Sicilian Playlist #204: il ritorno di Cassandra Raffaele in coppia con Brunori Sas

A due anni dal suo ultimo disco, l’artista ritorna con un nuovo singolo intitolato “La più bella canzone d’amore” nel quale duetta con il cantautore cosentino. Giuse The Lizia pubblica “Flash”, brano autoironico in cui omaggia Lucio Dalla con un campionamento dell’iconica “Disperato erotico stomp”. “Fidati di me” è l’ultima uscita del cantautore Sebastiano Paterniti, in arte Sebba: «Ho pensato questo brano come un inno alla libertà femminile». L’ispirazione del rapper jamaicano Shaggy e sonorità afrobeat per il nuovo singolo di EdoBass, alias dell’artista classe ’90 Edoardo Calvo. I Dirotta su Cuba celebrano i trent’anni di carriera con “In The Souk”, nuovo brano che vede la partecipazione di Mario Venuti. In chiusura ci sono i Klostès, quartetto formato da Luisa Biondo, Eleonora Bonincontro, Annamaria Castrogiovanni e Novella Novelli che esce con “Mastru Turi”, brano dedicato al Mastro d’ascia Salvatore Rodolico

Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“La più bella canzone d’amore” Cassandra Raffaele feat. Brunori Sas

A due anni dall’ultimo disco “Camera Oslo”, Cassandra Raffaele ritorna con un nuovo singolo con uno special guest d’eccezione, Brunori Sas. Prodotto da Roberto Villa (Etichetta L’amor mio non muore / 261 Records e distribuito da The Groove Merchants – MGM), è un brano dedicato a tutti quelli che ancora non hanno ricevuto una dedica d’amore, per i dimenticati, per i “difficili”, per quelli che vorrebbero tanto amare ma che fanno fatica a fidarsi dell’amore stesso. Ma non solo.

La “cantora” di Vittoria, con base in Emilia, riflette profondamente sul panorama attuale in cui l’umanità si trova a parlare, quasi in modo ormai tristemente “naturale e banale”, di stato di guerra: «Mi sono resa conto che, in questo contesto, urge al contrario parlare d’amore “da prendere” come fosse una medicina, una terapia d’urto, rendere l’amore virale come una pandemia che ci obbliga questa volta, a volerci bene. Sì, l’amore dovrebbe diventare così, ovvio e diffuso, come respirare, mangiare, camminare ed influenzare i nostri atteggiamenti con gli altri».

“Flash” Giuse The Lizia

In attesa del tour autunnale nei club, Giuse The Lizia torna con questa traccia in cui è campionata l’iconica “Disperato erotico stomp” di Lucio Dalla. Il singolo anticipa “Internet”, il secondo progetto discografico dell’artista palermitano in uscita venerdì 18 ottobre. Un pezzo divertente e autoironico, un inno alla normalità con il quale il bagherese ha voluto rendere omaggio a uno dei cantautori più rivoluzionari della musica italiana, raccontandosi con leggerezza e senza filtri. 

«Vivo come un vero e proprio dono l’essere riuscito a inserire in un mio pezzo la voce di una leggenda come Dalla», spiega. Ho cercato di scrivere qualcosa che fosse all’altezza della sua grande scrittura, ironica ma profondissima, e, nonostante sappia bene di non essermici neanche lontanamente avvicinato, credo che insieme non siamo malaccio”, racconta Giuse The Lizia.

“Fidati di me” Sebba

È un brano che ha come tema principale la libertà. Il cantautore siciliano Sebastiano Paterniti, in arte Sebba, si presenta come seduttore, invitando la donna a liberarsi da chi la limita e ad esprimere pienamente la sua femminilità in totale libertà.

«Ho pensato questo brano come un inno alla libertà femminile, spesso tenuta in gabbia da relazioni tossiche od ossessive», spiega l’autore. «Mi piace pormi come oggetto del desiderio, quel desiderio che spesso la donna reprime per diverse cause e che diventa sempre più forte per questo motivo”. Il videoclip, diretto da Fabio Lipari, è stato girato al “Caffè Dalì” di Capo d’Orlando.

“Debole” EdoBass

Nuovo singolo per EdoBass, registrato nel 1993 all’anagrafe di Ragusa con il nome di Edoardo Calvo. Un brano fresco e avvolgente che trae ispirazione dalle sonorità afrobeat. 

