La musica d’arte va
a caccia dei giovani:
ecco la sfida lanciata
da Paralleli Sonori N.4

Nell’inedita cornice del chiostro del Convento delle Grazie di Vittoria anche quest’anno la rassegna diretta artisticamente da Alessandro Nobile si propone di catturare, accanto a quella degli appassionati storici, l’attenzione di quei ragazzi poco avvezzi ai dischi e ai concerti. La formula vincente? Progetti e artisti contemporanei, amanti della sperimentazione e della poliedricità

È una bella sfida, certo, ma non impossibile. Portare i giovani ad ascoltare concerti dal vivo è una delle missioni di Alessandro Nobile, docente di Armonia, Composizione e Storia della musica in un Liceo Musicale e direttore artistico di Paralleli Sonori, stagione concertistica giunta alla quarta edizione che verrà inaugurata domenica 10 marzo a Vittoria.

«Paralleli Sonori si tiene da quattro edizioni e ha sempre visto come location il teatro comunale di Vittoria – spiega Alessandro Nobile a Sicilian Post -. Quest’anno, invece, per motivi di ristrutturazione del teatro si sposta negli spazi del chiostro del Convento delle Grazie, adiacente alla piazza centrale di Vittoria». Abbiamo sempre pensato di organizzare dei concerti nei palazzi della città – aggiunge – e questa è stata un’occasione per provarci. Da un evento negativo, quale la chiusura del teatro, abbiamo tratto lo spunto per sperimentare una nuova avventura e uscire dai classici luoghi».

QUALITÀ DA ESPORTARE. L’evento è nato dalla richiesta da parte dell’amministrazione comunale di avere una stagione musicale della città di Vittoria. Una stagione che in passato già esisteva, anche se era maggiormente concentrata sulla musica classica. E che l’associazione culturale Quattroetrentatre ha voluto recuperare, aggiungedola ai numerosi eventi di cui si occupa. Dal festival jazz Oltremente, che si tiene d’estate a Punta Secca, a RiMusicazioni, festival di cinema muto con musica dal vivo, al M.O.L.O., festival di musica che si svolge a Scoglitti. Tutti progetti che il presidente Claudio Zarba e il direttore artistico Alessandro Nobile stanno provando a esportare, con l’obiettivo di immettere la musica d’arte nel circuito provinciale.

VARIETÀ E CONTEMPORANEITÀ. Ma come si scelgono gli ospiti delle rassegne? «A parte le indicazioni dei committenti ci tengo a venire incontro al pubblico che da anni ci segue con interesse – precisa Nobile. La nostra idea di stagione per Paralleli Sonori N.4 è quella di cercare più paralleli possibili, sia geografici che musicali. Per questo si cerca di andare in più direzioni possibili, anche se cinque appuntamenti ti permettono poco di giocare in questo senso». Per la quarta edizione, dunque, l’organizzazione ha cercato di individuare progetti nuovi e contemporanei, dischi in uscita e lanci. «Simona Severini, che si esibirà nella serata d’apertura, è una cantautrice con influenze jazzistiche, Paolo Angeli (30 marzo) è uno sperimentatore di una chitarra acustica che lui stesso ha costruito, Alegiani-Messina-Gola (14 aprile) è un trio che va sul pop-elettronico, Kunsertu (4 maggio) è un gruppo storico della tradizione siciliana e Luca Madonia (24 maggio) rappresenta il personaggio più pop e popolare della stagione».

Tanti appuntamenti, tutti alle 21, che dovrebbero garantire un afflusso di pubblico di ogni tipo, uno degli scopi dell’evento, volto anche a coinvolgere i giovani. «Devo ammettere che ci sono delle difficoltà nel tentare di portare i ragazzi a teatro o nelle sale da concerto perché non sono per niente abituati, neanche quelli che studiano la musica, che vedono pochi concerti e ascoltano pochi dischi, tranne quelli su Youtube e Mp3», dice Nobile in veste di docente al Liceo Musicale, dove si impegna per coinvolgere gli studenti in concerti ed eventi musicali, organizzando anche incontri con gli artisti. «È complicato ma ci provo – conclude con ottimismo – e questo lavoro lo facciamo anche per questo motivo: cercare di far avvicinare quanti più ragazzi alla musica».

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Sono cresciuta in una famiglia di giornalisti e ho avuto quindi la possibilità, fin da piccola, di stare a contatto con giornali e studi televisivi, mentre pian piano maturavo l'idea di percorrere le orme dei miei genitori e intraprendere quella strada, di certo oggi più tortuosa, ma sempre affascinante. Così, quando è arrivato il momento di scegliere l'Università da frequentare, non ho avuto dubbi: sarei stata una studentessa del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione nella mia città, che amo immensamente, a cui è seguito il biennio di specialistica in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo. Inutile dire che non mi sono mai pentita della mia scelta, apprezzando giorno dopo giorno, anno dopo anno, la comunicazione, il giornalismo e l'organizzazione di eventi legati a questi ambiti, approfonditi anche tramite esperienze lavorative in Fondazioni d'arte, librerie, Festival culturali. Insomma, non so proprio stare con le mani in mano! Sono curiosa di ciò che mi circonda e mi nutro delle storie delle persone con cui entro in contatto, probabilmente deformazione professionale.

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