Sicilian Playlist #216: la forma fluida e jazz del nuovo disco di Tony Canto

Collaborazioni d’eccezione, come quelle di Dino Rubino, Enzo Zirilli e Marco Bardoscia, e totale libertà espressiva contraddistinguono “Anima”, il disco che segna il ritorno di Tony Canto. A seguire vi proponiamo “I giorni che verranno”, brano estratto dall’ultimo album di Michele Lobaccaro dei Radiodervish e interpretato da Juri Camisaca. In selezione anche “Cuore d’inverno” , ultimo singolo di Giuseppe Cucè, e “Sicily 2 Jamaica”, track nata dalla collaborazione tra gli Shakalab, il visionario produttore Gaudi e la voce dell’icona del raggae giamaicano Agent Sasco. Chiudiamo la tracklist con il pop elettronico di BABELE, con la sua “nonviolablu”, e con il nuovo singolo del cantautore Longhi, intitolato “Cicatrici”

Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“L’imperfezione” Tony Canto 

“Anima” (Athena Produzioni Srls) è l’album che segna il ritorno del cantautore e produttore siciliano Tony Canto, dopo una pluridecennale esperienza nella discografia e nel live in Brasile con musicisti d’eccellenza. Un disco esistenzialista che può definirsi una sintesi naturale della musica di Tony, che torna a comporre senza marcare un genere preciso, libero di esprimere la propria arte principalmente da musicista avvalendosi della fondamentale collaborazione di un trio d’eccezione di musicisti jazz Dino Rubino al pianoforte, Enzo Zirilli alla batteria e percussioni, Marco Bardoscia al contrabbasso, Luca Scorziello alle percussioni in 3 tracce, nel singolo “Piove Saudade” Fabrizio Bosso alla tromba, Ferruccio Spinetti al contrabbasso e Luca Scorziello alla batteria.

Il risultato è un disco di canzoni jazz nelle armonie e nell’esecuzione, che apre un nuovo capitolo della carriera di Tony Canto, un live in studio in cui l’anima jazz, insieme alla loro tecnica e alla sensibilità melodica, crea delle inevitabili connessioni instaurando una sorta di sincronia emotiva tra l’artista, i musicisti e chi ascolta: «Dopo anni di produzioni come produttore artistico e arrangiatore ho voluto spegnere il computer e come un salmone percorrere la via inversa del trend, suonare degli strumenti insieme e registrare con tutte le imperfezioni».

“I giorni che verranno” Juri Camisasca

Juri Camisasca, cantautore, pittore e artista di culto, amico e vicino di casa di Franco Battiato, interpreta il videoclip del brano “I giorni che verranno” scritto da Michele Lobaccaro dei Radiodervish con musiche di G. D’Ambrosio e M. Lobaccaro. “I giorni che verranno” fa parte dell’album “Navigazioni intorno al Monte Analogo”, di Michele Lobaccaro ispirato all’omonima opera letteraria di René Daumal.

“Cuore d’inverno” Giuseppe Cucè

Il nuovo singolo di Giuseppe Cucè racconta di chi nel momento più complesso ed intenso del suo percorso di vita e delle sue relazioni, si trova immerso nel cuore di un inverno freddo e rigido. La sua incapacità di mettere a fuoco e percepire le proprie emozioni, così come quelle degli altri – di amare senza rendersi conto di saper amare – lo conduce alla sana consapevolezza del fallimento attorno a sé e la riscoperta della veridicità di ciò che è semplice ma anche il coraggio di ripartire per riappropriarsi della propria vera essenza. «Ho riscoperto la mia essenza, analizzato gli errori, preso atto dei fallimenti e ristabilito l’equilibrio solo dopo aver compreso e accettato la realtà attorno a me», spiega l’autore. «Le difficoltà nel far durare qualsiasi relazione sta nel non accertarne la sua fragilità».

Il videoclip, diretto da Gianluca Scalia e prodotto da Kemedia, racconta una storia evocativa e poetica. Giuseppe, il protagonista, è immerso nei suoi pensieri mentre scrive su un quaderno. Si trova in una stanza immaginaria, circondata dalla natura. L’atmosfera, cupa e suggestiva, richiama il concetto di inverno. Nelle televisioni presenti nella stanza, che simboleggiano sogni, pensieri e ricordi, scorrono immagini di relazioni autentiche, libere da barriere e stereotipi. L’amore viene narrato nella sua essenza più pura: due persone che si trasmettono emozioni e si nutrono reciprocamente di esse. Un racconto semplice e profondo, capace di toccare l’anima.

