Innovazione a portata
di tutti: nasce la nuova stagione del Teatro Stabile di Catania

Uno sguardo al futuro senza dimenticare i successi del passato. Questo il proposito del cartellone di quest’anno, che tra classici affermati e scommesse intigranti, rivolge uno sguardo particolare ai giovani, come hanno ribadito il presidente Carlo Saggio, la vicepresidente Lina Scalisi e la direttrice Laura Sicignano.

[dropcap]«[/dropcap][dropcap]I[/dropcap]l teatro non è un luogo sterile di compiacimento fine a se stesso, ma un luogo di rigenerazione dionisiaca: quando andiamo a vedere uno spettacolo rinasciamo, torniamo bambini, ci lasciamo ingannare dalla finzione scenica e accettiamo di giocare al “facciamo finta che ero…”. Teatro vuol dire inganno e meraviglia, da qui il gioco di parole scelto come titolo della stagione 2019-2020 del nostro Stabile». Con queste parole Laura Sicignano, direttrice del Teatro Stabile di Catania, ha spiegato il significato di “MeravINGANNIgliosi”, nome scelto per la prossima stagione teatrale. In occasione della conferenza stampa di presentazione erano presenti in sala oltre 250 persone accorse spontaneamente, segno che il teatro è ancora vivo: «Il teatro sta affrontando una battaglia, non una fase di decadenza: ci vorrebbero più entusiasmo e meno lamenti, impegnarsi e divertirsi allo stesso tempo. Gioia e passione infatti si trasmettono in maniera contagiosa e, da quanto vedo, sembra che molti siano stati contagiati» afferma compiaciuto Carlo Saggio, presidente dello Stabile etneo.

Carlo Saggio: «Il teatro sta affrontando una battaglia, non una fase di decadenza»

Carlo Saggio, presidente TSC

Carlo Saggio, presidente del Teatro Stabile di Catania (foto Parrinello)

“RITORNO AL FUTURO”. «Il teatro deve essere pieno non solo dei fedelissimi legati alla tradizione, ma anche di giovani e per attrarli non bastano agevolazioni economiche, sono necessarie innovazione, inventiva» constata la vicepresidente Lina Scalisi. «È importante – continua – conoscere le preferenze degli spettatori e assecondarle, dato che il teatro non esisterebbe senza pubblico. Trattandosi dello Stabile però non si può sovvertire la tradizione, ma – per citare Zemeckis – bisogna “tornare al futuro” tenendo conto anche dei grandi successi del passato». Alle parole della vicepresidente fanno eco quelle della direttrice: «Tradizione e storia sono linfa per il futuro: viviamo nel nuovo millennio ormai da 19 anni e dobbiamo svecchiarci presentando un’innovazione che sia popolare e adatta a tutti. Per questo in cartellone sono stati inseriti i classici del teatro come Sofocle, Pirandello, Shakespeare, e opere di attualità dal respiro più europeo».

Lina Scalisi: «È importante conoscere le preferenze degli spettatori e assecondarle, dato che il teatro non esisterebbe senza pubblico»

Lina Scalisi

Il vicepresidente del TSC, LIna Scalisi (foto Parrinello)

Rilettura dei classici. La stagione si apre con Antigone, tragedia greca di Sofocle sempre attuale. Proposta dalla stessa Sicignano, l’opera vede in scena tra gli altri Sebastiano Lo Monaco, che così calca nuovamente il palco dello Stabile e vanta con orgoglio di far parte di una stagione prettamente teatrale, non da palinsesto televisivo.

Riletture moderne sono quelle dei drammi di Pirandello in cartellone: L’uomo dal fiore in bocca è concluso da Nella mia carne, un epilogo di Pirrotta dalla dimensione onirica per la cui realizzazione lo Stabile si avvale di una collaborazione internazionale con il teatro di Buenos Aires. I giganti della montagna è una rilettura di Gabriele Lavia che, per l’ingombrante scenografia, andrà in scena al Teatro Massimo Bellini, ai cui lavoratori è stata espressa solidarietà. A proposito degli allestimenti scenici, la Sicignano ha sottolineato come le scenografie siano nuovamente curate con animo dallo Stabile e non più commissionate a terzi.

