Consolo, il mito e le radici: la vera felicità è riscoprire sé stessi
Ne “L’olivo e l’olivastro” lo scrittore isolano, come spesso gli è accaduto, utilizza la vicenda letteraria di Ulisse per raccontare la condizione dei moderni. L’eroe greco, infatti, dopo tanto peregrinare, ritorna ad Itaca, ma si accorge che il tempo dell’assenza l’ha resa quasi irriconoscibile. Così noi esuli ed erranti di oggi crediamo che il ritorno sia garanzia di felicità, salvo poi renderci conto che la memoria e l’identità sono qualcosa da ricostruire istante dopo istante