Dopo il successo di “Note a margine”, concerto-spettacolo del compositore Nicola Piovani svoltosi ieri nella città netina, il Festival Internazionale “Notomusica” si prepara ad accogliere un altro evento di altissimo livello dedicato alla musica da camera. I Solisti dell’Accedemia Nazionale di Santa Cecilia è il titolo del concerto che vedrà cinque musicisti di spicco dell’orchestra della prestigiosa istituzione musicale romana fondata nel 1585 esibirsi nel Quintetto in mi bemolle maggiore K452 per pianoforte e fiati di W. A. Mozart e nel Quintetto in mi bemolle maggiore op.16 per pianoforte e fiati di L. van Beethoven. Protagonisti della serata, con inizio alle 21.15 presso il cortile del Collegio dei Gesuiti a Noto, saranno il M° Gesualdo Coggi, affermato pianista e docente presso il conservatorio di Parma, i Maestri Paolo Pollastri, Stefano Novelli e Francesco Bossone, rispettivamente primo oboe solista, primo clarinetto solista e primo fagotto solista Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e il M° Fabio Frapparelli, terzo corno dell’orchestra romana. 

Il programma del concerto vedrà la formazione partire da una delle più mirabili composizioni risalenti ai primi anni viennesi di Mozart. Scritto nel marzo del 1784 ed eseguito nell’aprile dello stesso anno, il Quintetto K 452 riscosse immediatamente un grande successo per via della sua capacità di valorizzare la forza espressiva del pianoforte grazie al perfetto equilibrio mantenuto per tutti e tre i movimenti con gli altri strumenti. Una scrittura che la critica successiva ritenne un vero e proprio punto di svolta nella tradizione della musica da camera per pianoforte e di cui lo stesso compositore si dimostrò subito molto soddisfatto. «È la cosa migliore che abbia scritto finora – confidò Mozart al padre dopo la prima esecuzione. Alla fine ero stanco dal gran suonare e non è poco onore per me che i miei ascoltatori non si stancassero mai». 

Una pietra miliare a cui fece riferimento anche un giovane Beethoven qualche anno dopo. Il suo Quintetto Op. 16, che costituirà il secondo momento dell’esibizione dei Solisti dell’Accademia di Santa Cecilia, è infatti ritenuta da alcuni un vero e proprio omaggio al genio di Salisburgo, a partire dalla scelta della stessa tonalità in mi bemolle maggiore. Al contempo, il clima di cristallina serenità che emerge da tutta la composizione e gli espliciti riferimenti a famose arie mozartiane – il tema dell’Allegro riporta alla memoria la prima Aria del Flauto magico; quello dell’Andante l’Aria di Zerlina nel Don Giovanni; mentre il Rondò presenta evoca la Aria di Papageno – tratteggiano un Beethoven diverso rispetto alla tradizionale immagine di interprete degli sconvolgimenti dell’anima. 

Il Festival Internazionale “Notomusica” è promosso dall’Associazione Concerti Città di Noto con i patrocini del Ministero della Cultura, Direzione Generale Spettacolo, della Regione Siciliana, Assessorato al Turismo e del Comune di Noto con le sponsorizzazioni di Wolters Kluwer, Caffè Sicilia e Le Quattro Sorelle. Il prossimo appuntamento, previsto per il 30 luglio, vedrà la HJO JAZZ ORCHESTRA, condotta dal Maestro Benvenuto Ramaci, e la voce di Anita Vitale proporre il concerto “Le voci dell’era Swing & love song – Ella Fitzgerald, Sarah Voughan, Billie Holiday”.

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