale, aggiunta a delle elettriche che danno un po’ l’idea di sconfinatezza, di canyon americani, sperdute praterie o immensi deserti. Questo per rendere il più possibile tangibile il senso di impotenza di fronte alla vastità del mondo e della natura, che crediamo continuamente di dominare, ma dalla quale veniamo costantemente attraversati e governati. L’outro, con la batteria “impazzita” di Antonio Polidoro e le chitarre che si incrociano in riff disturbanti, è stato pensato proprio per testimoniare ancora questo senso finale di caos che ci governa, dove tutto non sembra avere senso solo perché noi cerchiamo di darglielo, ma in realtà appunto, il senso per Licciardi si trova proprio in questo dissolversi».
“Felice chi ancora non è nato” Colapesce
Colapesce esce dalla sua dimensione di duo insieme a Dimartino e ci presenta un pezzo strumentale elegante, sofisticato, intenso, dai richiami morriconiani, composto per la colonna sonora di Iddu, il film di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza liberamente ispirato alla figura del boss Matteo Messina Denaro e interpretato da Elio Germano, nel ruolo del latitante mafioso, e da Toni Servillo. Il lungometraggio è stato presentato alla recente Mostra del cinema di Venezia.
“Matri Matri” Peppe Calabrese
Formatosi nella Compagnia di Canto e Musica Popolare di Favara, Peppe Calabrese approda alla carriera solista con l’album “Matri Matri”, un CD contenente nove brani fra canti composti dall’autore e altri tratti dalla tradizione popolare quali giochi fanciulleschi, avvenimenti storici ecc.
“Tra ‘u mari e li campagni” Alessandro D’Andrea Calandra
“Tra mare e campagna”, nella sua Canicattì, c’è un bambino al quale la vita sorride. È il beato giudice Rosario Angelo Livatino, assassinato dalla criminalità organizzata il 21 settembre del 1990. Il cantautore Alessandro D’Andrea Calandra ricorda la tragedia del magistrato, simbolo dell’integrità morale dei siciliani migliori. Un uomo del nostro tempo. Se non fosse stato ucciso, oggi sarebbe ancora in servizio.
“Tra ‘u mari e li campagni” evoca i luoghi dell’entroterra agrigentino. Colori, odori, sapori che si avvicinano alle sensazioni che certamente ha provato il giudice Livatino nell’infanzia. «Ho sempre sentito l’esigenza di ricordare questo nostro fratello, questo giovane uomo che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente», spiega l’artista. «Mio zio era il titolare del ristorante nei pressi del vecchio Tribunale di Agrigento, dove Rosario pranzava tutti i giorni. Di lui mi colpiva la serenità.
“Quando ti vedrò” Gianluca Mazzarella
È un brano “brunoriano” che esplora con delicatezza la complessità delle emozioni legate ai distacchi e ai ritorni in amore. Con richiami a sonorità acustiche fine anni Settanta, Gianluca ci offre un pezzo che racconta l’attesa e le difficoltà di un incontro dopo un litigio, attraverso una melodia che sembra senza tempo. A questo proposito l’artista racconta: «Prima o poi in ogni storia arrivano i momenti di burrasca. Navigarli per le strade di Roma ha un non so che di cinematografico. Ci si sente un po’ come in un film, del quale ho provato a scrivere una colonna sonora credibile che non temesse il passare del tempo». “Quando ti vedrò” è estratto da “Sud”, il primo album di Gianluca Mazzarella, un progetto che emerge da un lungo percorso di scrittura e introspezione.
“Una notte” Achille G. ft. VillaBanks e Baby K.
Dalla Sicilia il producer Achille G firma il suo nuovo singolo ft. VillaBanks e Baby K. VillaBanks e Baby K.che segna una delle tappe più importanti della sua carriera. Achille G è un giovane rapper e producer bagherese nato nel 2001 che sta avendo la sua consacrazione nella scena rap nazionale dopo aver collaborato con alcuni artisti piuttosto rilevanti.
“Reflections” Diego Spitaleri
È un brano che trasmette una sensazione di calma, serenità e allo stesso tempo di nostalgia. La particolare sonorità del pianoforte felt accentua il carattere meditativo della musica, rendendo ogni nota morbida e avvolgente. «Il brano esplora l’idea della riflessione personale e la bellezza della contemplazione interiore invitando l’ascoltatore ad immergersi in un viaggio introspettivo profondamente emotivo», spiega l’autore.