In occasione del “Trecastagni International Music Festival” 2018, il paese etneo fa da cornice a serate dedicate alla musica classica e al canto lirico con artisti internazionali: protagonisti di lunedì 23 luglio sono la soprano siciliana, il tenore coreano e il pianista Stefano Sanfilippo

CONOSCERSI CANTANDO. Manuela Cucuccio e Sehoon Moon sono due giovani artisti: lei catanese, lui coreano, non si erano mai conosciuti prima, anche se per loro non sembra essere un problema . «Non ho mai cantato con Sehoon, – afferma la Cucuccio – ma è sempre un piacere conoscere persone nuove e collaborarci. Per esempio, cimentarsi in pezzi d’amore con degli sconosciuti non è facile, ma per me è una sfida che va affrontata e vinta». Non dissimile è l’opinione di Sehoon, il quale con timidezza e simpatia afferma: «Premetto che sono più bravo a cantare che a fare interviste, ma cercherò di rispondere a tutte le domande. Non ho mai cantato con Manuela, ma sarà divertente confrontarsi con lei: ognuno interpreta i brani in modo personale e così si ampliano le proprie conoscenze e si riesce a raggiungere l’armonia finale e a realizzare un lavoro unico».

TIMF – Manuela Cucuccio

«Con il mio collega Sehoon Moon, vi regaleremo delle emozioni che solo la musica può trasmettere».Manu Ela Cucuccio vi invita all’appuntamento di questa sera alle ore 21.00 presso il cortile della Chiesa Madre S.Nicola. In programma arie di arie Verdi, Bellini, Donizetti, Tosti e Gounod.#classicasottolestelletrecastagnimusicfestival.com

Pubblicato da Trecastagni International Music Festival su Lunedì 23 luglio 2018


SPLENDIDA SICILIA.
Dopo il successo dello scorso anno al Trecastagni International Music Festival, la Cucuccio spera fiduciosa in un successo ancora più grande poiché “gioca in casa”: «Per me cantare nella mia terra è un’emozione indescrivibile. Ho avuto la fortuna di essere stata scritturata diverse volte per molti lavori a Catania, Messina e Trapani e, se potessi, canterei sempre qui in Sicilia».
Per Sehoon invece è la prima volta nella nostra isola: «Ho sempre avuto voglia di cantare in Sicilia: qui è nato il grande tenore Giuseppe Di Stefano, che io ho preso come modello e che credo sia stato baciato dalla splendida natura di quest’isola, come se la sua voce fosse frutto del calore di questa terra».
Proprio il calore mediterraneo ha impressionato particolarmente Sehoon, che pur essendosi esibito in tutto il mondo afferma: «Nonostante in Italia i teatri siano in crisi e ci sia poco lavoro, non ho mai visto un pubblico caloroso e appassionato come quello italiano: questo riesce a trasmetterti sentimenti e sensazioni unici».

TIMF – Sehoon Moon

«Sono molto felice di essere qui, il mio idolo è sempre stato il tenore siciliano Giuseppe Di Stefano. Omaggerò anche Catania cantando Bellini».Il tenore coreano Sehoon Moon farà il suo esordio sul palco del Trecastagni International Music Festival, in una serata che lo vedrà protagonista insieme a Manuela Cucuccio e Stefano Sanfilippo.#classicasottolestelletrecastagnimusicfestival.com

Pubblicato da Trecastagni International Music Festival su Lunedì 23 luglio 2018


L’EMOZIONE DEL CANTO, LA BELLEZZA DEL PAESAGGIO.
Nello splendido sfondo offerto dalla nostra terra, con il mare da una parte e l’Etna dall’altra, non sempre facile scegliere se cantare a cielo aperto o all’interno di un teatro: «Certamente cantare all’aperto è più rischioso – afferma Manuela Cucuccio –, in caso di vento o umidità si è costretti a dosare la voce con parsimonia e se non ci sono protezioni ai lati potrebbero insorgere problemi di acustica. Basta alzare gli occhi al cielo però per capire quanto sia bello cantare in una cornice naturale». Diversa invece è la prospettiva di Sehoon: «Nel primo caso mi sento più libero e rilassato perché so che il pubblico viene principalmente per divertirsi e trascorrere una serata piacevole, a teatro invece il contesto è più formale, gli spettatori sono più esigenti perché vengono esclusivamente da intenditori per ascoltare musica e voce».

INCARNARE IL PERSONAGGIO. Sebbene cantare interpretando un ruolo specifico all’interno di un’opera possa essere più impegnativo, sia Sehoon che Manuela affermano di preferirlo. «Non sono abituato a fare musica da camera e intonare quindi singoli pezzi, di solito ne canto qualcuno solo per piacere» confessa il tenore. Allo stesso modo la soprano rivela: «Nei concerti si interpretano più ruoli, ma io preferisco immedesimarmi in un solo personaggio come quando lavoro in un’opera. Il mio preferito, tra quelli già interpretati, è Norina del “Don Pasquale”, ma quello che più vorrei incarnare è la Sonnambula».

Il nostro impegno è offrire contenuti autorevoli e privi di pubblicità invasiva. Sei un lettore abituale del Sicilian Post? Sostienilo!

Print Friendly, PDF & Email