L’inaugurazione del 586° anniversario dalla fondazione dell’Università di Catania accantona le consuete, e per alcuni forse anche desuete, formalità per lasciare spazio in streaming alle voci di studenti, docenti e ospiti d’eccezione. Dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli che parla del concetto di #visione, al regista di fama internazionale Davide Livermore che confida la sua idea di #creatività e alla cantante Carmen Consoli che riflette sul tema dell’#identità.  Nel faticoso traghettamento dei ragazzi di oggi verso il futuro, il rettore Francesco Priolo e tutta l’Unict vogliono consegnare agli studenti un messaggio di speranza e di concretezza dal titolo “Ovunque da qui”.

LA PAROLA AGLI STUDENTI. L’Università di Catania celebra l’inizio del nuovo anno accademico 2020-2021 con una pioggia di hashtag augurali: #fiducia, #cura, #ricerca, #integrazione, #giustizia, #metamorfosi, #sostenibilità, #genesi, #mediazione e #confronto. Questi sono solo alcuni degli auspici espressi dai docenti di dipartimento e indirizzati soprattutto ai loro studenti, cuore pulsante dell’Istituzione universitaria. Ed è affidato proprio agli studenti il compito di aprire virtualmente la cerimonia inaugurale: i ragazzi selezionati, portavoce delle diverse facoltà dell’Ateneo, esprimono la singolare tenacia nel proseguire un percorso di studi che mai come quest’anno è stato così discontinuo e pieno di insidie, ma che è stato prontamente fronteggiato grazie alla forza degli obiettivi, delle passioni, dei sogni e delle speranze che nutrono per il futuro. Se è vero che «è nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie» e che «chi supera la crisi supera sé stesso senza essere “superato”» allora le parole di Albert Einstein saranno di grande incoraggiamento per i ragazzi di oggi. Il rettore Francesco Priolo, intervenuto in conclusione dell’evento (cui hanno partecipato le principali cariche accademiche, tra le quali il Direttore Generale Giovanni La Via, il prorettore Vania Patané e i direttori dei dipartimenti e della Scuola Superiore di Catania) non a caso sceglie di offrire agli studenti catanesi le lungimiranti parole dello scienziato tedesco che in un periodo di forti tensioni, a cavallo delle due guerre mondiali, vedeva nella scienza la luce della rinascita. Infatti, nonostante sia passato quasi un secolo, le condizioni per guardare con fiducia al futuro non mutano perché come precisa lo stesso rettore: «il presupposto necessario di ogni cambiamento è la consapevolezza».

Il presidente dell’Europarlamento David Sassoli

RINNOVAMENTO. Dall’incontro tra meritocrazia, accessibilità e condivisione nasce “l’Università che verrà”, una dimensione del sapere che vuole continuare ad abbracciare la grande tradizione dell’Ateneo catanese, essendo però in grado di affrontare a testa alta le sfide della contemporaneità, una tra tutte quella di «non lasciare nessuno indietro» come sottolinea lo stesso rettore, per cui la salute degli studenti e la qualità dei percorsi formativi sono due fattori imprescindibili. Il sistema di didattica a distanza ha permesso di mantenere un contatto tra docenti e studenti, che nonostante siano stati colpiti dal disagio diffuso provocato dalla pandemia, spiega il rettore: «hanno saputo trasmetterci energie vitali, che ci hanno permesso di non restare spettatori passivi di eventi, e che oggi ci danno modo di comprendere il valore di tutto quanto la nostra comunità è riuscita a mettere a frutto in questo lungo e difficile 2020». L’Ateneo battezza il nuovo anno accademico con l’adozione di un nuovo brand visuale, la cui realizzazione è stata affidata ad un’azienda milanese, che ha già diviso le opinioni su social e giornali. Tra i tanti progetti in cantiere, il rettore cita il piano di una completa riforma dell’amministrazione e la messa a punto di strumenti concreti a sostegno delle giovani generazioni, destinatari dei fondi per la ripresa, Next Generation EU, promossi dalla commissione europea.

