Grazie al suo talento è capace di trasformare la schiuma del cappuccino in un’opera d’arte: Giovanni Costantino, per il popolo dei social #giovanninocappuccino, comunica la vita con un disegno. Su latte e caffè.

Acese, classe 1978, Giovanni – che di mestiere è consulente della formazione – il fine settimana lavora come bar man in diversi locali etnei e ha deciso di trasformare la propria passione per l’arte e la comunicazione in virtù «così da strappare sorrisi alle persone nei momenti di pausa dal lavoro – racconta – È nato tutto per caso: ho sempre ritenuto sterile servire il cappuccino con la sua semplice schiuma bianca e ho sperimentato la mia capacità di disegno applicandola alla tazza. Adesso creo vignette e caricature, ma capita anche che i clienti mi richiedano frasi di canzoni. Per me è un piacere assistere ai loro sorrisi: un cappuccino decorato a volte può cambiare la giornata».

Nel diametro di cinque centimetri ha racchiuso l’Etna che rappresenta la sua terra, così come Sant’Agata. Ma c’è anche il selfie di Totti, il barattolo della Nutella per ricordare mister Ferrero, le caricature di Belen, Nek, Lorenzo Fragola e c’è persino Papa Francesco.

Giovannino Cappuccino mentre realizza una delle sue opere

Numeri alla mano, Giovanni ha 36mila e 300 follower su Instagram, 7mila e 500 su Facebook e 3mila e 500 su Twitter «ma non per questo ho smesso di avere una vita privata – prosegue – Sono sposato e ho un figlio di 16 anni e dedico le mie creazioni alla mia famiglia. Spesso capita che la gente parli dei miei cappuccini senza sapere che io sia l’artefice perché non conoscono il volto di @giovannicappuccino. È la parte più divertente del mio lavoro perché è come entrare nell’intimo delle persone e solo così capisco davvero cosa si apprezza di più della mia arte».

Sembra semplice ma non lo è: sebbene il disegno sul cappuccino duri circa 40 minuti e se ne impiegano appena 3 per realizzarlo, occorre tanta precisione ed è vietato sbagliare: il rischio? Rifare tutto dal principio. Ma qual è il costo di queste miniature su latte? Giovanni risponde in maniera lapidaria: «Quello di un normale cappuccino – ammette – Non creo per business, ma per donarmi al mondo. Credo ancora nel valore dei sentimenti puri e sono convinto che l’umiltà possa fare tagliare grandi traguardi. L’anno scorso ho partecipato al programma di Rai Due, “Detto Fatto”, condotto da Caterina Balivo e durante la 66° edizione del Festival di Sanremo ho collaborato con la cantante Francesca Michielin che ha richiesto alcune caricature. Sì, lo ammetto: sono il re del cappuccino dei vip, ma con i piedi ben saldi a terra, ops… in Sicilia».

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#sanremo2017 #topolinomagazine

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