Il giovane artista di Favara, con la sua mostra visitabile al BOCS di Catania fino al 9 marzo, offre una rivisitazione di mobili vintage a metà tra lo studio delle forme geometriche e la riflessione sul difficile rapporto tra uomo e territorio, sull’edificazione indiscriminata e sul contrasto tra paesaggi che ostentano ricchezza e spazi degradati. Una vera ricerca antropologica che fa dell’immagine il suo strumento comunicativo

[dropcap]«[/dropcap][dropcap]M[/dropcap]i piace l’idea di peso che regge su strutture precarie, riprendendo l’idea di egoismo umano, la spavalderia di andare oltre, tipicamente nostra». Inaugurata presso lo spazio espositivo di BOCS a Catania, la mostra “Le ragioni della leggerezza” di Carmelo Nicotra a cura di Lorenzo Bruni, prende il titolo da una frase de “Le lezioni americane” di Italo Calvino e racchiude un po’ dell’attitudine centrale dell’approccio del giovane artista di Favara, che abbiamo intervistato in occasione del vernissage.

FINTI FASTI. Le tre grandi sculture ideate da Carmelo Nicotra sono delle trasformazioni geometriche di tipici mobili da interno un po’ vintage, come “Tavolino”, la cui struttura poggiante su tre esili piedi sorregge una grande colonna cilindrica dal colore rosa pastello. A ispirare il lavoro dell’artista oltre a un personale studio sulle forme geometriche pure, c’è l’osservazione attenta dei legami tra uomo e territorio, partendo dalla sua città, Favara: «Dietro all’architettura e all’abusivismo ci sono le persone e il concetto estetico che esprimono, e spesso, pur nella mancanza di rispetto verso regole estetiche o legali, queste architetture spontanee creano delle forme interessanti. C’è un forte contrasto tra interno e esterno, tra cura dell’interno delle abitazioni, ostentando ricchezza, e abbandono di quanto sta fuori. L’idea della precarietà di questi pesi che non possono reggere nasce proprio da qui, da questo egoismo umano che porta a costruire ovunque, anche dove non si potrebbe. In realtà si tratta di una finzione, come nell’arte barocca, in cui le forme che emergono dalle architetture sono in realtà vuote, leggere, perché realizzate in cartapesta, dando l’illusione di un “finto fasto”».

“Le ragioni della leggerezza”.
Foto Neroshootings

RICERCA ANTROPOLOGICA. Il lavoro di Carmelo Nicotra non nasce da una denuncia, ma da una ricerca quasi antropologica effettuata sul territorio: «Inizialmente, un po’ come tutti i ragazzi che provengono da piccoli paesi, volevo scappare. Poi mi sono reso conto che lì dove ero cresciuto c’era un mondo unico da raccontare e io potevo farlo, andando a rintracciare vari elementi e rendendoli nel discorso artistico contemporaneo. Diviene un lavoro quasi antropologico, in cui bisogna saper osservare e trasformare, riproponendo poi in altre forme». Questo modo di indagare e conservare la realtà ha portato l’artista di Favara a sperimentare diversi mezzi espressivi, passando dalla pittura, alla scultura, dal video, al graphic design, fino all’istallazione e all’audio: «Non mi sento né un pittore, né uno scultore – spiega Nicotra – cerco di volta in volta il linguaggio più consono a comunicare un concetto. Non mi precludo nessuna strada e, se non conosco una tecnica, sono disposto a impararla al fine di raggiungere il mio obiettivo espressivo. Uno dei miei lavori passati consisteva nel registrare una persona anziana che raccontava delle storie che fanno parte della memoria orale, non scritte in nessun libro. L’artista ha una grande responsabilità: è un interprete, un comunicatore e un “conservatore” di realtà culturali che si stanno perdendo».

La scultura “Tavolino”.
Foto Neroshootings

VIVERE E INVESTIRE IN SICILIA. Oltre a essere un promettente artista, Carmelo Nicotra è anche un giovane imprenditore che ha deciso di restare e investire nella sua terra, pur conoscendo e considerandone le difficoltà. La sua azienda si chiama “Scocca Papillon” e unisce il suo tocco creativo alla passione per il recupero di alcune tradizioni un po’ in perdita, come quella del papillon, che adesso, tramite reinterpretazioni, vende in tutto il mondo. «Ho scelto di vivere in Sicilia anche per altri motivi – ci racconta – ma capisco che essere un artista in Sicilia è dura. Molti dei miei colleghi per varie ragioni si sono trasferiti e in Sicilia ci sono pochi spazi dedicati all’arte. Luoghi come BOCS sono come delle fucine, dei nuclei a cui un po’ tutti attingiamo».
La prossima mostra di Carmelo Nicotra si terrà a Boston, in cui esporrà una serie di opere realizzate in seguito ad una residenza d’artista che ha svolto tre anni fa insieme ad un gruppo di artisti siciliani e americani, mentre la mostra “Le ragioni della leggerezza” sarà visitabile presso BOCS, in via Grimaldi 150, fino al 9 marzo.

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