Nell’era delle fake news e dell’informazione online gratuita e incontrollata, come rimettere al centro le notizie di qualità? In che modo cartaceo e online possono convivere? Di questo si è parlato recentemente presso la Galleria Credito Siciliano di Acireale in occasione della sesta edizione dell’evento che, quest’anno, partendo dal nostro rapporto con le nuove tecnologie, si è proposto di affrontare questi temi con gli studenti per costruire un futuro più consapevole e responsabile

Andare alle radici del termine “intelligenza”, per studiarne il rapporto con le nuove tecnologie e tentare di conoscere il futuro che ci circonda. Questo è stato il fulcro della recente edizione, la sesta, del Festival della Cultura Creativa che ha animato, tramite la Fondazione Credito Valtellinese, anche la Galleria Credito Siciliano di Acireale. Il Festival, organizzato dall’Abi, (Associazione Bancaria Italiana) e dalle banche per i giovani, è stato patrocinato dal Mibac e dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. All’evento, declinato ad Acireale in chiave giornalistica e coordinato dal dott. Filippo Licata, hanno aderito numerosi istituti etnei: ISIS “E. Fermi – R. Guttuso” (Giarre, CT), ISIS “Gulli e Pennisi” (Acireale, CT), Liceo Statale “Archimede” (Acireale, CT), IISS “G. Ferraris”(Acireale, CT), ITT “Galileo Ferraris” (San Giovanni La Punta, CT), IS Majorana – Meucci (Acireale, CT).

DAL GIORNALISMO “VECCHIO STAMPO”… Nel corso della settimana si sono svolti 70 eventi culturali in 45 città italiane, tutti accomunati dallo stesso tema da cui è scaturito il libro Intelligenze, con i testi di Antonio Ferrara e le illustrazioni di Arianna Papini. Come detto, tra le sedi del Festival anche la Galleria Credito Siciliano di Acireale, dove il tema è stato declinato in chiave giornalistica conformemente alla mostra ospitata fino al 7 aprile “L’isola che non s’arrende (1968-1969)”. Le scolaresche che hanno aderito alla proposta didattica hanno visitato le sale espositive che raccontano il terremoto nella Valle del Belìce, la contestazione studentesca e la protesta dei braccianti di Avola, scoprendo frammenti di storia siciliana attraverso le fotografie dell’archivio storico del giornale La Sicilia e raccontandoli poi per immagini, attraverso la realizzazione di prime pagine del giornale, che sono poi state esposte nei locali della mostra. Un’attività formativa e al tempo stesso ludica per scoprire, in linea con gli intenti del Festival, le molteplici declinazioni di intelligenza, da quella naturale a quella artificiale, da quella emotiva a quella creativa. Come dei veri e propri reporter, gli studenti sono stati prima trascinati dalla violenza degli scatti o dai racconti delle video-interviste, rielaborando poi quanto appreso nelle forme della scrittura giornalistica. C’è poi chi, ad esempio, ha dato libero estro alla fantasia riempiendo la prima pagina di schizzi rossi per raccontare i fatti di Avola, realizzando dei collage con alcune copie delle foto in mostra o disegnando paesaggi di una Sicilia arcaica e dimenticata.

…ALLE NUOVE FRONTIERE DEL DIGITALE. Immagini e testi giornalistici sono stati quindi il focus del Festival di Cultura Creativa nella galleria acese. Oggi però sarebbe anacronistico trattare queste tematiche senza un riferimento alle questioni aperte dal giornalismo digitale, spesso l’unica forma di comunicazione che i giovani conoscano. A questo proposito, è stato organizzato un incontro tra alcuni studenti di diverse età del Liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale e il direttore del Sicilian Post, Giorgio Romeo. I ragazzi sono stati subito posti di fronte ad uno dei macro-problemi del giornalismo odierno: mantenere il contatto con la realtà. Partendo dalle modalità con cui le nuove generazioni si approcciano alla notizia (per lo più attraverso i social) è stata chiarita la distinzione tra blog e testate giornalistiche, tra i siti affidabili e quelli fondati sul clickbait. Le fake news sono forse la sfida più complessa per i giornali nell’era della verità relativa: per questo motivo educare i giovani a sviluppare un profondo senso critico e a distinguere tra notizia vera e notizia falsa è fondamentale.

Durante il talk sono stati analizzati alcuni dei siti che più frequentemente lanciano delle fake news (ad es. Il fatto quotidaino, il Giomale, la Gazzella dello sport) ma sono stati trattati anche i casi in cui testate autorevoli, nella fretta di diffondere breaking news, hanno rilanciato notizie infondate. In questo senso, il Fact Checking, a cui il nostro giornale riserva una sezione, non si presenta come un rimedio, ma piuttosto come una bussola per chi volesse orientarsi nel mare magnum delle notizie on line e gratuite, uno strumento per i più giovani che volessero tutelarsi dalle false informazioni. È stato infine presentato il progetto ARIA, progettato dal Sicilian Post in collaborazione con il Dipartimento di Informatica di Catania e finanziato da Google, quale esempio di collaborazione tra intelligenza naturale ed artificiale ma anche tra informatici ed umanisti. Il Festival della Cultura Creativa ha quindi trasformato per una settimana la Galleria Credito Siciliano di Acireale in una vera e propria redazione giornalistica, accogliendo ragazzi di tutte le età e facendoli entrare in contatto tanto con il giornalismo tradizionale e cartaceo, quanto con quello innovativo e digitale. Due universi oggi inscindibili che le nuove generazioni devono conoscere e far proprie per divenire interpreti più consapevoli del mondo.

Il nostro impegno è offrire contenuti autorevoli e privi di pubblicità invasiva. Sei un lettore abituale del Sicilian Post? Sostienilo!

Print Friendly, PDF & Email