Camilleri e il mistero di Ripellino, l’uomo che poetava in una lingua inesistente
Era lì, a raccontare il suo sdegno, quando i carri armati sovietici invasero Praga nel 1968. Era lì, quando Pasternak muoveva i primi passi della sua fulgida carriera. Ed era lì quando c’era da inventare una lirica mai prodotta prima. Eppure lo scrittore palermitano finì trascinato nell’oblio. Di lui, fugacemente, quasi vent’anni fa, pare essersi ricordato solo il papà di Montalbano
