Sicilian Playlist #210: la sinfonia mediterranea di Alessandro Presti
Il compositore e trombettista messinese pubblica il suo nuovo lavoro intitolato “Otosfera”. L’album, composto di cinque parti, è stato registrato con la Czech National Symphony Orchestra, già orchestra di fiducia di Ennio Morricone. Daniela Spalletta e la pianista Stefania Tallini danno vita ad un progetto musicale comune, l’album “Brasita”. A seguire, vi proponiamo i nuovi lavori dei Vorianova, dei Mystikòs, del collettivo Curramore e dei Potara. In selezione entra anche LaNobileA con “Sogni che cadono”, brano realizzato insieme alle Catera Sisters, il rapper Don pero con Icy Subzero in “Biker”, e “Guarda il mare”, nuovo singolo del cantautore Dario Corso. Infine, vi proponiamo la nuova traccia di Cristiano Malgioglio, intitolata “Rosa tormento”
Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.
Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it
“Otosfera II” Alessandro Presti
Un’opera sinfonica siciliana contemporanea con influenza classica, nella quale confluiscono musica mediterranea, afro-americana, latina, musica colta europea ed echi dei canti arcaici di tradizione orale siciliana: questo è “Otosfera”, il nuovo album del compositore e trombettista messinese Alessandro Presti, uno dei più grandi talenti della nuova generazione in Italia, registrato a Praga con la Czech National Symphony Orchestra diretta dal M° Gaetano Randazzo.
“Otosfera” è la sublimazione di un’intensa attività di studio e ricerca di un proprio suono, sia compositivo che timbrico, e di un profondo lavoro di introspezione da parte dell’autore. Tutta la musica in questo album ruota attorno ad un mistero: cos’è Otosfera? Una parola inventata da Presti anni addietro e che ha a che fare col “sentire” in tutte le sue forme e che è riaffiorata proprio nel momento in cui il compositore cominciava a pensare l’opera e a intraprendere il viaggio della sua scrittura.
La realizzazione di “Otosfera” diviene così fotografia di un preciso momento artistico e della grande maturazione del trombettista e compositore siciliano, che è stato affiancato nella produzione artistica dell’opera dal M° Gaetano Randazzo, che ha diretto nei CNSO Studios di Praga la Czech National Symphony Orchestra, già orchestra di fiducia di Ennio Morricone per circa 25 anni. Ne è scaturita un’opera sinfonica mediterranea e contemporanea, nella quale l’identità siciliana dell’artista e compositore si sublima nel respiro internazionale di tutto il lavoro, composto di cinque parti (Otosfera I, II, III, IV e V) e della durata di circa 38 minuti.
“Riotango” Daniela Spalletta & Stefania Tallini
Due artiste speciali, la cantante Daniela Spalletta e la pianista Stefania Tallini, una siciliana, l’altra calabrese, mettono insieme le loro storie musicali in un concertare multiforme, in cui epoche ed estetiche – lontane nel tempo e nello spazio – si inseguono e dialogano, creando un gioco di rimandi, dall’imprevedibile divenire. Le due musiciste si incontrano al crocevia di alcune passioni comuni: jazz, repertorio antico e cameristico, musica contemporanea e tradizionale, il tutto esplorato e rielaborato attraverso un ampio ricorso al linguaggio dell’improvvisazione.
Nell’album pubblicato in coppia – “Brasita” – appaiono anche Jacques Morelenbaum e Gabriel Grosso.
“Salina” Vorianova
È uscito l’album “Tempi scueti” del duo di Isnello. Questo è il singolo che lo sta trainando nelle classifiche. “Salina” è uno dei brani più trasmessi attualmente nelle radio. «La canzone è dedicata ai salinari di Trapani e Marsala. Salina porta con sé l’eco di uno dei mestieri più antichi della Sicilia, celebrando il duro lavoro dei salinari. La canzone racconta la vita nelle saline, dove il sale viene raccolto tramite un processo naturale di evaporazione dell’acqua marina, evocando un’immagine poetica e vivida di resistenza e resilienza umana: “Asciugati dal vento, cotti dal sole, bruciati dal sale”».
