Un libro a domicilio per combattere la solitudine e lo sconforto di chi è costretto a stare in casa per via del Covid-19. Così il comune di Noto si attrezza a venire incontro alla fame di cultura, e di un po’ di compagnia, dei cittadini in isolamento obbligatorio o fiduciario. Su iniziativa del sindaco Corrado Bonfanti, e con il supporto dell’assessorato alla Cultura, la biblioteca Principe di Villadorata di Palazzo Nicolaci ha dato, infatti, il via ad un servizio gratuito di consegna a domicilio per tutti i netini impossibilitati a chiedere un volume in prestito di persona.

«Se proprio dobbiamo parlare di contagio – commenta l’Assessore alla cultura Giusi Solerte –  confidiamo che a essere contagiosa sia la fame di cultura». Sebbene i libri, infatti, non rientrino tra i beni di prima necessità, l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno puntare sulla loro funzione sociale che, oltre a fungere da prezioso antidoto contro la solitudine, stimola la mente e combatte ansia e stress. Così la Biblioteca, che per la città rappresenta non solo un luogo fisico ma anche e soprattutto spirituale, continuerà ad essere fonte di nutrimento per la conoscenza e per lo svago anche in tempo di pandemia. «Spero che queste buone pratiche possano trovare seguito» prosegue l’Assessore. E mentre le prime richieste non hanno tardato ad arrivare dai cittadini, l’auspicio è che iniziative simili prendano piede anche in altri comuni siciliani, con il proposito collettivo di promuovere la cultura come strumento di coesione sociale e simbolo di tutela per la cultura in un momento storico decisamente complicato. 

Per usufruire della consegna a domicilio basterà visitare il vasto catalogo online della biblioteca e inoltrare la richiesta al personale bibliotecario telefonicamente o tramite e-mail. Una volta ultimata la procedura non resterà che aspettare la consegna dei volumi richiesti ad opera dei volontari della Protezione Civile presso la propria abitazione. I libri dovranno essere restituiti entro 30 giorni, a seguito dei quali verranno messi in “quarantena” per un periodo di ulteriori 30 giorni prima di tornare nuovamente disponibili.

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