Formarsi al Sud per restare al Sud: è questa la sfida della 24ORE Business School che inaugura ad Acireale la sua prima sede del Meridione, la terza in Italia dopo Milano e Roma. «Ci siamo resi conto – ha spiegato durante l’evento inaugurale Vincenzo Pompa, direttore generale della scuola – che circa il 20% dei nostri studenti proviene dal Sud così abbiamo deciso di venire noi qui». Le lezioni prenderanno avvio a settembre e saranno ospitate dall’innovativa realtà acese di Free Mind Foundry. Si tratta di un centro di cooperazione internazionale per la tecnologia e l’istruzione dotato di uno smart coworking campus, che ospita 350 lavoratori (quasi tutti giovani), e di una Digital Academy che amplia la sua offerta formativa business oriented proprio con i corsi del Gruppo 24 ORE.

IL PROGETTO. I corsi saranno full time ma anche part-time e prevederanno modalità sia in presenza che in virtual learning. I candidati? Professionisti e manager desiderosi di aggiornare e perfezionare le proprie competenze ma soprattutto neolaureati che avranno la possibilità di trovare impiego sia nelle aziende digitali operanti nel campus di Free Mind Foundry sia presso le aziende partner. «Il 95% dei nostri ragazzi – ha sottolineato Pompa – trova conferma nel mondo del lavoro. Il punto di forza della formazione che offriamo è che docenti sono manager aziendali e professionisti che portano in aula tutta la loro esperienza per colmare il gap tra mondo universitario e lavorativo». Si comincerà il 29 settembre con due master full time di 5 mesi in aula e 4 di stage: “Marketing e comunicazione digitale” e “Gestione e strategia d’impresa”.

Simone Massaro, CEO Fmf: «Il nostro è uno dei centri più avanzati dal punto di vista tecnologico e produce soluzioni innovative nei campi dell’energia, delle telecomunicazioni, dei trasporti e in quello biomedico»

INNOVARE E FORMARE. «Per la nostra Academy – ha dichiarato il fondatore e Ceo di Free Mind Foundry Simone Massaro – abbiamo scelto illustri education partners con l’obiettivo di favorire il territorio e bloccare l’emigrazione intellettuale». Un obiettivo ambizioso di cui la Fmf si è già mostrata all’altezza. «Il nostro – ha aggiunto Massaro – è uno dei centri più avanzati dal punto di vista tecnologico e produce soluzioni innovative nei campi dell’energia, delle telecomunicazioni, dei trasporti e in quello biomedico». Insomma, un polo all’avanguardia in perfetta linea con i tempi. Del resto, che la sfida odierna risieda nell’innovazione digitale lo ha mostrato la pandemia. «Se il lockdown fosse arrivato 3 anni fa – è intervenuto il vicepresidente della Regione e assessore all’Economia Gaetano Armao – saremmo rimasti fuori da ogni connessione. Oggi siamo la prima regione in Italia per rapporto tra estensione e infrastrutturazione realizzata: quasi al 95% del territorio è in banda larga il che consente a imprese, famiglie e studenti di lavorare, studiare, interloquire mediante la rete». L’innovazione digitale necessita tuttavia di un substrato culturale. In tal senso, il Presidente del Cnr Massimo Inguscio ha insistito sull’importanza della formazione: «Questi progetti fanno pensare alla luce delle nostre menti, quella della conoscenza che illumina e guida. La ricostruzione passa dalla ricerca e Free Mind Foundry lo esprime anche nella cura dei suoi spazi ispirati ad Ercole, il ricercatore curioso e appassionato che vorrà spostare le colonne sempre più avanti. È splendido che questo avvenga in Sicilia. Così si attraggono menti creative e si evitano esodi».

Antonello Biriaco, presidente Confindustria Catania: «La Sicilia orientale è il vero polmone imprenditoriale dell’Isola. L’80% del Pil privato siciliano proviene dalle province di Catania, Siracusa e Ragusa».

DA PERIFERIA A POLIS TECNOLOGICA. Che questa realtà abbia luogo ad Acireale non è un caso per il presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco. «La Sicilia orientale è il vero polmone imprenditoriale dell’Isola. L’80% del Pil privato siciliano proviene dalle province di Catania, Siracusa e Ragusa». Un motivo d’orgoglio per il sindaco di Acireale Stefano Alì che si è detto felice di poter raccontare finalmente un’opportunità vera per il territorio. Così la città diventa modello per la ricostruzione del Sud Italia tramutandosi da periferia a polis tecnologica, secondo l’espressione del giornalista Salvo Fallica, che ha moderato l’evento inaugurale. «La periferia diventa centro quando è oggetto delle attenzioni del centro – ha ricordato il vescovo di Acireale e vicepresidente della Cei Antonino Raspanti –. Iniziative come queste sono esemplificative dei benefici che nascono quando tutte le componenti di una comunità si pensano in sinergia e ognuno collabora alla felicità dell’altro. Allora la società progredisce».


L’EVENTO

L’incontro inaugurale della Free Mind Foundry Accademy e della 24ORE Business School ha avuto come tema “Il Digitale per la Ricostruzione” e, nella parte antimeridiana, i seguenti relatori: Massimo Inguscio (Presidente Cnr), Simone Massaro (Ceo Free Mind Foundry), Vincenzo Pompa (Direttore generale 24ORE Business School), Francesco Priolo (Rettore Università di Catania), Antonino Raspanti (Vescovo di Acireale e Vicepresidente Cei). Hanno portato i saluti: Stefano Alì (Sindaco di Acireale), Gaetano Armao (Assessore Regionale Economia), Antonello Biriaco (Presidente Confindustria Catania), Luigi Fiorentino (Capo di Gabinetto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), Angela Foti (Vicepresidente Ars). Ha moderato il dibattito il giornalista Salvo Fallica.

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