«La mia passione per la fotografia è nata dentro una camera oscura all’età di 6 anni. Era quella di mio padre, dove spesso mi portava per insegnarmi già le prime magie in quella stanza delle meraviglie! Come non rimanere affascinata ed incantata davanti a quelle immagini che prendevano vita dal nulla?». Giovanna Griffo rappresenta perfettamente la definizione di figlia d’arte. E non stupisce che questa sua precoce predilezione per gli aspetti artistici l’abbia indirizzata – negli anni successivi – verso la sua professione. Classe 1972, originaria di Catanzaro, vive a Latina ormai dal 1978. Nel 1997 consegue la laurea in Ingegneria Informatica presso la Sapienza di Roma e trova lavoro come consulente aziendale, professione che abbandona definitivamente 17 anni dopo, per acquistare la sua prima Nikon D70.

Nel dicembre del 2005 avvia un peculiare progetto di condivisione fotografica, denominato MaxArtis, dove gli utenti possono presentare i propri scatti e ricevere critiche e commenti dagli altri membri della Community. Divulgatrice ed organizzatrice di eventi culturali legati al mondo della fotografia, i suoi scatti sono stati scelti per campagne pubblicitarie di livello internazionale da tanti sponsor. È rappresentata a Londra e New York dall’agenzia Gallery Stock.

Col tempo si è specializzata nei paesaggi e nelle foto notturne, dedicandosi con tanta passione a insegnare le sue tecniche a migliaia di persone che la seguono online e nei suoi corsi dal vivo. Sempre alla ricerca di tramonti e immagini notturne che lasciano senza fiato chi li osserva, Giovanna è convinta che la fotografia è un’autentica bugia, perché è solo attraverso gli occhi di una persona che si può realizzare il miracolo di intercettare una immagine di luce nello spazio piccolo di una inquadratura. Chiunque sia la persona che scatta, per natura avrà sempre una visione parziale della realtà, dunque può registrarne solo una parte e mai la totalità.

La foto presentata in questo appuntamento della rubrica, scattata nella seconda parte del 2020, è diventata virale in tutte le piattaforme social e ha generato persino l’entusiasmo della NASA che ha scelto di condividerla sulla pagina Instagram Astronomy Pictures Daily, e della Nikon, che le ha dedicato l’immagine del giorno nei suoi mezzi di comunicazione. Giovanna Griffo racconta così da dove è nato lo splendido scatto: «Ho sempre sognato di fotografare una cometa. Appena ho saputo nel marzo del 2020 che stava per arrivare la cometa “C/2020 F3 Neowise” mi sono organizzata. È stato un vero regalo durante il lockdown, una vera e propria benedizione, anche perché la prossima volta tornerà solo tra 6683 anni». Giovanna per la foto ha scelto Pitigliano, un piccolo comune situato al confine tra Lazio e Toscana. Il centro storico del paese è chiamato la piccola Gerusalemme: non a caso le sue fattezze richiamano quelle di un presepe medievale. «Quando ero bambina – prosegue la Griffo – mi chiedevo sempre che roba fosse davvero una cometa, la vedevo sempre raffigurata svettante sopra il presepe, ma non capivo bene cosa fosse. In cielo non l’avevo mai vista. Così, per anni, mi sono sempre chiesta se le comete si vedessero davvero sopra i presepi, o se fossero solo una presa in giro come Babbo Natale»

«Per realizzare l’immagine – spiega ancora – ci sono volute 3 ore di scatti, realizzati dalle 21 alle 24. Era assolutamente impossibile riuscire a catturare con un singolo scatto il paese, la Luna, e la cometa. Ognuno di questi tre soggetti richiede tecniche di scatto e condizioni di luce molto diverse. Ma a me piacciono le sfide impossibili e questo è quello che ho fatto: 5 scatti in Hdr alle 21 per catturare in rapida successione più immagini, ciascuna con un diverso valore di esposizione, 1 scatto verso le 22 della Luna, 90 scatti da 30 secondi ciascuno montati in sequenza della cometa dalle ore 23 alle 24 circa. Un totale di 96 scatti, non credevo che ce l’avrei fatta, ma era una sfida. L’esito è stato un sogno che si è realizzato». Uno scatto costruito in parte sul campo e in parte in post-produzione, certamente fuori dal comune, ma tanto affascinante, dove non solo la cometa è protagonista. Lo sono le stelle, la luna, le nuvole in lontananze sfiorate dal tramonto del sole e poi il centro di Pitigliano, un presepe perfetto dove ognuno di noi, se lo vuole, può contemplare le meraviglie che ogni giorno lo scrivere con la luce, cioè la foto-grafia, ci dona.

Giovanna Griffo, attraverso i social, ma anche attraverso i corsi di fotografia che realizza, sta dando a migliaia di persone la possibilità di istruirsi sulla fotografia notturna e di verificare personalmente i passi acquisiti nelle lezioni. Spesso, da un banale articolo su un’immagine o da uno scatto visto su Internet, può svilupparsi un talento per la fotografia inaspettato. Come è stato per la Griffo che non sopportando più il suo impiego da dipendente, dopo 17 anni di ufficio, ha deciso di lasciare il lavoro, e realizzare il suo sogno e un po’ anche il nostro: riuscire a vedere attraverso la fotografia ciò che sta oltre il limite dell’apparenza.

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