Visitare i monumenti più importanti dell’intera Sicilia in poco più di due ore è letteralmente impossibile. Ovvio che sia così, per la grandezza dell’Isola e per l’inestimabile e prezioso patrimonio storico-artistico presente in innumerevoli centri dove si respira aria di cultura avvampante e millenaria. Da qualche anno, però, esattamente dal 2017, ammirare le bellezze siciliane è possibile anche in meno di mezz’ora. Basta farlo in miniatura. A Savoca, centro medievale della provincia di Messina, a poco meno di 15 chilometri da Taormina, proprio in una frazione vicina al fiume Agrò (Rina Inferiore), sorge infatti Kontiland, parco tematico dove l’ex muratore di Antillo, Giuseppe Lo Conti, ha realizzato il sogno di una vita intera. E lo ha fatto grazie alla sua maestria nell’impastare calce, cemento e marmo, costruendo con la sapienza di un tempo opere architettoniche in miniatura che ripercorrono secoli e secoli di storia siciliana.

La riproduzione delle Saline di Trapani

Dal Duomo di Messina, con il suo originalissimo campanile, al Teatro Antico di Taormina, dalle saline di Trapani al castello Ursino di Catania. Quello realizzato in poco più di 10.000 metri quadrati di terreno agricolo è un percorso culturale che possiede radici profondissime e che non ha eguali in tutto il resto della Regione. E questo Giuseppe Lo Conti lo sa bene, visto e considerato che è custode sapiente di un patrimonio artistico, appunto in miniatura, di inestimabile importanza, che da quattro anni viene visitato da numerosi turisti e appassionati d’arte provenienti da ogni luogo. Un parco, Kontiland, dove si respira un alito di storia e di bellezza già dal momento in cui si entra. A ricevere i visitatori è sempre lui, Giuseppe, che sorridente e soddisfatto scherza su come è arrivato a pianificare e imitare veri e propri capolavori dell’arte isolana. «L’idea mi è venuta all’età di 15 anni, ma tutto iniziò agli albori del 2000 – racconta Giuseppe – quando la mia passione di riunire i monumenti più prestigiosi della Sicilia in un unico luogo sbocciò a poco a poco, dopo diversi viaggi fatti lungo lo Stivale. Era un sogno che covavo da tanto tempo, ma non avrei mai creduto di poter realizzarlo in pochi anni».

Giuseppe Lo Conti

Sono stati infatti anni di instancabile lavoro, quelli di Giuseppe, fatti di consultazione di mappe catastali e fotografie, di supervisione direttamente sui luoghi per verificare le misure delle opere, di riproduzione delle stesse strutture nella scala corretta. E quel progetto tanto agognato è diventato realtà vera e propria nel giugno del 2017, quando i cancelli di Kontiland sono stati aperti al pubblico per la prima volta. «È stata forse l’emozione più grande della mia intera carriera di muratore – spiega contento Lo Conti -. Una sensazione che condivido da sempre con i miei collaboratori. Su un terreno di un ettaro, suddiviso in terrazzamenti, ho costruito con le mie mani monumenti in miniatura con gli stessi materiali originari, ovvero pietra, argilla e cemento, e questa per me è stata una sfida che però non è ancora terminata».

Il Duomo di Messina a Kontiland

Miniature in scala da 1:15 e da 1:50, dislocate nell’esatta posizione geografica su una Sicilia rappresentata sul terreno e delimitata con un perimetro in pietra. «Nel corso degli anni – continua l’ex muratore – ho realizzato monumenti presenti sia nella Val Demone, nella Val d’Erice che nella Val di Noto. E lungo il percorso è possibile ammirare in rapida successione il Teatro Antico di Taormina, l’Abbazia dei Santi Pietro e Paolo di Casalvecchio Siculo, la Torre Saracena di Santa Teresa di Riva, il Duomo di Messina, il Partenone di Agrigento, il Castello Ursino di Catania». Ma, andando avanti nel lungo itinerario, si possono scorgere anche il Giardino Ibleo di Ragusa, il Chiostro di San Giovanni degli Eremiti di Palermo e tanti altri pezzi d’arte dell’Isola, tutti descritti con indicazioni in italiano e inglese. Un viaggio nella Sicilia più bella dunque, che si arricchirà, nei prossimi mesi di ulteriori opere come la Scala di Santa Maria del Monte di Caltagirone e il Castello dei Ventimiglia. Un work in progress tipico degli artisti. Anche di quelli meno conosciuti, ma pur sempre geniali.

Il tempio della Concordia in miniatura

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