Il volume di Pietro Carrera, stampato nel 1617, sarà esposto al museo San Nicolò in una mostra che sarà inaugurata, martedì 8 agosto, in occasione del premio “Memoria e Futuro”

Nel 1617, presso una delle prime stamperie del Regno di Sicilia, sita a Militello in Val di Catania, venne pubblicato “Il giuoco degli scacchi” di Pietro Carrera, un importante testo di riferimento della scacchistica moderna, divenuto celebre per la cosiddetta “difesa siciliana”. In occasione della X edizione del premio “Memoria e Futuro”, dedicato al prof. Sebastiano Di Fazio, una delle preziosissime copie di questo volume sarà esposta il prossimo martedì 8 agosto proprio a Militello, nei locali del Museo San Nicolò. Quale occasione migliore per visitare la cittadina, inserita nel 2002 nella lista dei siti dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità?

IL MUSEO. «Il nostro museo – spiega la direttrice prof.ssa Franca Barbanti – è una realtà insospettabile in un piccolo centro come Militello, non solo per la sua collocazione fascinosa, che lo vede svilupparsi tra le cripte della chiesa madre, ma anche per la sua origine, fortemente voluta dalla comunità, dal parroco e dall’architetto Pagnano, che lo ha progettato». La struttura è stata inaugurata nel 1985 e in trent’anni di attività ha ricevuto riconoscimenti istituzionali da enti regionali e nazionali, ma ancora oggi è lo spirito di comunità a renderlo attivo. «Le risorse di cui disponiamo – continua la direttrice – non sono moltissime, ma grazie al volontariato e al contributo organizzativo dei cittadini continuiamo a svolgere sempre nuove attività».

Il volume di Carrera

IL PREMIO “MEMORIA E FUTURO”. Presso i locali del museo, martedì 8 agosto alle 18,00, si terrà la decima edizione del premio “Memoria e futuro” , di cui sarà insignita la miglior tesi di laurea avente come fulcro la valorizzazione del territorio. Il premio è dedicato alla memoria del prof. Sebastiano Di Fazio, già membro del comitato scientifico del museo. Al termine della cerimonia verrà inaugurata la mostra sui libri stampati fra il 1617 e il 1650 dalla stamperia “Rossi”. Fra questi anche una copia originale de “Il gioco degli scacchi donato al museo dalla famiglia Di Fazio.

MILITELLO. Ma come si spiega la presenza a Militello della prima stamperia della Sicilia Orientale? Il paese ha radici medioevali, ma visse il suo periodo di massimo splendore tra il 1604 e il 1622, quando venne governato dal principe Branciforti e dalla moglie, Donna Giovanna D’Austria, cugina di Filippo III e nipote di Carlo V. «Naturalmente – spiega la direttrice – l’arrivo in paese di questa nobildonna assieme alla sua piccola corte portò una ventata di crescita. Venne così fondato un grande monastero benedettino, terzo in Sicilia dopo quelli di Catania e Palermo e tra le altre attività nacque anche la stamperia».

LA SIMULTANEA. Lunedì 7 agosto, alle ore 17.30, sempre a Militello in piazza Vittorio Emanuele, per celebrare il quattrocentesimo dalla stampa del manuale di Carrera, si terrà una simultanea del maestro Fsi Gaetano Signorelli, organizzata dall’Accademia scacchistica “Don Pietro Carrera”.

 

 

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