Il gruppo siciliano anche in questa occasione si distingue per il suo beat accattivante e un sound moderno che mescola sapientemente elementi di musica alternative, hip-hop, elettronica e rock. Con un ritmo pulsante e incessante, i suoni futuristici dei synth si fondono con le parole in dialetto isnellese, creando un mantra liberatorio che rende omaggio al mestiere dei salinari. Il nuovo album dei Vorianova sarà disponibile a novembre, sempre sotto l’egida della CNI Compagnia Nuove Indye, prodotto con gli arrangiamenti e la direzione artistica di Leonardo Bruno.
“Fortuna” Mystikòs
L’ensemble musicale Mystikòs presenta il nuovo album dal titolo Paradeseios. L’album, nato da un’idea di Mario Crispi, flautista fondatore degli Agricantus, si basa su composizioni e atmosfere musicali, scritti poetici, racconti antichi e moderni rivolti ad una dimensione mistica, arcaica, ancestrale, riferite al nutrimento dell’anima, con riferimenti alla cultura popolare siciliana. Il progetto vede insieme Filippo Maurizio Maiorana (testi, narrazione e interventi cantati), Mario Crispi (testi, direzione, strumenti a fiato arcaici ed etnici, laptop, voce); Enzo Rao Camemi (violino elettrico, oud); Giuseppe Lomeo (chitarra preparata); Maurizio Curcio (Chapman Stick, laptop) e Nino Errera (batteria, percussioni).
“La Cumbia de Enero” Curramore
Curramore è un collettivo di tre musicisti, Danilo Romancino programming e sintetizzatori, Stefano Barigazzi chitarra, Vincenzo Schillaci basso e sintetizzatore. Il progetto nasce nello storico club di Palermo, I Candelai. Dopo “Frida”, brano d’esordio, ecco “La Cumbia de Enero”, una cumbia elettronica, lenta, torbida, immersa in un’atmosfera rarefatta e onirica dove una costante clave cumbia e un beat elettronico minimale si lasciano addolcire da alcuni accordi di Rhodes fino a mutare e a mescolarsi con sintetizzatori arpeggiati e una bassline incessante.
“Fake idol” Potara
Il brano del duo musicale formato da Giuseppe Panza, in arte Deku, e Gioele Di Tommaso, in arte Jo Lizard, rispettivamente classe 2000 da Palermo e classe 1999 da Campobasso, riflette la frustrazione di chi idealizza qualcuno che, invece di offrire chiarezza e sincerità, alimenta solo insicurezze e illusioni. Viene raccontata la vulnerabilità emotiva di un “nerd” coinvolto in una relazione con una ragazza che, come un’idol giapponese, è perfetta e inaccessibile. La figura dell’idol, simbolo di bellezza idealizzata, viene utilizzata come metafora per descrivere una persona che manipola i sentimenti del protagonista, creando confusione e ansia. Il testo è ricco di riferimenti alla cultura nerd, come i personaggi di manga e anime (ad esempio, “Misa” di Death Note e “Deku” di My Hero Academia), che rappresentano idealizzazioni in cui l’autore proietta i suoi desideri. La ragazza-idol è vista come una figura ambigua che gioca con le paranoie del protagonista, lasciandolo in uno stato di costante insicurezza. La ripetizione del termine “paranoie” evidenzia il disagio mentale del protagonista, intrappolato in una relazione senza sincerità. La frase “certe fake bitch non dovrebbero stare in piedi” esprime il rifiuto dell’artista verso persone che, come le idol, manipolano le emozioni senza essere genuine.
Commenta la band: «Ci piace unire la musica del passato a quella moderna per creare qualcosa di nuovo. È una fusione, proprio come suggerisce il nostro nome, e infatti siamo letteralmente fusi! Non vediamo l’ora di stupire pubblico con il nostro stile».