Il nuovo logo Unict

LA LEZIONE DELLA PANDEMIA. Ma le risorse non basteranno se a mancare saranno le solide basi della collaborazione e del pragmatismo. Il presidente del parlamento europeo David Sassoli lancia così un appello agli studenti: «Di fronte alle sfide della pandemia, non possiamo permetterci di rispondere con la logica dell’indifferenza. Se c’è una lezione che abbiamo potuto imparare in questi mesi così difficili, è il senso della nostra interdipendenza. Nessuno può farcela da solo». L’idea di #visione delineata da Sassoli, è un’idea che nasce nei trattati dei vecchi padri fondatori dell’UE e che si propone oggi in una nuova dimensione, che mette al centro la persona umana e l’intera comunità. «Il vostro Ateneo – prosegue il presidente – si presenta come un luogo di confronto, di ricerca, di condivisione, ma anche come un ponte culturale e scientifico tra l’Europa e i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Su questo mare l’Europa ha il dovere di investire attraverso progetti capaci di favorire il passaggio a una società più sostenibile, di rilanciare politiche di partenariato sociale, economico, culturale».

Il regista Davide Livermore

RIPARTIRE DALLA CULTURA. Tra le qualità essenziali per interpretare al meglio il tempo presente troviamo senz’altro la #creatività. Davide Livermore ci invita a immaginare la nostra vita come se fosse una partita di scacchi, animata da mosse di attacco e di difesa. Alcune di queste saranno imprevedibili, proprio come lo è stata la pandemia. È arrivata, senza chiederci il permesso. I giovani, dunque, come dovrebbero contrattaccare per vincere l’avversario? La chiave di tutto, secondo Livermore, è lo studio, in grado di superare qualsiasi limite, qualsiasi ostacolo: «la forza creativa non può prescindere dallo studio, come d’altra parte lo studio senza creatività è fine a se stesso. Ogni materia di studio ha bisogno della traduzione umana. La nostra vita deve entrare in relazione con lo studio. Senza i nostri occhi e il nostro pensiero, un libro, una disciplina, sono materia morta. L’arte non comunica nulla. Lo studio, a qualsiasi livello, rappresenta il modo più straordinario per poter scoprire creativamente la potenza dell’essere umano». L’essere umano che dopotutto, non smette mai di affermare la propria #identità giorno dopo giorno, in un viaggio di continua ricerca e sorpresa: «il passato è quel patrimonio di credenze, valori, aspettative e visioni che ci sono state trasmesse e che oggi rappresentano quella ricchezza per progettare il futuro – afferma Carmen Consoli – per farlo, non dobbiamo smettere di sognare, perché il sogno ci lega a un’idea di felicità». La cantante ricorda poi agli studenti che si trovano in una posizione privilegiata, perché oggi possono avvalersi di uno strumento che mai perirà: la chiave della conoscenza. Dando voce all’hashtag #curiosità, Francesco Merlo ricorda lo scambio avuto nel 1983 con Leonardo Sciascia. Al giornalista etneo che tentava di promuovere le virtù dei nuovi mezzi teconologici per diffondere la cultura – era l’epoca dei primi personal computer – lo scrittore di Recalmuto aveva ribattuto «Il pc non avrà mai la curiosità».
Il tema della #sfida, infine è stato affrontato dalla schermitrice Rossella Fiamingo, la quale ricorda come, tra le gare e gli allenamenti, sia riuscita a conseguire una laurea in Dietistica all’Università di Catania. «Se non ti arrendi vinci, nello studio e nella vita reale, e quando accetti una sfida devi avere coraggio, forza di volontà e passione»

Il nostro impegno è offrire contenuti autorevoli e privi di pubblicità invasiva. Sei un lettore abituale del Sicilian Post? Sostienilo!

Print Friendly, PDF & Email