Laura Sicignano: «Il teatro non è un luogo sterile di compiacimento fine a se stesso, ma un luogo di rigenerazione dionisiaca»

Laura Sicignano

La direttrice Laura Sicignano (foto Parrinello)

Respiro europeo hanno opere come la commedia La cena delle belve di Katchà su regia francese di Sibre, Le regole per vivere di Holcroft, grande successo londinese, Misery di W. Goldman dal romanzo di Stephen King. Uno spettacolo che farà discutere è La Gioia di Pippo Delbono, regista visionario tra i più noti all’estero, che paradossalmente ricerca la gioia tra le sofferenze.

Giovani e bambini accorrano a teatro. Al di là dei titoli più moderni che esercitano attrattiva sui giovani, perché i ragazzi si rechino a teatro è necessario coinvolgerli attivamente: «Romeo e Giulietta ovvero la perdita dei padri è l’opera di Shakespeare che abbiamo deciso di affidare – anticipa la Sicignano – a un cast giovane e nuovo. Le parti degli adulti sono interpretate da attori professionisti, ma quelle degli adolescenti da ragazzi che abbiano davvero l’età dei personaggi di Shakespeare, per questo abbiamo riaperto la stagione dei provini coinvolgendo anche e soprattutto i giovani della nostra città».

Non solo i ragazzi, ma anche i bambini è bene che frequentino il teatro: “Bambini, che spettacolo!” è un ciclo di due allestimenti per i più piccoli curati da Emma Dante ed Enzo Toma. La prima in particolare si è occupata di Hans e Gret, già andato in scena a Torino e apprezzato e compreso nonostante l’uso del dialetto siciliano.

Quest’anno più che mai lo Stabile ha l’obiettivo di riscoprire e riportare qui i nostri talenti, rivolgersi a tutti i cittadini e renderli spettatori attivi.


Il programma della stagione 2019/20

IL CARTELLONE

15-27 Ottobre
“Antigone”
di Sofocle. Traduzione e adattamento di Laura Sicignano e Alessandra Vannucci, regia di Laura Sicignano. Con Sebastiano Lo Monaco, Lucia Cammalleri, Egle Doria, Luca Iacono, Silvio Laviano, Simone Luglio, Franco Mirabella, Barbara Moselli, Pietro Pace, Edmondo Romano. Produzione Teatro Stabile di Catania.

29 Ottobre-3 Novembre
“L’onore perduto di Katharina Blum”
di Heinrich Böll. Adattamento di Letizia Russo, regia di Franco Però. Con Elena Radonicich, Peppino Mazzotta e la Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Coproduzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Catania.

5-17 Novembre
“L’uomo dal fiore in bocca”
di Luigi Pirandello. Nella mia carne di e con Vincenzo Pirrotta e con Giuseppe Sangiorgi. Produzione Teatro Stabile di Catania in collaborazione con C.T.B.A. (Buenos Aires).

19-24 Novembre
“La cena delle belve”
di Vahè Katchà. Elaborazione drammaturgica di Julien Sibre, versione italiana di Vincenzo Cerami. Con Marianella Bargilli, Alessandro D’Ambrosi, Maurizio Donadoni, Ralph Palka, Gianluca Ramazzotti, Ruben Rigillo, Emanuele Salce, Silvia Siravo. Produzione Ginevra Media Prod. Srl, Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano.

7-12 Gennaio
“Le regole per vivere”
di Sam Holcroft. Regia di Antonio Zavatteri, versione italiana di Fausto Paravidino. Con Elisa Di Eusanio, Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Orietta Notari, Aldo Ottobrino, Iulia Bonagura. Coproduzione Gli Ipocriti Melina Balsamo, Teatro Stabile di Verona con Teatro Ambra Jovinelli.

21-26 Gennaio
“L’anima buona di Sezuan”
di Bertolt Brecht. Traduzione e adattamento di Roberto Menin, regia di Monica Guerritore. Con Monica Guerritore, Matteo Cirillo, Alessandro di Somma, Vincenzo Gambino, Francesco Godina, Diego Migeni, Lucilla Mininno, Marco Zordan. Produzione ABC Produzioni, La Contrada – Teatro Stabile di Trieste.

