«Quello che cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. La mia foto era come una prova che questo mondo può esistere». Robert Doisneau commentò così, alcuni anni dopo la sua pubblicazione, lo scatto del “bacio” che lo rese famoso in tutto il mondo. Ma cosa si nasconde dietro la storia di questa foto?

LA FOTO. È il 9 marzo 1950, siamo a Parigi, una giovane coppia passeggia per strada e ad un tratto, in mezzo alla folla, si scambia un romantico bacio, fermando per sempre in un istante la potenza del loro affetto reciproco. Dietro la coppia, la gente cammina veloce e distratta, un tizio di spalle continua a prendere il proprio caffè, aspettando qualcuno che gli faccia compagnia. La messa a fuoco dell’immagine crea il centro di un cerchio, lasciando sfumati, attraverso la limitazione della profondità di campo e l’esposizione lievemente prolungata rilevabile dal movimento striato lasciato sulla pellicola dai diversi passanti più rapidi.

LA STORIA. Mentre girava per Parigi alla ricerca di idee per un servizio fotografico per la rivista “Life”, rimase colpito dalle effusioni due ragazzi incontrati per caso in un bar. Il fotografo chiese ai due, rivelatisi due attori, di baciarsi nuovamente posando per lui. I due, infatti, a differenza di quanto riportato dalla rivista “Life” non sono stati sorpresi da uno scatto rubato. In ogni caso Françoise Bornet e Jacques Carteaud erano davvero innamorati e, sebbene la loro storia durò solo qualche mese, quello scatto è diventato un’icona del modo in cui la generazione del post-guerra affrontava le libertà individuali. L’identità dei giovani fu svelata nel ’92 quando una coppia, Denise e Jean-Louis Lavergne si presentarono alla televisione francese sostenendo di essere i protagonisti della foto, e denunciando l’artista per averli fotografati senza permesso. Questo portò Doisneau a svelare che la coppia della foto era in posa e che non si trattava dei due. A quel punto Françoise Bornet, dopo quarant’anni dallo scatto, tornò dal fotografo. Dimostrò di essere lei la ragazza immortalata mostrando la copia autografata della stampa che Doisneau le aveva inviato all’epoca, pochi giorni dopo averla sviluppata. Françoise vendette poi la stampa nell’aprile del 2005 per 155.000 €.

IL FOTOGRAFO. Nato a Gentilly nel 1912, Robert Doisneau si occupò da ragazzo di litografia e lavorò come fotografo industriale per la Renault. Negli anni ’40 fu impegnato nella Resistenza e nel ’45 divenne fotografo per l’agenzia Rapho, dove lavorò per cinquant’anni, vincendo tra gli altri il “Kodak Prize”. Scomparso nel 1994 fu uno dei fotografi rappresentativi di un’epoca. Oggi le sue immagini sono esposte in tutto il mondo.

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