Adotta un albero e ricevi i frutti a casa: l’idea di due giovani imprenditori del Sud
«Chi acquista della frutta deve avere consapevolezza della vita dell’albero che la genera»: con questa motivazione Andrea Balsamo, dottore in Scienze dell’Amministrazione, ha deciso di dedicarsi all’agricoltura coinvolgendo i consumatori. La sua azienda, Balsam Music Tree, è una delle poche a offrire la possibilità di adottare un albero e godere direttamente dei suoi frutti.
DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE. «Ho ereditato dei terreni a Tarderia (nei pressi di Pedara, ndr) dai miei nonni e mia moglie ne possiede altri a Giarre: i primi sono adatti alla coltivazione di meli e viti, i secondi di agrumi» spiega Balsamo. A differenza di quanto succede solitamente, i frutti di stagione di questi alberi arrivano al consumatore saltando il passaggio intermedio della grande distribuzione e l’acquirente conosce perfettamente da quale albero provengono.
UN ALBERO PERSONALE. «Dopo aver frequentato un master a Firenze e aver saputo di iniziative simili, dal 2018 – racconta ancora – ho deciso di dare in adozione i miei agrumi: chi adotta può dare un nome al proprio albero e riceverne il frutto a domicilio». Il consumatore sostiene le spese per la cura della sua pianta e viene sempre aggiornato sul suo stato di salute, con la possibilità di andare a vederla di presenza e coglierne i frutti con le proprie mani.
Andrea Balsamo: «Ogni sei mesi invio i miei limoni all’Università di Firenze ed è stato provato che le onde sonore favoriscono una migliore crescita»
CRESCITA A SUON DI MUSICA. Prodotti biologici coltivati con cura e… attraverso un metodo speciale: quello delle note musicali. Prendendo spunto dai “Vigneti di Mozart” coltivati in Toscana a suon di musica classica, Balsamo ha deciso di provare anche in Sicilia l’influsso che le vibrazioni sonore possono avere sulle coltivazioni. «In collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze e grazie al suo master “Futuro vegetale”, sto sperimentando gli effetti della musica sugli agrumi» afferma. Il risultato c’è: «Ogni sei mesi invio i miei limoni all’università di Firenze ed è stato provato che hanno una minore acidità e un maggiore grado zuccherino, oltre al fatto che le onde sonore tengono lontani gli insetti infastiditi». Non solo limoni, ma anche mandaranci e avocadi, che l’acquirente può decidere di adottare.
Giulia Crimella: «Il nostro principio è quello di offrire solo eccellenze locali: arance e limoni di Sicilia, albicocche della Campania, mele del Trentino. Ma anche antichi frutti come le carrube»
ECCELLENZE LOCALI. Il clima della Sicilia è adatto alla coltivazione non solo di agrumi tipici come limoni e arance, ma anche di piante tropicali come il mango. Sono questi alcuni dei frutti più richiesti da chi decide di adottare una pianta con Biorfarm, altra azienda di origine calabrese che dà in adozione alberi in tutta Italia. «Il nostro principio – spiega la community manager Giulia Crimella – è quello di offrire solo eccellenze locali: arance e limoni di Sicilia, albicocche della Campania, mele del Trentino e pere del Piemonte e così via». Tra innovazione e tradizione, oggi si coltivano novità estere come le bacche di Goji e antichi frutti siculi come le carrube: «Molti nipoti hanno adottato per i nonni alberi di carrube, così da far rivivere loro sapori e odori dei tempi andati, delle merende con la carruba». Grazie a una piattaforma digitale, l’utente riceve continuamente aggiornamenti e foto sul proprio albero e può averne i frutti a casa o coglierli, con visite organizzate dei terreni. «Biorfarm è nata per gioco nel 2015: Osvaldo De Falco e Giuseppe Cannavale in Calabria hanno dato in adozione le clementine del padre di Osvaldo per sostenerlo e da lì l’iniziativa si è estesa» spiega Giulia Crimella. «In questo modo – continua – si evita il passaggio dalla grande distribuzione e si ricompensa equamente l’agricoltore».
CITTÀ IN ASTINENZA. In un anno particolare in cui andare a comprare la frutta al mercato non è così scontato, le spedizioni di prodotti freschi e le adozioni sono aumentate, registrando anche un tutto esaurito di alcuni alberi. Stando alle testimonianze di Balsamo e Biorfarm, la maggior parte delle richieste arriva da gente di città, lontana dagli odori della campagna. «I pochi Siciliani che hanno adottato i miei alberi di agrumi sono amici. Le adozioni arrivano soprattutto da Milano, Bologna e Firenze: il Nord ricerca i profumi mediterranei» conclude Andrea Balsamo.