Il punto di riferimento per tutti i catanesi, con bevande dissetanti a base di sciroppi, misto-frutta e seltz limone e sale, approda nella città della Mole Antonelliana. Con un successo immediato

Una tradizione tutta isolana quella del chiosco, le cui origini si rintracciano nella figura dell’acquaiolo che un tempo per strada vendeva acqua aromatizzata al limone o allo zammù (anice). Fra i più conosciuti a Catania c’è quello di piazza Ettore Majorana, ufficiosamente nota come piazza Umberto, gestito dalla famiglia  Giammona. La loro storia è lunga ben quattro generazioni, e da qualche tempo hanno deciso di espandere gli orizzonti e arrivare a Torino, precisamente nella centralissima piazza Benefica.

Il Chiosco Siciliano dei Giammona a Torino – foto Ivan Passarella (da Facebook)

SICILIA-TORINO SOLO ANDATA. L’idea di esportare il modello siciliano nelle più importanti città d’Italia c’era già da qualche tempo ma ha preso forma solo da qualche mese, con l’apertura del primo chiosco catanese. A muovere Angelo e Franco, due dei sei fratelli Giammona, è stata la curiosità di vedere se la cultura del chiosco siciliano potesse attecchire anche altrove. «A Torino ci sono molti chioschetti che fungono da caffetteria, ma il chiosco come lo intendiamo noi con gli sciroppi e il seltz mancava, ecco perché abbiamo deciso di cimentarci in quest’impresa» ci racconta il signor Franco Giammona. Dopo essersi trasferiti a Torino e con il sostegno di un finanziatore privato, hanno dato vita all’associazione “Chiosco Siciliano” da cui prende il nome l’attività, riscuotendo successo non solo fra i tanti siciliani, catanesi in primis, che vivono al nord ma anche fra i torinesi, «che – prosegue – apprezzano le bevande e ritornano volentieri». All’inizio hanno dovuto raccontare ai clienti la filosofia del chiosco descrivendo gusti e sapori, ma, adesso che la moda del seltz sta dilagando in città, non resta che sperimentare le numerose varianti di sciroppi. I più richiesti da nord a sud restano il mandarino, il mandarino verde e il tamarindo anche se in menù c’è anche un altro grande classico, il “completo”, che per l’occasione è stato ribattezzato “siciliano”, una bibita a base di orzata, limone e anice dalle proprietà digestive e rinfrescanti.

BIBITE MADE IN SICILY. «Il timore che non potesse funzionare c’era – prosegue Franco -, ma io e mio fratello abbiamo sempre creduto in questo progetto, poi il contributo più grande è arrivato dai nostri concittadini che con il passaparola hanno coinvolto molti amici torinesi». Il loro punto di forza restano comunque le materie prime: le arance e i limoni, rigorosamente verdelli, vengono fatti arrivare dalla Sicilia come gli sciroppi, prodotti con una ricetta segreta nell’azienda del fratello Vincenzo. 

Lo storico chiosco in stile liberty di piazza Umberto a Catania

UNA LUNGA TRADIZIONE. Per diventare uno dei più celebri in città il percorso è stato molto lungo, come ci racconta Salvo Giammona, che gestisce il famoso chiosco di piazza Umberto. «Fra gli anni Quaranta e Cinquanta – ci racconta mentre ci incamminiamo per andare a comprare la frutta fresca al mercato – mio nonno e suo fratello presero in gestione due chioschi, uno in piazza Iolanda l’altro in via Umberto I. Da allora tutta la nostra famiglia è impegnata in quest’attività». La particolarità del chiosco Giammona, oltre alla qualità dei prodotti, si rintraccia nell’estetica dell’edicola in puro stile liberty che durante i primi decenni del secolo aveva sede in via Etnea e che oggi è un punto di ritrovo oltre che per i catanesi anche per i tanti turisti che visitano la città e che con curiosità vi si approcciano. Un modo di vivere il chiosco che si sta ripetendo, con successo, all’ombra della Mole.

SPIRITO DI ADATTAMENTO. Sebbene sia prevista la realizzazione di una copertura, con l’arrivo del freddo il Chiosco Siciliano dovrà di certo modificare gli orari: difficilmente, infatti, a Torino potrà restare aperto fino a notte fonda come accade sotto il vulcano. Anche l’offerta si trasformerà, puntando più sui frappè alla nutella e al pistacchio, i frullati, i cappuccini, i caffè e le cioccolate calde e chissà che fra le tante ghiottonerie non ci sia anche il bicerin, letteralmente “bicchierino”, una storica bevanda calda piemontese composta da caffè, cioccolato e crema di latte apprezzata fra gli altri da Camillo Benso conte di Cavour e Alexandre Dumas, per un vero e proprio gemellaggio siculo-torinese.

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