Colture a impatto zero: ad un’azienda siciliana l’Oscar della sostenibilità per l’irrigazione a goccia
«Ricordo tante cene e pranzi con clienti e fornitori, l’odore della plastica, il rumore delle macchine, i giochi con i tubi e raccordi da piccoli. Quello che mi ha spinto a tornare è l’affetto per una realtà che è sempre stata parte di noi e anche la voglia di comunicare la nostra sostenibilità». Era il 1974 quando il padre di Giulia Giuffrè, insieme al nonno e al prozio, fondarono la Irritec, azienda del messinese per la lavorazione di materie plastiche. Dagli avvolgibili in PVC e tubi in polietilene degli inizi, infatti, l’azienda è oggi un esempio virtuoso di innovazione e sostenibilità grazie al suo prodotto di punta: l’irrigazione a goccia. «Un sistema ‒ spiega Giulia ‒ che in Sicilia, terra di agricoltura e dove l’acqua è un bene fondamentale, risponde all’esigenza di salvaguardare questa risorsa così preziosa».
MODELLO CIRCOLARE. Dall’intuizione del padre, la Irritec ha migliorato sempre di più i propri modelli di tecnologia fino a diventare punto di riferimento mondiale per l’irrigazione a goccia. Oggi Giulia Giuffrè, dopo un periodo di studi e lavoro a Milano, è direttore marketing e sustainability ambassador dell’azienda di famiglia, in cui è cresciuta insieme al fratello. Il valore offerto è, infatti, «una tecnologia per salvaguardare le risorse naturali. Non soltanto l’acqua. L’irrigazione a goccia permette di risparmiare anche energia e fertilizzanti», dando così un contributo alla difesa pianeta. La sostenibilità è una priorità dell’azienda anche per quanto riguarda i processi produttivi: dagli impianti fotovoltaici che producono l’energia necessaria ai suoi stabilimenti, all’utilizzo intelligente della plastica senza sprechi. A questo scopo è nato il progetto “Green Fields”, che «aiuta l’agricoltore a mettersi in contatto con il raccoglitore per assicurare l’adeguato recupero della materia prima», così da darle una seconda vita nel ciclo produttivo.
COOPERAZIONE GREEN. Lo scorso dicembre Giulia è stata premiata come SDG Pioneer Italy per l’anno 2020, round locale del concorso Global Compact Network, indetto dalle Nazioni Unite e rivolto ai business leader che si sono distinti per l’integrazione degli SDG (Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile) e che le permetterà di partecipare alla competizione per il titolo internazionale. «È stata una grande soddisfazione ‒ afferma Giulia ‒ e un onore ricevere questo premio, tra l’altro inaspettato. Mi sento ancora più motivata a perseguire gli obiettivi che ci siamo dati di miglioramento delle nostre performance di sostenibilità». Tra gli impegni per l’aiuto all’agricoltura sostenibile, per i paesi in via di sviluppo e non solo, il progetto “Agri-Lab”, «una costola ‒ spiega Giulia ‒ di Irritec Academy, il nostro programma di formazione e promozione dell’irrigazione sostenibile che si adegua all’esigenza degli agricoltori di una particolare zona con il proprio clima, tipi di colture e quindi metodi differenti di irrigazione». La speranza di Giulia è che ci siano sempre più consapevolezza e sensibilità verso la tutela delle risorse, partendo già dal proprio quotidiano: «Mi auguro ‒ conclude ‒ che tutti noi andando al supermercato e comprando, ad esempio, una zucchina ci chiederemo “quanta acqua, quanta energia è stata sprecata per produrla?”».