Armati di voglia di fare del bene e di spirito ecosostenibile, i membri del collettivo catanese, che da più di vent’anni sono attivi nel centro della città etnea, si tuffano in una nuova avventura con lo scopo di facilitare la collaborazione tra negozianti virtuosi che non lasciano deperire gli avanzi e le associazioni benefiche che danno supporto ai più bisognosi

[dropcap]«[/dropcap][dropcap]B[/dropcap]eneficenza ed ecosostenibilità: esiste forse un connubio migliore?». Ad affermarlo, con la convinzione e con la gioia di chi è riuscito a mettere in pratica questa idea, è Ciccio Piazza, uno dei membri dei “Total Roller Catania”, gruppo di ciclisti e pattinatori sorto spontaneamente venticinque anni fa, che si riunisce sistematicamente per girare di sera tra le vie del centro della città etnea. «Prendendo spunto da un’iniziativa nata a Bari e rispondendo a una mia personale esigenza di fare del bene – ci racconta Ciccio – ho pensato di proporre ai miei amici roller di intraprendere una nuova avventura: non solo girare tra le vie del centro in bici o con i pattini ai piedi, ma fare sosta in vari bar, panifici, fruttivendoli che all’orario di chiusura hanno ancora merce deperibile da smaltire. L’obiettivo era raccogliere questi “avanzi” e portarli in un centro che ne assicurasse la distribuzione ai più bisognosi». Per la raccolta è stato scelto il giovedì in orario serale, sia per le esigenze dei partecipanti sia per arrivare in tempo prima della chiusura di botteghe e locali.

IL SOSTEGNO DI “SPENDIAMOCI BENE”. Ma come si struttura l’organizzazione dell’attività dei roller? «Prima di tutto, grazie alle conoscenze private dei membri che hanno subito manifestato entusiasmo, abbiamo scelto i luoghi in cui trovare commercianti disposti a donare il cibo in avanzo, poi abbiamo cercato un’associazione affidabile che lo distribuisse in maniera tempestiva e ci assicurasse la possibilità di depositare quanto raccolto in piena notte, al termine del giro» spiega Ciccio, che continua: «L’associazione “SpendiamociBene – Emporio Solidale” ha risposto alle nostre esigenze: si tratta di un’organizzazione no profit a cui viene assegnata ogni anno parte della raccolta della colletta alimentare, cosa che ci assicura che il centro abbia i requisiti adatti per la conservazione del cibo, ma soprattutto si occupa anche di offrire assistenza ad alcune famiglie selezionate in base al reddito e al numero dei componenti del nucleo familiare. Ogni mattina già dalle 7 il centro, sito in via Luigi Sturzo a Catania, apre le proprie porte per distribuire colazione, tavola calda e altro cibo deperibile raccolto nella sera precedente».

GENEROSITÀ E BENEFICENZA A IMPATTO ZERO. «L’iniziativa va avanti da poco, – afferma Stefano Scuto, uno dei ragazzi del gruppo che ha preso i primi contatti con i ristoratori – ma dopo il primo giovedì di raccolta, in cui il cibo ammontava a 40 kg circa, la settimana successiva i commercianti ci hanno accolti con molto più entusiasmo. Infatti gli ottimi riscontri social hanno fatto sì che più negozianti aderissero spontaneamente a un progetto ancora in fieri, consentendoci di raccogliere oltre 80 kg di merce». A queste parole fa eco Ciccio, che aggiunge: «La forza del nostro gruppo sta nella sua varietà: abbiamo giovani dai 16 ai 40 anni e quindi la “forza lavoro” non manca. La raccolta avviene senza il minimo inquinamento, ma dalla seconda settimana è diventato inevitabile usare l’auto esclusivamente per trasportare nel centro solidale il cibo ricevuto».

UN PONTE PER LA SOLIDARIETÀ Con grande umiltà Stefano e Ciccio dicono: «In realtà noi non abbiamo grandi meriti: siamo solo un tramite tra negozianti che non sapevano come disfarsi del cibo in avanzo senza buttarlo via e un’associazione che da anni garantisce il suo servizio ai bisognosi. Molti commercianti già autonomamente evitavano gli sprechi collaborando con simili organizzazioni o donando spontaneamente gli avanzi a chi si recava nelle loro botteghe e ci auguriamo che con la nostra iniziativa anche altri possano sensibilizzarsi. Sarebbe auspicabile una raccolta il sabato sera, prima che nella chiusura domenicale il cibo in avanzo nelle botteghe vada a male, ma per questo c’è bisogno di più volontari. Non richiediamo grandi curricula, ma semplicemente la capacità di andare in bici o sui pattini e tanta buona volontà!».

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