“Sogni che cadono” LaNobileA ft. Catera Sisters
Il brano della cantante siracusana esplora in modo crudo e diretto le difficoltà, le paure e le sfide quotidiane che le donne affrontano, spesso legate alla violenza e alla paura costante di essere vittime in un mondo che può essere ostile. La frase “Il mondo fuori ha denti affilati e morde” simboleggia la pericolosità del mondo esterno, dove ogni piccola decisione, come scegliere cosa indossare o uscire da sole, può diventare un atto carico di ansia e pericolo. Le domande quotidiane a cui le donne devono rispondere, come se indossare un rossetto o una maglietta, sono viste come scelte che riflettono la loro vulnerabilità in un contesto che può essere minaccioso.
Il testo denuncia la violenza di genere con un linguaggio forte e senza mezzi termini: parla della violenza come di una realtà “cruda, violenta, sanguinosa, tagliente”, che non può essere edulcorata o minimizzata.
“Biker” Don pero feat. Icy Subzero
Il pezzo nasce durante uno degli ultimi viaggi del rapper siciliano Don Pero in Giappone, paese che l’ha particolarmente ispirato con la sua atmosfera unica e futuristica, le sue luci abbaglianti e i ritmi frenetici. “Biker” racconta infatti un viaggio adrenalinico e dalle vibrazioni contagiose, proprio come una corsa in moto ad alta velocità, e vede la partecipazione del rapper Icy Subzero, che arricchisce il brano con il suo stile e la sua visione artistica che si sposa perfettamente con quella di Don Pero. Il nuovo singolo vede continuare il percorso da solista del rapper dopo il primo progetto “Mezza Parola” – contenente i featuring con Kid Yugi e Tony Boy – e l’ultimo pezzo pubblicato a maggio “Odissea“, prodotto da Michelangelo.
“Guarda il mare” Dario Corso
È il nuovo singolo del cantautore di Misilmeri. È dedicato alla voglia di parlare, di tornare a raccontarsi senza preconcetti, di mostrarsi per quello che si è. Un brano che evoca con forza il potere liberatorio del mare, metafora di libertà assoluta.
«Guarda il mare è nato una sera per caso, riflettendo sulle difficoltà di comunicare con gli altri al giorno d’oggi», racconta Dario Corso. «Quando si parla si rischia spesso, senza volere, di far del male a qualcuno. È il paradosso dell’informazione: ogni parola può essere fraintesa, ogni frase può nascondere pregiudizi. Ho sentito l’esigenza di trasporre in una canzone quanto provo: credo sia necessario gioire ancora della voglia di stare insieme e parlare con semplicità e freschezza, come si faceva una volta, magari davanti a un falò sulla spiaggia».
“Rosa tormento” Cristiano Malgioglio
«La mia Rosa in guepière è più hot di Kim Basinger in “9 settimane e ½”». Parola di Cristiano Malgioglio. Protagonista del video la bellissima Samira Lui, scelta dallo stesso Malgioglio tra ben 100 modelle. «Volevano tutte fare il video con me, ma il mio occhio è caduto su Samira perché avevo bisogno di una donna che avesse una grande sensualità e un grande erotismo ma molto delicato», spiega il cantautore di Ramacca. «Sicuramente è un video che farà grande scalpore per la bellezza della protagonista he nel video arriva in una lavanderia dove ci sono molti uomini, si toglie un cappotto di velluto rosso, lo mette in lavatrice, si toglie la camicia, la minigonna e rimane in guepiere facendo impazzire tutti i presenti. Una scena più hot di quella di Kim Basinger in “9 settimane e ½”».
“Rosa Tormento” si ispira alle vicende personali di Malgioglio: «Nella mia vita ho avuto molti amori ma alla fine sono sempre rimasto solo per paura di essere abbandonato e quindi di soffrire ho sempre lasciato tutti io. Questa Rosa, quindi, sono io ed è una Rosa che ha paura di essere abbandonata. La dedico a tutta le donne che hanno sofferto per amore e che stanno ancora aspettando il loro principe azzurro».