«La prima volta che ho sentito il suono del clavicembalo questo ha avuto su di me un effetto ipnotico. Le corde pizzicate e la risonanza all’interno della cassa armonica rendono il suono misterioso». Così il clavicembalista acese Sebastiano Cristaldi spiega la propria passione per questo affascinante strumento. Il musicista, che oggi (26 gennaio) sarà protagonista a Catania di un recital presso l’Atelier Mendola incentrato sul repertorio francese del Seicento, spiega che suonare il clavicembalo «dà molta soddisfazione, perché attraverso la tastiera sembra di sentire le corde sotto le dita. E ciò mi dà la sensazione di poter impastare il suono e dargli corpo».
Cristaldi spiega che uno dei suoi obiettivi è quello di avvicinare il pubblico al repertorio clavicembalistico: «Il compito dei musicisti è quello di creare un ponte tra passato e presente, non come lavoro di restauro, ma per far rivivere oggi una musica che può ancora essere molto attuale». A questo scopo è anche interessante la riscoperta di strumenti d’epoca, che offrono un’esperienza di ascolto diversa rispetto a quella degli strumenti moderni: «Può succedere che il pubblico li conosca di meno – sostiene il clavicembalista –. Ciò che può essere interessante è l’effetto sorpresa di fronte a strumenti come il clavicembalo o il traversiere o il flauto a becco».
Durante il concerto, il musicista proporrà al pubblico catanese un ricercato carosello di composizioni del Seicento francese. Il fil rouge che lega i brani, tra gli altri, di Rameau e Couperin che verranno eseguiti da Cristaldi è l’idea di un’intima tenerezza, come suggerisce il titolo scelto: “Tendrement”. «Ho scelto dunque brani che hanno come filo conduttore la delicatezza, in modo da creare un ambiente in cui ci si possa connettere con sé stessi» illustra il clavicembalista. Un repertorio particolarmente adatto al contesto intimo e cordiale dell’elegante salotto dove avrà luogo il concerto. Cristaldi si esibirà sulla copia di un clavicembalo francese, costituito da due tastiere che differiscono per il timbro: una dal suono corposo, l’altra dal suono più tenue: «Alternandole, si creano dei chiaroscuri tipici della musica clavicembalistica francese, che corrispondono un po’ al piano e forte del pianoforte».
Il recital, che inaugura la Stagione 2024 dell’Associazione Collegium Musicum Catania, avrà luogo all’Atelier Mendola, laboratorio creativo e sede di eventi musicali, nonché luogo di scambio e collaborazione tra le arti, nel nome dello scultore Carmelo Mendola, celebre soprattutto per la Fontana dei Malavoglia che domina Piazza Verga, a Catania. E proprio l’Atelier, con il suo suggestivo ambiente interartistico, ha ispirato Cristaldi in alcune scelte di programma: «Ho scelto questo repertorio dopo aver visto alcune opere esposte nell’Atelier Mendola. In particolare, ho selezionato il brano “L’entretien des Muses”, che possiamo tradurre come “dialogo tra le muse”, perché ho immaginato le statue esposte nell’Atelier prendere vita e dialogare tra loro con questa musica».