«Il brano nasce dall’ascolto di “It wasn’t me” di Shaggy», spiega l’autore. «La cantavo e la melodia mi ha ispirato il testo del ritornello. In quel periodo (2023) si stava affermando l’afrobeat ed ero pieno di idee e progetti di quel genere musicale nel mio pc. Ho chiamato un mio amico chitarrista e abbiamo messo giù le chitarre, qualche mese dopo registrai le voci e un anno dopo mi sono dedicato al mixaggio e al master. Credo che questo pezzo suoni vero, le sue imperfezioni mi hanno fatto affezionare a lui davvero. Per quanto riguarda il testo, in quel periodo mi sentivo stanco, pressato dalle giornate di lavoro e non riuscivo a stare sveglio le sere con i miei amici e quindi ho pensato che a volte bisogna ammettere di non farcela più e fermarsi un po’…non dobbiamo vergognarci della nostra emotività».

“In The Souk” Dirotta su Cuba feat. Mario Venuti

Nuovo singolo per i Dirotta su Cuba e una nuova collaborazione col raffinato cantautore Mario Venuti proprio nell’anno che li vede compiere 30 anni di carriera dall’uscita del loro celebre brano “Gelosia”. I Dirotta su Cuba, guidati dalla storica frontwoman Simona Bencini, unica componente rimasta della line-up originale, realizzano nell’anno del loro Trentennale un brano che fonde la loro consueta formula dell’acid jazz italiano con il più moderno cantautorato siciliano. Il brano dal titolo esotico In the Souk infatti è scritto ed arrangiato dal cantautore polistrumentista siciliano David Florio che ha unito, per sua natura e formazione, il suo amore per la black music con la scuola cantautorale siciliana.

«In the Souk è una sfida e sono felice di affrontarla insieme ad un artista come Mario Venuti, cantautore che stimo molto che con determinazione e coerenza porta avanti da sempre il suo progetto artistico senza rinunciare alla sua personalità». commenta Simona Bencini. Alla quale replica Mario Venuti: «Negli anni Novanta il percorso dei Dirotta su Cuba correva parallelamente al mio, poi nel 2009 conobbi Simona con cui abbiamo condiviso una magnifica esperienza nel musical Jesus Christ Superstar. Ottanta repliche in giro per l’Italia interpretando lei Maddalena io Pilato. È stata l’occasione per la nascita di una bella amicizia che finalmente sboccia oggi in questo brano spumeggiante , ottima occasione per un rilancio della band simbolo dell’acid jazz nazionale».

“Mastru Turi” Klostès

Dal greco antico, κλωστή, klostès indica i fili ottenuti dall’azione della filatura. La fibra grezza viene trasformata in filo dalla rotazione che le donne imprimevano ai fusi. Sedute in cerchio a filare la lana, hanno proseguito intrecciando melodie, tessendo trame della tradizione antropologica mediterranea. Le energie che nel gruppo formato da Luisa Biondo, Eleonora Bonincontro, Annamaria Castrogiovanni e Novella Novelli, si addensano danno vita a suoni leggeri, suadenti, imperfetti ed antichi, ed al piacere di condividere suggestioni di un patrimonio spesso dimenticato.

«“Mastru Turi” è una canzone che fornisce la chiave di accesso alla storia, personale e collettiva, e all’enorme patrimonio del REIS, Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, del quale fanno adesso parte il Mastro d’ascia Salvatore Rodolico, che con i suoi 86 anni va ogni giorno in cantiere come sempre all’alba e lavora, come sempre alle sue barche…», spiegano. «Molte energie del paese come il Centro Studi Acitrezza, artisti, fotografi, studiosi come Alice Valenti Grazia Nicotra Massimo Vittorio, Giovanni Grasso e i suonatori di Brogna, Antonio Castorina, si sono strette attorno a questa famiglia e danno il loro contributo per l’attivazione di progetti per la trasformazione del cantiere in museo dei mastri d’ascia, perché questo patrimonio non vada perduto. Una tragedia familiare verghiana dalla quale, con integrità e dignità, la famiglia sta cercando di risollevarsi ancora oggi e che è ben raccontata nel libro di Clemente Cipresso “Gli ultimi mastri d’ascia di Acitrezza”. Tutti questi attori abbiamo voluto insieme a noi nel video ambientato al cantiere, proprio per dare il senso della coralità di intenti che anima la storia attuale di questo luogo, imperniata sulla figura di Mastru Turi».

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