È l’ora di scendere in campo: a Catania lo sport giovanile ritrova il suo spazio

I giovani di Catania ritrovano uno spazio importante dove fare sport. Oltre mille presenze e una grande manifestazione non solo per festeggiare l’inaugurazione dei nuovi impianti, ma per coinvolgere i ragazzi del quartiere Borgo Sanzio e la città tutta in un progetto educativo volto a creare gli adulti del domani. Questo quanto avvenuto nella mattina di sabato 19 novembre presso gli spazi di via Salesiani 2, gestiti dalla SSD WeSport Catania e dalla Fondazione Francesco Ventorino, all’interno dell’omonimo Istituto paritario. Un campo da calcio a 8 e una struttura pressostatica destinata al basket e alla pallavolo sorgono oggi in un luogo storico: l’ex campo San Filippo Neri, utilizzato negli anni 70-80 dalla Ardor Sales, che per molto tempo è stato in terra battuta. Oggi al suo posto sorgono degli impianti moderni e tecnicamente attrezzati che si sviluppano su 5mila metri quadrati fra indoor e outdoor a totale disposizione dei giovani.

Da Sinistra: Michele-Scacciante (presidente Fondazione Ventorino) e Diego-Catalano (presidente SSD WeSport Catania)

UN PROGETTO EDUCATIVO. «Scopo primario della Fondazione Ventorino e dell’omonimo Istituto è quello di dare ai ragazzi un’educazione completa – racconta il presidente della Fondazione, l’avvocato Michele Scacciante –. Un impegno che ci assumiamo in prima persona come addetti ai lavori, insieme alle famiglie e con spirito di comunità. Per questo motivo non pensiamo di riservare gli spazi solamente ai nostri allievi, ma alla città tutta. Abbiamo inoltre già preso contatti con alcune scuole di Librino affinché i loro ragazzi possano venire a giocare qui, unitamente agli alunni che frequentano la scuola dell’infanzia Mammola a San Giovanni Galermo – Trappeto Nord, gestita già dall’anno scorso gratuitamente dalla Fondazione Ventorino». L’impegno auspicato dal presidente Scacciante ha trovato riscontro nella partecipazione di ventuno imprenditori locali, che hanno complessivamente sostenuto un terzo delle spese previste per la ristrutturazione.

L’inaugurazione del campo a 8

WESPORT CATANIA. «Quest’evento è un primo passo concreto – aggiunge l’avvocato Diego Catalano, presidente della SSD WeSport Catania – nella restituzione alla città di luoghi che un tempo furono il centro dell’aggregazione giovanile, il tutto sempre in linea con quella che è la storia della nostra Società». Nata nel 2018 la SSD. WeSport Catania, che da anni ormai gestisce oltre a una trentina di corsi in dieci diverse discipline che vanno dal tennis al calcio, dal rugby al judo, dalla ginnastica ritmica al volley passando per basket, arrampicata, kick boxing, si è affermata come una realtà che fa dello sport un’occasione per aiutare i piccoli a diventare grandi. «Il nostro nome dice chi siamo – spiega Luca Burgio direttore sportivo –. “We” è la nostra caratteristica principale, prima di tutto perché condividiamo il progetto educativo con l’Istituto Francesco Ventorino. Io credo che non sia importante saper fare cento palleggi, ma se questi cento palleggi hanno permesso a un bambino di conoscere un maestro che l’ha fatto appassionare a un’attività sportiva, alla cura del corpo, a fare gruppo allora questo sì che avrà fatto davvero la differenza per quel ragazzo e per la collettività. In seconda battuta “We” rappresenta tutti gli istruttori coinvolti nella Società, i quali danno sempre priorità alle esigenze del giovane atleta rispetto alle proprie discipline. I ragazzi infatti devono sentirsi liberi di poter cambiare sport, se lo ritengono opportuno, assecondando le proprie inclinazioni senza che questo crei alcun problema. E infine “We” perché per noi è importante costruire legami con altre realtà sportive, tra le quali “Etna Climbing Ragalna”, “Amatori Rugby Catania”, “Rainbow Basket Viagrande” e “Kondor Volley” con cui già collaboriamo. La nostra priorità è da sempre quella di aprire le porte dei nostri impianti a tutti, perché siamo convinti che solo insieme si può fare bene».

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