Originario di Palermo, 47 anni, da più di 20 vive a Siracusa. Dario Giannobile è un ingegnere chimico con la passione per la fotografia, che coltiva da quando era ragazzo, e per l’astronomia, nata la prima volta che ha guardato dentro un telescopio e che con l’avvento del digitale si è trasformata nella fotografia astronomica paesaggistica, che permette di riprendere elementi del cielo e del paesaggio durante la notte. «Più semplice rispetto al telescopio – spiega – ma anche più creativa, perché mentre il primo permette di inquadrare una porzione del cielo uguale per tutti, in questo tipo di fotografia c’è spazio per il punto di vista del fotografo, la ricerca dei posti e del soggetto da fotografare». È suo lo scatto dell’Etna innevata con accanto la Cometa E3 che qualche giorno fa è stata scelta dalla NASA come Astronomy Picture Of the Day (APOD) e che ha regalato al mondo un’immagine della Sicilia poetica e magica.

«Nessuno in famiglia ha la passione per la fotografia, né tantomeno quella per l’astronomia, che mi piace da sempre anche se non l’ho coltivata da subito», racconta a Sicilian Post Dario, che aggiunge: «Nel tempo mi sono imbattuto in riviste per appassionati, come Orione, e da lì ho iniziato a coltivare questa passione».

È la sesta immagine, firmata Dario Giannobile, che la Nasa sceglie come APOD negli ultimi sei anni: due vengono dall’Etna, due immortalano una location di Siracusa, le altre Palazzolo Acreide e Castiglione di Sicilia con una bellissima luna. Altre ancora sono state premiate in concorsi prestigiosi e tra queste ce n’è una a cui Dario tiene particolarmente: una luna piena che tramonta sul cratere di sud est e che si è piazzata al secondo posto – nella categoria paesaggi – del concorso di astrofotografia più importante del mondo, indetto dall’Osservatorio di Greenwich di Londra.

«Col tempo l’attenzione mediatica diminuisce, ma rimane il senso di gratificazione di aver contribuito a mostrare in giro per il mondo gli aspetti più belli della nostra terra»

A cosa porta tutta questa visibilità? «Tanti riscontri, telefonate, interviste, televisioni, giornali, gli amici che commentano. Col tempo questa attenzione diminuisce, ma rimane forte il senso di gratificazione di aver contribuito a mostrare in giro per il mondo gli aspetti più belli della nostra terra. Soprattutto – aggiunge il fotografo – in un momento in cui giornali e telegiornali nazionali e internazionali hanno parlato della Sicilia per l’arresto di Matteo Messina Denaro. Questa immagine restituisce al mondo una visione diversa, che combatte e contrasta la visione negativa dell’Isola. E sono felice, nel mio piccolo, di contribuire a migliorare l’immagine della mia terra».

L’Etna innevata, la cometa, le stelle. Uno scatto che ci porta in un sogno. Com’è nato? «Sapevo del passaggio della cometa e che sarebbe stata visibile nei nostri cieli. Non sempre lo è, quindi mi sono attrezzato per cogliere questo momento. Ci sono studi scientifici che ci restituiscono mappe celesti con la posizione della cometa nei vari giorni, ma anche tante applicazioni scaricabili nei propri smartphone che sono veri e propri planetari e che ci permettono di sapere quando e dove la cometa sarà visibile. Così ho calcolato il punto esatto dove posizionarmi per farla sorgere sul profilo del cratere di sud est. A quel punto è bastato aspettare che la luna tramontasse – perché il suo bagliore, illuminando il cielo, non permette questo tipo di scatti – e seguire l’evoluzione del meteo fino a quell’unica serata, in due settimane, in cui il cielo era terso e permetteva di fotografare».

Dario Giannobile

Nella notte tra il 23 e il 24 gennaio, dunque, si è presentata l’opportunità e da Piano Vetore, dove si trovano gli osservatori dell’INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, a una distanza di circa 400 metri dagli osservatori Dario ha realizzato lo scatto che presenta la faccia migliore della Sicilia al mondo intero.

Sta proprio qui la sua mission, il senso più profondo delle sue fotografie. «Non ho un obiettivo particolare da raggiungere, questa per me è una passione e il mio unico obiettivo è continuare a coltivarla. Non si scatta per ricevere un premio, ma per una soddisfazione personale. Il mio scopo è valorizzare la mia terra, con cui ho un rapporto assolutamente positivo. Non mi piace chi vede solo gli aspetti negativi, lamentandosi. È il tipico approccio da siciliano che si lamenta e non fa nulla per cambiare le cose». Lui, invece, ha trovato il suo personalissimo modo di comunicare il bello. «Adoro la terra e mi piace scoprire posti nuovi, dove altri non hanno ancora fotografato, come i Nebrodi, il Lago Sfondato, la riserva naturale di Punta Bianca, il Castello Gresti. Luoghi particolari e suggestivi che non sono conosciuti e che mi permettono di mostrare aspetti inediti della Sicilia agli amici e al resto del mondo».

Il nostro impegno è offrire contenuti autorevoli e privi di pubblicità invasiva. Sei un lettore abituale del Sicilian Post? Sostienilo!

Print Friendly, PDF & Email