28 Gennaio-2 Febbraio
“Misery”
di William Goldman dal romanzo di Stephen King. Regia di Filippo Dini. Con Filippo Dini, Arianna Scommegna. Coproduzione Fondazione Teatro Due, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

8-12 Febbraio
“I giganti della montagna”
di Luigi Pirandello. Regia di Gabriele Lavia. Con Gabriele Lavia. Coproduzione Fondazione Teatro della Toscana – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino –Teatro Nazionale, Teatro Biondo di Palermo. Al Teatro Massimo Bellini

18-23 Febbraio
“Il giardino dei ciliegi”
di Anton Čechov. Drammaturgia e regia di Alessandro Serra. Con Arianna Aloi, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Marta Cortellazzo Wiel, Massimiliano Donato, Chiara Michelini, Felice Montervino, Fabio Monti, Massimiliano Poli, Valentina Sperlì, Bruno Stori, Petra Valentini. drammaturgia, scene, suoni, luci, costumi Alessandro Serra. Coproduzione Sardegna Teatro, Accademia Perduta Romagna Teatri, Teatro Stabile del Veneto, TPE – Teatro Piemonte Europa, Printemps des Comédiens (Montpellier) in collaborazione con Compagnia Teatropersona, Triennale Teatro dell’Arte di Milano.

3-8 Marzo
“La gioia”
Compagnia Pippo Delbono, di Pippo Delbono. Con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Zakria Safi, Grazia Spinella e con la voce di Bobo. Coproduzione Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Nazionale, Théâtre de Liège, Le Manège Maubeuge – Scène Nationale.

17-29 Marzo
“La donna leopardo”
Dal romanzo di Alberto Moravia. Adattamento drammaturgico di Michela Cescon e Lorenzo Pavolini, regia di Michela Cescon. Con Valentina Banci, Paolo Sassanelli, Thomas Trabacchi. Produzione Teatro di Dioniso, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Stabile di Catania in collaborazione con Fondazione Moravia, Bompiani e Zackar Produzione S.r.l.

31 Maggio-5 Aprile
“Misura per misura”
Di William Shakespeare. Traduzione di Masolino d’Amico, regia di Paolo Valerio. Con Massimo Venturiello, Simone Toni, Roberto Petruzzelli, Francesco Grossi, Alessandro Baldinotti, Marco Morellini, Simone Faloppa, Luca Pedron, Camilla Diana, Federica Castellini, Federica Pizzutilo. Produzione Teatro Stabile Verona, Teatro della Toscana – Teatro Nazionale, Estate Teatrale Veronese.

28 Aprile – 10 Maggio
“Lu cori non ‘nvecchia”
Dall’opera di Nino Martoglio. Elaborazione testi e regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Con attrici e attori del Teatro Stabile di Catania. Produzione Teatro Stabile di Catania.

FUORI ABBONAMENTO:

27 Novembre
“Berlino, cronache del muro”
di Ezio Mauro

29-30 Novembre
“Naufragata”

di Diego Zanoli

6-7 Dicembre
“Pueblo”
di Ascanio Celestini

17-22 Dicembre
“Romeo e Giulietta ovvero la perdita dei padri”
di William Shakespeare

1-3 Dicembre
“Hans e Gret”
di Emma Dante

12-14 marzo
“Operastracci o dell’educazione sentimentale”
di Enzo Toma e Silvia Ricciardelli

 

 

 

 

 

 

About Author /

Laureata con il massimo dei voti in Filologia Classica all’Università degli Studi di Catania, Olga Stornello (classe 1994) è giornalista pubblicista dal 2019. Dopo aver acquisito il tesserino grazie alla collaborazione con varie testate (tra cui, oltre “Sicilian Post”, il quotidiano “La Sicilia”), ha frequentato il master RCS Academy “Scrivere e comunicare oggi: metodo Corriere” nel 2020. Tra le sue intramontabili passioni, al di là della scrittura, si annovera anche la danza, che pratica da sempre.

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