All’evento, svoltosi presso la sede catanese di Tim#Wcap, sono state presentate le esperienze di “BaxEnergy”, “Orange Fiber”, “Pane&Design”, “Ludwig” e “Giftsitter”. Il dibattito è stato seguito da un momento di networking tra aziende e operatori del settore

[dropcap]«[/dropcap][dropcap]L[/dropcap]a Sicilia è culla di talenti. Come definirne uno? Così: colui il quale avverte la continua esigenza di attuare un cambiamento». Con queste parole, Antonio Perdichizzi, Ceo di “Tree” (azienda che ha declinato il concetto di co-working favorendo le giovani imprese), ha introdotto il tema dell’innovazione durante l’evento intitolato “Hai Talent Meet Up”, che si è svolto presso il Tim#Wcap, l’acceleratore di imprese a marchio Tim, con il plauso del padrone di casa Andrea Maccarrone. La convention, promossa dalla Fondazione Human Age Institute che fa riferimento al gruppo ManPower, degnamente rappresentato dal Direttore Operativo Anna Gionfriddo, ha dimostrato che non è necessario puntare lo sguardo al di là del nostro territorio per individuare menti pensanti e progetti validi, anche perché, se ciò accadesse, ci si renderebbe subito conto della quantità esorbitante di Siciliani che operano in aziende di successo presenti nel Nord Italia e in altri Paesi. Fuga di cervelli? No. La prova generale prima di riconquistare la terra natia.

SICILIA: DENOMINATORE COMUNE – La creatività non ha confini. Questo è stato dimostrato da ben cinque imprenditori di successo che hanno presentato la loro storia durante il meeting di cui stiamo parlando. Si tratta di Domenico Gravagno, Ceo di Pane&Design (che offre soluzioni grafiche innovative per aziende) e fondatore di altre due start-up, di cui una dedita anche alle opere di beneficienza; Angela Pontorno, responsabile delle risorse umane presso BaxEnergy, azienda leader nel settore delle energie rinnovabili, grazie al suo sistema di controllo remoto delle risorse, il cui CEO Simone Massaro è stato di recente al centro dell’attenzione mediatica per aver fondato il Free Mind Foundry ad Acireale, un vero e proprio laboratorio di idee per imprese innovative; Adriana Santonocito, fondatrice di Orange Fiber, l’azienda che in collaborazione con il Politecnico di Milano è riuscita ad estrapolare dalla buccia delle arance, vera risorsa della Sicilia, un tipo di cellulosa grazie alla quale è stato creato un tessuto che non ha niente da invidiare alla comune seta; Sergio Serafini, già assessore al Comune di Catania per l’innovazione, fondatore di svariate start-up tra le quali spicca GiftSitter che ha rivoluzionato il modo di fare e ricevere regali grazie alla sua piattaforma multimediale; Federico Papa, fondatore di Ludwig il software che permette di scriver min un perfetto inglese e che si aprirà presto ad altre lingue. Cosa accomuna queste aziende? La Sicilia ed in particolare Catania. Molti di questi imprenditori hanno cercato la loro fortuna altrove: adesso sono pronti a rivoluzionare la nostra isola.

TIM#WCAP – Sappiamo tutti che, al giorno d’oggi, pensare di lavorare in proprio e di mettere in piedi un’impresa, non sia di certo una cosa semplice. Oltre ad un’ingente quantità di denaro che è necessario sia per una questione di mero avviamento, sia a livello di tassazione, chi intraprende la strada dell’imprenditoria deve fare i conti con tutta una serie di ostacoli, la maggior parte di natura burocratica, che rischiano di mettere a dura prova i bei propositi di un qualsiasi investitore. Per non parlare delle difficoltà tecniche date dal dover costantemente “lottare” con i propri competitors per accaparrarsi una fetta di mercato. Gli acceleratori come il Tim#Wcap cercano di dare una risposta a queste esigenze, offrendo alle start-up un terreno fertile per poter sviluppare la propria idea in un clima di condivisione e sinergia, abbattendo tutta una serie di costi iniziali che, se non altro, rendono più sereni questi giovani imprenditori. A tal proposito, le storie di successo sono, fortunatamente, molteplici, e l’Hai Talent Meet Up ha rappresentato un’occasione per conoscerne alcune.

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