Il fatidico 2030, indicato dalle Nazioni Unite come l’anno spartiacque per la transizione ecologica e uno sviluppo più sostenibile, si avvicina a grandi passi. Benché non siano mancate le occasioni di confronto tra governi e istituzioni sovranazionali per tracciare le linee guida di un’azione congiunta, ancora tanti sono i nodi da sciogliere. Nel frattempo, a fare la parte del leone sono giovani intraprendenti che, sempre più spesso, si rendono protagonisti di iniziative originali. Alcuni di loro, tutti accomunati dall’essere meridionali, hanno recentemente visto premiate, presso Hub Spazio 47 a Catania, con un contributo di 10.000 euro le loro idee su come coniugare imprenditoria e sostenibilità durante la tappa catanese degli International Proximity Project, competizione a livello nazionale sponsorizzata dal Ministero per lo sviluppo economico e promosso da Fondazione Èbbene, Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico e Fondazione San Gennaro. Diamo uno sguardo alle idee che li hanno portati alla vittoria.

LABORATORIO TRASFORMATIVO. Coinvolgere direttamente i giovani calabresi nella riqualificazione del territorio, dando loro gli strumenti per comprenderne le peculiarità e i modi di migliorarlo tramite l’attivazione di eventi di formazione rivolti alle nuove generazioni. Questa l’idea alla base del progetto “Laboratorio Trasformativo” elaborato dal giovane team originario di Borgo Vaccarizzo di Montalto Uffugo (CS). Al cuore dell’iniziativa una nuova concezione che mette al centro l’aspetto pratico ed esperienziale dell’apprendimento e la valorizzazione della trasmissione intergenerazionale delle conoscenze. 

USTEP. Tutta siciliana è invece “Ustep”, app innovativa che si propone di incentivare una mobilità più sostenibile e salutare. Attraverso l’algoritmo StepAnalysis si attiverà immediatamente un sistema di premialità attraverso il quale guadagnare Stepcoin, ovvero “monete della sostenibilità” da utilizzare in un apposito marketplace per riscattare diversi premi o per richiedere particolari servizi. In linea con l’Agenda 2030, gli utenti potranno essere anche in grado controllare la quantità di anidride carbonica risparmiata camminando a piedi grazie ad un secondo algoritmo, il CO2Analysis.

IL QUARTIERE CHE VOGLIAMO. È poi il turno della Puglia con un progetto che mira alla costruzione di uno spazio utile a contrastare la povertà nei quartieri più difficili della regione. Per rispondere a questa esigenza, saranno attivati percorsi educativi (supporto scolastico e interventi personalizzati) e di socializzazione (laboratori creativi e attività sportiva). Un progetto di ampio respiro che, nelle intenzioni del giovane team pugliese, attraverso il costante supporto ai giovani vittima di povertà e marginalizzazione sociale cerca di gettare le basi per una più ampia partecipazione alla cosa pubblica da parte di ceti sociali che ne sono ordinariamente esclusi. 

LA GINCANA DEL SABATO. L’accessibilità di luoghi in parte abbandonati, ma di valore, è al centro del progetto siciliano “La gincana del sabato”. L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare i più giovani alle esigenze delle persone con disabilità. Si partirà da Messina con degli eventi dedicati, per poi proseguire nel supporto a nuovi processi di impresa sostenibile.

COMMUNITY WELFARE. Dalla Sardegna arriva invece un progetto dedicato al rafforzamento del sistema di welfare territoriale condiviso, mappando i fabbisogni dei lavoratori e connettendoli con degli erogatori di welfare locali attraverso la creazione di piani personalizzati. L’obiettivo? Creare una piattaforma che metta in connessione aziende manifatturiere, imprese che offrono servizi di welfare, lavoratori e famiglie nella città di Olbia.

COSE BUONE DAL MONDO. Un nuovo modo di guardare al tema dell’integrazione arriva, infine, dal team pugliese di “Cose buone dal mondo”. L’idea è quella di un catering multietnico, un servizio take away e delivery con ricette provenienti da svariate culture che permetterà ai curiosi di approcciarsi a mondi e tradizioni culinarie poco familiari e agli stranieri di riconnettersi con le proprie origini. Tra le altre cose, si cercherà anche – per quanto possibile – di utilizzare prodotti locali a km 0, cercando così di ridurre l’inquinamento che il trasporto di alcuni alimenti può contribuire a rilasciare nell’atmosfera.


Il progetto

La premiazione

Tre-giorni di imprenditoria sostenibile in cui giovani ed intraprendenti calabresi, pugliesi, sardi e siciliani dai 17 ai 35 anni hanno lavorato con dedizione per presentare idee innovative ispirate ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030. Questo il cuore del progetto “Welfare di Prossimità” all’interno del quale si è svolta la fase finale del primo “International Proximity Project”, contest volto a valorizzare i progetti più innovativi di imprenditoria sostenibile nati nel Sud Italia. «Questa iniziativa – spiega Marco Barbarossa, Presidente dell’Hub Spazio 47 di Catania – sottolinea il valore della cooperazione di giovani menti brillanti in vista di obiettivi importanti come prendersi cura delle fragilità del territorio e trovare soluzioni per realizzare uno sviluppo economico sostenibile».

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