“Sicily 2 Jamaica” Shakalab, Gaudi & Agente Sasco

Quando due realtà musicali come Shakalab e Gaudi si uniscono, il risultato non può essere che esplosivo. Da un lato, una band che ha saputo plasmare un’identità unica, muovendosi tra hip hop, reggae e dancehall, grazie alla fusione di quattro stili vocali diversi. Dall’altro, Gaudi, produttore e artista visionario con base a Londra, capace di trasformare ogni traccia in un viaggio sonoro senza confini, nominato per i Grammy Award con la sua produzione degli Steel Pulse e i suoi lavori con: Lee “Scratch” Perry, Grandmaster Flash, Groove Armada, Damian Marley, Horace Andy, Sizzla, Brian Ferry, Mad Professor, Don Letts, Simple Minds, Capleton, UB40, Max Romeo, Afrika Bambaataa, The Orb, Hollie Cook, Scientist e tanti altri.

Nasce così “Sicily 2 Jamaica”, rivisitazione sorprendente e innovativa di “From Sicily to Jamaica”, brano originariamente pubblicato nel 2018. Grazie alla magistrale mano di Gaudi, il pezzo si evolve, assumendo nuove sfumature e una potenza musicale che lo rende unico. La magia del brano sta nell’incredibile reinterpretazione del celebre riff di “Ciuri Ciuri”, che qui si trasforma in un potentissimo giro di basso, perfetto per accompagnare le strofe taglienti e cariche di energia degli Shakalab. Non mancano le collaborazioni di rilievo: sulla traccia torna Agent Sasco, icona del reggae giamaicano, che aveva già prestato la sua inconfondibile voce nella versione originale. “Sicily 2 Jamaica” può essere definito un brano dub, ma fin dal primo ascolto è chiaro che è molto di più: la cassa dritta invita a saltare e ballare davanti a un sound system, le liriche raccontano l’incontro tra due isole lontane, ma unite da una profonda similitudine culturale e musicale, le citazioni richiamano le radici siciliane della band, rimarcando l’orgoglio e l’appartenenza alle origini.

“nonviolablu” BABELE

Brano pop elettronico con una cassa dritta fatta per far ballare e correre fortissimo, nato da una session di Valerio Pettinato, aka Babele, con Polezsky, Meoli e Kang Brulée, producer multiplatino che ha prodotto anche i brani precedenti di Babele. «Mi sono sentito dire che ero “di troppo”. Mi sono svegliato, ho preso il volo e ho bucato il soffitto della stanza, diventandone il cielo, l’unica stella salva in una galassia di parole inutili e pareti soffocanti. Gino Paoli suona in sottofondo, la mia stanza è di un blu libero -non viola come quella della canzone- ed è il mio rifugio», dice il ventiquattrenne siciliano. Nato nel cuore di un vulcano che erutta salsedine. Babele è melodia attenta, descrittiva, accompagnata da parole sincere. A volte affilate sul fuoco, altre volte smussate dall’acqua. Uno sguardo curioso e un cuore aperto permettono di spiccare il volo verso un ascolto che nuota tra emozione e malinconia.

“Cicatrici” Longhi

Nuovo singolo di Fabio Longhitano in arte “Longhi”. Non è solo una canzone sulla fine di un rapporto, ma anche una riflessione su ciò che resta: frammenti di cuore e ricordi che continuano a vivere in chi li custodisce. Il singolo, prodotto in collaborazione da “Studio 20 – Milano” e “Live Sound – Taormina”, è edito con l’etichetta Kontradikt Records. La canzone porta la firma di Giovanni Laterza e del direttore artistico Ivan Lo Giudice. La regia video e la fotografia sono di Simone Russo.

In “Cicatrici”, Fabio condivide una parte di sé evidenziando quanto la musica sia stata fondamentale nella sua vita. «È grazie alla musica se sono cresciuto con dei valori», esordisce. «Grazie alla musica sono riuscito a superare momenti difficili, come la morte di mio nonno. La musica è cura: meglio di uno psicologo! Certamente, come ogni inedito che si rispetti, non basta un primo ascolto. Ad alcuni piacerà, ad altri magari no… In ogni caso spero di fare grandi cose: voglio che la mia musica sia alla portata di tutti, in modo che ognuno possa credere nei sogni e non smettere mai di credere in quello che fa».

Ascolta la playlist su Spotify

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