In Italia la conosciamo per le sue interpretazioni a teatro e in tv (Squadra antimafia, Butta la luna 2, Ladri di amanti, Nati ieri), negli Stati Uniti è invece nota come l’attrice che ha sdoganato il dialetto siciliano sui palcoscenici di New York. Il suo nome è Eleonora Micali e tra i grattacieli della Grande Mela è riuscita a trovare la strada del successo senza rinunciare alle sue origini.  Ed è proprio raccontando la sua terra e il suo viaggio da Oltreoceano che Eleonora si è presentata per la prima volta su un palco americano qualche anno fa, recitando un monologo originale, intriso di sicilianità.

Si intitola Una donna fantasiusaun nonologo (perché dedicato a sua nonna) ed è un One woman show recitato in siciliano, in italiano e in inglese, con qualche incursione in altri dialetti: «Non volevo portare in scena i soliti Verga o Pirandello. Per lo spettacolo – racconta l’attrice – mi sono ispirata alle disavventure che ho vissuto quando ancora cercavo di trasferirmi stabilmente qui». Una scelta che si è rivelata un successo, sin dal primo spettacolo. «Gli americani e gli italo-americani che hanno assistito – prosegue – si sono divertiti moltissimo e non hanno sentito nemmeno la necessità di leggere i sottotitoli perché, grazie ai gesti e alle espressioni del volto, era tutto chiaro.» L’entusiasmo con cui è stato accolto lo show ha gettato le basi per realizzare il sequel Una donna fantasiusa – un Manhattologo, la cui trama si snoda tra le strade caotiche di New York.

Eleonora Micali Ph. Luca Mascia

Il successo degli spettacoli di cui è protagonista rappresentano, per Micali, la realizzazione di un sogno inseguito a lungo: «Nella mia testa – spiega – c’era sempre il proposito di imitare le grandi dive di Hollywood. Sono sempre stata molto timida, ma recitare mi ha aiutata a uscire dal mio guscio sin da piccola. Mi travestivo e inventavo personaggi sempre diversi, emulando le femme fatale del cinema. Tutti mi dicevano che ero “un’attrice nata” e che nella vita avrei dovuto fare questo mestiere».

Recentemente l’attrice si sta cimentando con un nuovo ambizioso progetto: far conoscere al pubblico newyorkese la storia di coraggio di Serafina Battaglia. «Ho già vestito i suoi panni recitando nella nostra lingua originale e adesso, per trasmettere in modo più profondo la sua storia anche agli americani, lo sto facendo in inglese. Da qualche tempo. Sto realizzando dei monologhi e ne ho già pubblicati alcuni sul mio canale YouTube». Per Eleonora, il personaggio di Serafina rappresenta un nuovo traguardo e, al tempo stesso, una sfida sia personale che artistica. «Mi consente di calarmi nei panni di una donna passionale e battagliera, animata da una emotività intensa ma gelosamente nascosta. Quando sono Serafina Battaglia lascio dietro le quinte tutta me stessa e divento la vedova addolorata di un marito mafioso. Così mi calo pienamente nei suoi drammi per raccontarli a chi mi guarda». 

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