A San Mauro Castelverde lo spopolamento si combatte con l’adrenalina

La maggior parte delle persone che legge questo articolo si sarà trovata almeno una volta in un parco a pensare di essere troppo grande per fare l’altalena e togliere posto ai bambini. Non è così: per certi giochi non si è mai troppo grandi. E con le idee giuste, i divertimenti ritenuti appannaggio dei più piccoli possono diventare parte di una ricetta che contribuisce al rilancio di luoghi dal destino altrimenti incerto. È quanto sta accadendo nel piccolo borgo di San Mauro Castelverde dove, sospesa a mezz’aria tra i Nebrodi e le Madonie, da ottobre sorge un’attrazione da record che promette non soltanto di richiamare turisti e visitatori di tutte le età ma di aiutare il centro a combattere spopolamento e sfiducia. Si chiama “Altalena Gigante” e, con i suoi 16 metri di altezza, 300 di profondità e 30 di oscillazione, si staglia più in alto di tutte le sue colleghe nelle Dolomiti (15m di elevazione) e ad Amsterdam (profonda 100m), meritando così il titolo di “più alta d’Europa”. 

UNA SCOMMESSA AMBIZIOSA. La sua apertura, che ha seguito quella di una zipline situata a poca distanza e gestita dalla stessa società, è parte di un progetto più ampio che guarda ad un turismo a base di emozioni forti. «In un Comune di sole 1100 anime – racconta Giovanni Nicolosi, amministratore della Zipline Sicilia – ci vuole un po’ di sana follia. Pochi credevano che con città di mare come Cefalù a 30km da qui, i turisti sarebbero saliti fin quassù: invece tra Francesi, Inglesi e Irlandesi e persone da tutta Italia tutti si sono ricreduti. Persino la BBC ci ha dedicato un servizio». Un approccio originale che ha ricevuto il plauso dell’amministrazione locale: «Con questa struttura – ha detto il sindaco Giuseppe Minutilla – completiamo un percorso che ha cambiato il volto a San Mauro dando anche speranza ai giovani e al paese. Siamo usciti dall’oblio e finalmente oggi si parla di San Mauro non più come il paese del mandamento mafioso ma come paese del cambiamento. Grazie a queste realtà adrenaliniche siamo al centro del mondo e tutto ciò ha creato speranza anche di occupazione. Anche la nostra economia inizia a cambiare e da prettamente agricola potrebbe diventare varia offrendo la possibilità ai giovani di restare».

DIVERTIMENTO PER TUTTI. L’altalena è, oltretutto, un’attrazione a misura di grandi e piccini. Sono tre le esperienze possibili, una delle quali adatta anche ai bambini dai sette anni in su. «Il volo di Heidi – spiega Nicolosi – richiama davvero alla mente le immagini del famoso cartone animato: i più piccoli volano su un’altalena di cinque metri a bassa velocità oscillando su un paesaggio agreste e bucolico con pecore e pascoli. Per i ragazzi c’è il volo adrenalinico: dieci metri d’altezza a una velocità di 15km/h con un’oscillazione di venti metri». E per i più temerari? «Il volo del diavolo: effettuabile solo dopo un lancio di prova intermedio, questo volo avviene a 16 metri di altezza, con 30 metri di oscillazione e a una velocità media di 25km/h, ma all’inizio una persona sola può raggiungere i 65km/h in soli 1,8 secondi, in tre grazie alla maggiore forza di gravità si arriva a 85km/h nello stesso tempo. Non male, considerando che una Ferrari raggiunge i 100km/h in 2 secondi e si vola più veloci di un’aquila reale».

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Laureata con il massimo dei voti in Filologia Classica all’Università degli Studi di Catania, Olga Stornello (classe 1994) è giornalista pubblicista dal 2019. Dopo aver acquisito il tesserino grazie alla collaborazione con varie testate (tra cui, oltre “Sicilian Post”, il quotidiano “La Sicilia”), ha frequentato il master RCS Academy “Scrivere e comunicare oggi: metodo Corriere” nel 2020. Tra le sue intramontabili passioni, al di là della scrittura, si annovera anche la danza, che pratica da sempre.

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