Salvo Messina: «Il progetto firmato Radio Lab intende trasformare la nostra emittente in un megafono che amplifichi le voci di chi vive o frequenta questo quartiere magmatico e raccontarlo a chi ne ha una visione traboccante di pregiudizio»

Il 23 maggio del 1992 si consumava la tristemente nota strage di Capaci. Nel 26esimo anniversario, come ogni anno, tante sono le manifestazioni organizzate a Palermo per non dimenticare; ma al di là della memorialistica e delle celebrazioni, che rischiano di divenire ridondanti, si continuano a dimenticare le periferie quale approdo ben più significativo per le navi della legalità. Una periferia è una città invisibile, una narrazione spesso distorta che attende di essere rinarrata per riscoprire la bellezza che in essa è insita e abbattere così ogni forma di illegalità che la imbruttisce. Questo l’obiettivo del progetto radiofonico “Le voci di Librino” di Radio Lab raccontatoci da Salvo Messina, presidente dell’editrice dell’emittente, Catania Lab.

LA RADIO CHE DÀ VOCE ALLE VOCI DI LIBRINO. ≪Il progetto Voci di Librino intende trasformare la nostra emittente radiofonica in un megafono che amplifichi le voci di chi vive o frequenta questo quartiere magmatico e raccontarlo a chi ne ha una visione traboccante di pregiudizio. Il talk radio live di domani si terrà non a caso nell’Istituto scolastico Angelo Musco di Librino, quale invito ufficiale rivolto a tutti i cittadini a raggiungere questa periferia per conoscerla e superare il preconcetto di quartiere difficile≫. L’idea nasce nel 2013 a seguito della pubblicazione di un bando volto a finanziare attività rivolte ai giovani in contesti disagiati, da cui il progetto di creare una radio di comunità nelle scuole di Librino mettendo in onda dei format pensati e realizzati dagli studenti. Un programma che ha coinvolto, oltre a Catania Lab, altre realtà già operanti nella città quali Hub, Mosaico e Talità Kum e che è effettivamente operante dal 2017. ≪Durante l’anno scolastico abbiamo formato un gruppo di giovani tra i 16 e i 25 anni alle diverse figure professionali legate al mondo radiofonico, dallo speaker al giornalista, e li abbiamo guidati nella realizzazione di un format in cui potersi raccontare e mettere alla prova le competenze acquisite≫.  Il 24 maggio alle 10,30 andrà in onda il primo di una serie di appuntamenti che saranno arricchiti dall’intervento di alcuni ospiti e condotti da Gianluca Reale.

≪Domani cercheremo di raccontare il progetto e in questa occasione interverranno tre ospiti prestigiosi: il cantante catanese Mario Venuti che racconterà la sua esperienza di artista e il suo particolare rapporto con il quartiere di Librino, che è stato set del videoclip “Ventre della città”, l’operatore sociale Ciro Corona, Presidente dell’associazione (R) Esistenza Anticamorra che opera a Scampia e cerca di intrecciare una diversa narrazione del quartiere napoletano e Gummy Guè, street artist catanese molto in voga, che realizzerà dei murales in alcune delle scuole partner del progetto. Librino è una realtà complessa; non solo un quartiere malfamato, ma un luogo in cui alle sacche di illegalità, presenti anche in altre parti della città, si affiancano realtà bellissime e poche conosciute, scuole all’avanguardia che rappresentano baluardi di legalità≫. È necessario quindi ripartire da queste periferie e dalle loro cattedrali nel deserto, da queste città invisibili che aspettano di essere ascoltate, rinarrate e comprese. ≪Inutilmente, magnanimo Kublai, tenterò di descriverti la città di Zaira dagli alti bastioni. Potrei dirti di quanti gradini sono le vie fatte a scale, di che sesto gli archi dei porticati, di quali lamine di zinco sono ricoperti i tetti; ma so già che sarebbe come non dirti nulla. Non di questo è fatta la città, ma di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato≫.

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