Non solo drink e socialità: i locali catanesi diventano luoghi per appassionarsi alla lettura

L’iniziativa, nata sui social, si chiama “Tre parole un libro” adesso approda nel cuore della movida cittadina con l’intento di avvicinare i giovani al mondo della letteratura tramite esposizioni e incontri legati a opere celebri

È una suggestione, un pensiero, un’immagine, un ricordo. È un colore, un odore, un’idea. Sono tre parole che descrivono l’esperienza di chi legge un libro, quelle che quattro giovani catanesi postano sui social network per invitare il pubblico alla lettura. Principalmente quello che, distratto dalla foto dell’influencer del momento di Facebook e Instagram o dall’ultimo cuttigghio dell’amico, non ha più tempo per leggere.

E per dare più forza al messaggio, il progetto fotografico e di critica letteraria “Tre parole un libro” – che unisce letteratura, critica e fotografia – dai social approda alla vita reale, con degli eventi espositivi all’interno di un circuito di locali che hanno sposato lo spirito dell’iniziativa. Come il Vermut, scelto per l’inaugurazione di giovedì 18 luglio, quando al pubblico è stato presentato il progetto di divulgazione culturale e invito alla lettura di fronte un bicchiere di vino e un cocktail e alla presenza di alcuni degli artisti e degli sponsor convolti. Aziende e realtà del territorio che hanno scommesso sull’idea, sostenendola.

«Abbiamo cominciato con i grandi classici – racconta Andrea Ziino, ideatore del progetto insieme a Sade Patti, Martina Bonfiglio e Renato S. Mancini – da Moby Dick a Lolita, dal Giovane Holden fino a La peste di Camus. L’idea – continua – è quella di offrire a chi vive la movida catanese uno spunto di parlare di cose interessanti, come arte e letteratura». Ed ecco che la magia è sotto gli occhi di tutti già dalla prima sera, quando catanesi e turisti si fermano davanti al locale di via Gemmellaro per ammirare le opere e farsi spiegare l’evento. Prima di andare su instagram alla ricerca della pagina. Dove, nel frattempo, prosegue l’attività di critica letteraria contemporanea reader oriented, ovvero fatta dai lettori stessi.

«Noi diamo delle suggestioni a chi vuole approcciarsi al mondo della letteratura senza voler leggere la quarta di copertina, la sinossi o le recensioni – chiarisce Ziino. La parola d’ordine è no spoiler, solo suggestioni tramite immagini, fotografie, oggetti didascalici e simbolici, come foglie secche e corpi umani».

Le esposizioni, oltre alle fotocomposizioni pubblicate sulla pagina Instagram, si arricchiscono di illustrazioni originali realizzate da nove artisti siciliani. «Alcuni hanno scelto di fare illustrazioni, altri quadri o disegni. Opere visive, insomma, che rappresentano i contenuti, lo stile e lo spirito dell’opera».

«Ci piacerebbe coinvolgere anche le scuole – aggiunge l’ideatore – per cambiare finalmente l’approccio dei ragazzini alla lettura e rispolverare un po’ di vocabolario». Gli studenti non dovranno più leggere i libri durante l’estate e presentare il riassunto a settembre, ma potranno dare libero sfogo alla loro fantasia, seguendo il modello di Tre parole un libro.


Tutti gli appuntamenti:

Dal 18/07/2019 al 28/07/2019: VERMUT Via Gemmellaro 39, Catania

Dal 02/08/2019 al 02/09/2019: AI PINI di Nicolosi, Via Etnea, Nicolosi (CT)

Dal 27/09/2019 al 20/10/2019: MONO, Via Gornalunga 18, Catania

Dal 16/12/2019 al 25/12/2019: LA CHIAVE, Via Landolina 70, Catania

Dal 28/12/2019 al 06/01/2020: LETTERA 82, Piazza dell’ Indirizzo 10/14, Catania

About Author /

Sono cresciuta in una famiglia di giornalisti e ho avuto quindi la possibilità, fin da piccola, di stare a contatto con giornali e studi televisivi, mentre pian piano maturavo l'idea di percorrere le orme dei miei genitori e intraprendere quella strada, di certo oggi più tortuosa, ma sempre affascinante. Così, quando è arrivato il momento di scegliere l'Università da frequentare, non ho avuto dubbi: sarei stata una studentessa del corso di Laurea in Scienze della Comunicazione nella mia città, che amo immensamente, a cui è seguito il biennio di specialistica in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo. Inutile dire che non mi sono mai pentita della mia scelta, apprezzando giorno dopo giorno, anno dopo anno, la comunicazione, il giornalismo e l'organizzazione di eventi legati a questi ambiti, approfonditi anche tramite esperienze lavorative in Fondazioni d'arte, librerie, Festival culturali. Insomma, non so proprio stare con le mani in mano! Sono curiosa di ciò che mi circonda e mi nutro delle storie delle persone con cui entro in contatto, probabilmente deformazione professionale.

Start typing and press Enter to search