Il loro nome è un omaggio ad uno storico locale di Piazza Armerina, ma soprattutto ad un modo di vivere la vita fatto di cose semplici, di gesti importanti, di sentimenti sinceri. Perché la vita va vissuta così. Senza pensieri troppo opprimenti, con la musica nelle vene e con la voglia matta di esplodere in un vortice di esilaranti performance. Nascono con questo intento i Taverna Umberto I, al secolo Giuseppe e Gianfilippo Santangelo, due fratelli originari della provincia di Enna, che condividono sin da quando erano piccoli la passione per una musica “work in progress” che è forse la definizione perfetta di questo duo, fondato nel lontano 2006 e e che è arrivato ad attraversare lo Stretto di Messina e a varcare la soglia di luoghi simbolo della Cultura musicale italiana. Soprattutto locali, dove Giuseppe e Gianfilippo, entrambi cantautori polistrumentisti, hanno espresso il loro valore in live come quelli stanno proponendo da qualche mese a questa parte in tutt’Italia, in seguito all’uscita del loro ultimo lavoro discografico, ovvero l’album Passo dopo Passo.

L’ORRORE DELLA GUERRA. Un disco maturato dopo varie esperienze di vita e crescita personale, con la collaborazione di “musicisti amici” che hanno sposato il progetto. «Si tratta di un disco composto da 12 canzoni – spiega Giuseppe, il più grande dei fratelli -, costruite musicalmente assieme a mio fratello Gianfilippo, che suona il pianoforte in maniera davvero sublime. Dodici brani, uno diverso dall’altro, usciti già nel 2019 e che vengono adesso accomunati dal singolo Sarmada 2021, il tredicesimo brano inserito da poco nel nuovo progetto musicale che compone il disco nella sua interezza». Proprio Sarmada 2021 è il singolo che mancava all’appello da tempo ai Taverna Umberto, e soprattutto a Giuseppe Santangelo, che ha spiegato come il testo sia stato scritto e musicato dopo aver visionato su Internet un filmato sulla guerra che si sta combattendo tuttora in Siria. Una canzone che tratta il tema bellico e amoroso nel senso più autentico e il cui protagonista è un padre che parla a sua figlia, rassicurandola sul fatto che quelle che esplodono non sono bombe ma fuochi d’artificio. «È qualcosa che accade realmente in una piccola cittadina della Siria, ovvero Sarmada – racconta ancora Giuseppe, profondamente emozionato -, che subisce giorno e notte continui raid aerei, in seguito ai quali molte famiglie perdono i propri cari tra l’indifferenza del mondo intero».

STORIE IN MUSICA. E si capisce subito, dal timbro della sua voce e dalle parole che dice, come Giuseppe abbia dentro un animo buono che non nasconde nelle altre dodici canzoni di Passo dopo Passo. Da Provo a crederci, brano sulla ricerca incessante di qualcosa in cui credere, sperando in un miracolo che faccia cambiare le cose, a Ad Est, canzone sulla rinascita interiore e su come la vita sia in continuo cambiamento: “Basta solo guardare ad Est dove nasce sempre il sole”… Da il ritaglio di Ele, una storia d’amore un po’ particolare, fatta di piccole cose che rendono immensa la vita di una ragazza speciale, a La Ninfa delle primavere, in sintesi la farfalla che si gode appieno il suo unico giorno di vita spendendolo consapevolmente. E poi c’è Senza nome, brano di protesta su questa splendida Italia senza più un nome, Non sono niente senza di te, Vite da scontare, ovvero piccole storie di uomini detenuti che cercano dignità e speranza guardando fuori da una finestra di un penitenziario. E ancora Amuri furasteru, un amore mai consumato fra due ragazzi di origini e culture diverse, e Pinuzzu e lu Signuri, una conversazione inaspettata fra Pinuzzu e il Padre Eterno, che discutono di fatti e misfatti della Sicilia. Infine, ecco la dolcezza di Piccola Giò Giò e Giorni di festa, brano natalizio che viene cantato dai Taverna assieme ad un coro di bambini, semplicemente unico ed eccezionale.

«Il brano Sarmada (registrato a Torino e prodotto dalla Psr di Guido Guglielminetti, storico bassista e produttore di Francesco De Gregori) – racconta Giuseppe – sarà presentato il 25 febbraio prossimo a Roma, in occasione del live Sopra c’è gente. Un risultato che permetterà a me e a mio fratello di sognare anche questa volta in grande, dopo aver partecipato, la scorsa estate, al contest La strada dei Cantautori, in Emilia Romagna, ed aver ottenuto il terzo posto». Un successo che proietta, senza ombra di dubbio, i Taverna Umberto I verso palcoscenici futuri sempre più importanti.

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