Dopo iniziative simili dedicate alle spiagge, la cittadinanza è scesa in campo per tutelare un parco pubblico e i suoi spazi, con un pensiero anche ai nostri amici a quattro zampe. Dalla rimozione dei rifiuti alla pulizia delle aiuole, un primo passo verso un futuro sostenibile

«Premettendo che in centro ci vorrebbe un’area di sgambamento per i nostri amici a quattro zampe, noi padroni per il momento ci accontentiamo delle aiuole della Villa Bellini, ma almeno che siano pulite!». Così hanno affermato i cittadini che qualche giorno fa si sono riuniti per ripulire spontaneamente due aree dello storico giardino pubblico catanese: lo spazio verde in cui si trova la statua del compositore Pietro Platania e quello nel viale che costeggia via Tomaselli.

SOTTO LE FOGLIE… A dare sostegno a questa iniziativa è intervenuta anche la Dusty, l’azienda a cui il Comune ha affidato il servizio di pulizia della città: essa infatti ha fornito pinze, guanti e sacchi per la raccolta differenziata dei rifiuti. Mancavano invece i rastrelli, necessari per rimuovere le foglie secche: «Noi non vogliamo togliere le foglie cadute, che in autunno possono essere anche decorative, – afferma uno dei volontari – ma dobbiamo scostarle per vedere cosa troviamo al di sotto». I signori all’opera hanno ripulito le suddette aree per avere uno spazio in cui far correre i propri cani senza il rischio di trovarsi in mezzo a bicchieri, cannucce o, peggio, siringhe: «Molti frequentatori della villa si lamentano nel momento in cui togliamo il guinzaglio ai nostri cani, nonostante siano innocui, e più volte la sorveglianza ci ha minacciato di multarci. Coloro che meritano davvero di essere multati però sono quelli che non hanno cura del verde gettando a terra qualsiasi cosa» sostiene con rabbia una delle fautrici di quest’opera.

MENO DEGRADO, PIÙ VERDE. «Noi siamo una risorsa per la villa: non solo perché stiamo provvedendo a pulire queste aree, ma soprattutto perché conosciamo bene ogni suo spazio e sappiamo quali zone necessiterebbero davvero di sorveglianza. Per esempio il Viale degli Uomini Illustri è buio, frequentato da gente poco raccomandabile. Se invece di lasciarlo in questo stato vi realizzassero un’area di sgambamento la situazione potrebbe solo migliorare». È questa la richiesta dei volontari, che lamentano il fatto che più volte abbiano avanzato domanda ufficialmente per un intervento simile, senza ottenere alcuna risposta. «È incredibile che chi abita in centro debba spostarsi con l’auto per trovare un’area dedicata ai nostri amici a quattro zampe, come quella di Vulcania, così da costringerci a inquinare» continua una signora con accanto il suo bel Cavalier King.

MISSIONE ZERO RIFIUTI. «A proposito di macchine – afferma un giovane che ha partecipato all’evento – non è normale che in un parco pubblico possano circolare tutte queste auto e parcheggiarvi dentro». La Villa Bellini infatti è un giardino storico e come tale dovrebbe essere tutelato: eventi gastronomici che attirano molta gente per esempio non dovrebbero avere luogo al suo interno, perché è inevitabile che si produca molta spazzatura. Orsola Trovato, responsabile comunicazione della Dusty, ha affermato: «Il problema dei troppi rifiuti in occasione di eventi simili è che noi cittadini non abbiamo ancora superato la mentalità dell’usa e getta. Invece di passare dalla plastica al biodegradabile dovremmo direttamente tornare alla sana vecchia abitudine di portare da casa un piatto o un bicchiere di vetro per assaggiare ciò che le bancarelle dello street food offrono». Nella speranza che il parco possa mantenersi pulito anche quando diventa location di eventi gastronomici, i signori che si sono dedicati a ripulire le aree verdi sostengono che un giardino pubblico storico sia più adatto a ospitare eventi ambientali o di educazione civica.

CHI SPORCA SBAGLIA. «L’iniziativa di ripulire le aiuole in cui molti sono soliti lasciar correre i propri cani – dice sorridente la signora Trovato – è ammirevole: più volte la Dusty ha collaborato a eventi di Clean Up organizzati dai cittadini, ma di solito sono state ripulite le spiagge. Per la prima volta qualcuno si è preoccupato anche per i suoi amici a quattro zampe». Nella speranza che i buoni propositi dei volontari possano divenire realtà e che la loro iniziativa funga da esempio per molti, l’ideale sarebbe che tutti si armassero di buona volontà e ripulissero un’area pubblica: se la maggioranza pulisce, la minoranza che sporca capisce finalmente di essere nel torto.

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