Di musica che si guarda e si sente: Debussy, dalla malinconia della notte all’impeto della tempesta

Al Teatro Massimo Bellini di Catania l’omaggio al grande compositore francese nel centenario della morte

Esiste un modo per rappresentare i colori attraverso la musica? Se si sono ascoltati i Nocturnes, il trittico sinfonico per coro femminile e orchestra di Claude Debussy eseguito sabato 10 e domenica 11 febbraio 2018 al Teatro Massimo Bellini di Catania, la risposta non può essere che affermativa. I tre notturni diretti da Daisuke Muranaka mescolano la malinconia della notte con l’impeto della tempesta marina, a cui si aggiungono il coro di Gea Garatti Arsini e Valeria Esposito, solista della Damoiselle élue.

Ma quali sarebbero, quindi, i colori suscitati dalle note del musicista francese? La scala di grigi, senz’altro foriera di cieli nuvolosi e di acque agitate che scuotono e inquietano l’animo, ma anche il blu della notte placida accompagnata dallo stesso mare, stavolta calmo e silenzioso, che concilia il sogno ma anche lo spirito. E come non menzionare l’argento del disco lunare e delle stelle per completare una tavolozza così fredda e al tempo stesso avvolgente?

Un’alchimia, questa, spiegabile attraverso una sinestesia con la quale il pubblico «vede» ascoltando. Perché ascoltando la musica si impara ad apprezzare la natura, qualunque sia il volto che decide di assumere, oltre a quelle disposizioni d’animo ritenute a torto «negative»: la malinconia, già menzionata, ma anche il senso di solitudine e, perché no?, lo spavento dinanzi a una tempesta. Sensazioni che l’essere umano dovrebbe indagare piuttosto che rifuggire, e lo può fare attraverso la finzione dell’arte, che forse finzione non è mai stata.


Omaggio a Debussy, nel centenario della morte
10-11 febbraio 2018

Daisuke Muranaka – direttore
Valeria Esposito – soprano
Gea Garatti Ansini – maestro del coro
Orchestra e Coro del Teatro Massimo Bellini

Programma:
Nocturnes, trittico sinfonico per coro, femminile e orchestra

Le amoiselle élue, poema lirico per soprano, coro femminile e orchestra
La Mer, tre schizzi sinfonici per ochestra

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