Con “Canti e cunti” l’I.O.S. Musco coinvolge le scuole di Catania alla riscoperta della cultura siciliana
Far crescere nei giovani l’interesse per il patrimonio culturale siciliano attraverso un percorso di riscoperta della tradizione linguistica e musicale dell’isola. Questo l’obiettivo del progetto “Canti e Cunti“, promosso dell’I.O.S. “Musco” di Catania in collaborazione con l’Associazione Musicale Etnea e sostenuto dall’ Assessorato regionale all’istruzione con il bando “NON SOLO MIZZICA. Il siciliano la lingua di un popolo”, che dal 16 al 30 maggio 2024 porta in undici scuole della provincia etnea workshop, incontri, lezioni studio ed esibizioni musicali. «Si tratta di un’iniziativa corale – spiega il prof. Mauro Mangano, Dirigente Scolastico dell’istituto I.O.S. “Musco” – attraverso la quale ci proponiamo di oltrepassare una visione secondo cui lingua e cultura siciliane vanno studiate esclusivamente in una prospettiva storica. Al contrario, la nostra lingua ha un vasto potenziale espressivo che oggi si esprime nel lavoro di diversi artisti, molti dei quali supportano attivamente l’evento». Il progetto, coordinato dalla professoressa Joanna Moschella, vedrà alcuni grandi nomi della cultura e della musica siciliane interagire direttamente con gli studenti degli istituti partner e dell’I.O.S. “Musco” nell’ambito delle numerose attività previste.
IL LABORATORIO. “Canti e Cunti” ha preso le mosse lo scorso 16 maggio all’IC “Rita Atria” plesso Nuova Masseria con il primo appuntamento del ciclo di lezioni-concerto “N sicilianu” del poeta Biagio Guerrera e dei musicisti dell’Orchestra Jacaranda. Il progetto, che prevede una serie di incontri negli istituti partner, ha poi fatto tappa a Catania presso l’I.S.S. “Carlo Gemmellaro” (il 17 maggio), il Liceo Ginnasio “Cutelli Salanitro” (il 21 maggio) e l’Istituto “De Felice-Olivetti” (il 22 maggio). Tra gli artisti che hanno già preso parte alle attività di “Canti e cunti” anche Eleonora Bordonaro e Puccio Castrogiovanni i quali sono stati protagonisti, insieme al chitarrista Marco Corbino, di un concerto che li ha visti eseguire brani in siciliano e in gallo italico per gli studenti dell’I.S. “Secusio” di Caltagirone (il 17 maggio). Gli allievi della classe II F della scuola secondaria di Primo grado ad Indirizzo Musicale dell’I.O.S. “Musco” hanno invece preso parte ad un’attività di ricerca sulla leggenda di Gammazita sotto la guida del Prof. Angelo Spanò. I ragazzi hanno anche realizzato il testo per l’inedito “La Ballata di Gammazita”, brano composto e arrangiato dal Maestro Daniele Zappalà, che sarà presentato durante la serata conclusiva.
IL CAMPUS. Il progetto culminerà in una due giorni, il 29 e il 30 maggio, durante la quale il plesso dell’I.O.S. “Musco” si trasformerà in un campus esperienziale sulla tradizione musicale e coreutica in Sicilia. «Tutti i plessi dell’Istituto – spiega la professoressa Moschella – prenderanno parte alle attività e alle lezioni-concerto: gli indirizzi Coreutico, Musicale e Artistico saranno coinvolti in laboratori di danza, di strumenti tradizionali, di poesia e di canto, mentre la secondaria di I grado ad indirizzo musicale prenderà parte a dei workshop nei quali la tradizione popolare da contenuto astratto diventerà attività autentica e reale». Oltre a prendere parte alle diverse attività gli studenti costruiranno insieme agli artisti (e con l’aiuto dei docenti di strumento musicale dell’I.O.S. “Musco” Alessandro Spinnicchia, Sergio Leone, Francesco Valenzisi e Luca Zarbano) la performance finale.
LA SERATA. Giovedì 30, infatti, alle ore 19.00, l’istituto catanese ospiterà il concerto conclusivo, aperto al pubblico. L’ensemble Musco, composto dagli studenti del liceo Musicale e diretto dal maestro Daniele Zappalà, eseguirà insieme ai Lautari l’inedito “La Ballata di Gammazita”. Sul palco anche Lello Analfino Acustic Dreams, Eleonora Bordonaro e i Pizzifolk, gruppo folkloristico composto da docenti e alunni dell’IC Pizzigoni-Carducci di Catania. Condurrà Salvo La Rosa.