Ogni settimana sottoporremo al vostro ascolto una playlist di canzoni di artisti siciliani. Brani vecchi e nuovi scelti dalla redazione, ma che potrete indicarci anche voi e, soprattutto, potranno inviarci cantautori, cantanti e band, di qualsiasi genere musicale. Inseriremo i vostri consigli e le proposte musicali all’interno della nostra playlist che sarà pubblicata anche su Spotify.

Potete inviare le vostre proposte (complete di link Spotify e YouTube) all’indirizzo sicilianplaylist@sicilianpost.it

“Autumn Island” Rigo Pulito

«Siamo un duo che suona rock, ambient ed elettronica». Si presentano così i Rigo Pulito, formazione catanese composta da Fabrizio Porto e Luis Found. «Dopo anni in diversi progetti solisti e con altri gruppi, abbiamo deciso di sperimentare insieme sonorità e ambientazioni che si legano a molte nostre esperienze, con l’obiettivo di pubblicare il nostro primo album con questo progetto nei prossimi mesi». Il brano proposto è stato prodotto come colonna sonora per uno spettacolo teatrale drammatico “Leda aveva un soldatino di stagno”, finalista al premio “Scenario 2021”. Ipnotica e avvolgente, nello sviluppo sonoro la composizione ricorda le musiche per immagini dei Mogwai. Ottima presentazione.

“Bacilicò” Ture Most

Terzo e ultimo soft drink di Salvo Mostaccio, in arte Ture Most, rapper indie nato e cresciuto a Torre Archirafi, il borgo sul mare a Riposto. Completa il trittico di canzoni uscito con cadenza mensile per andare a comporre il progetto “Soft drink”, in cui ogni canzone è abbinata al gusto di una bibita. Dopo il frizzante aperitivo “Pop Cola” ed il più malinconico e intimo “Gazzosa”, ecco “Sanguigna” con tre tracce carnose, succose e sensuali come una arancia rossa siciliana: “Bacilicò”, melodica e divertente ricostruzione della storia della prima testa di moro in assoluto; “Muta”, canzone tangheira sul machismo e la violenza contro le donne, presentata insieme a Mimì Sterrantino; per chiudere con una personale e delicata versione di “Stranizza d’amuri”, sentito omaggio al compianto compaesano Franco Battiato e sigillo perfetto a un progetto curato e ben costruito.

“Operativo” Cordepazze

Il nuovo singolo della band palermitana è la metafora della meccanica che rapisce la coscienza umana, del ciclo del consumo che si sostituisce al ciclo della vita: «“Operativo” è un brano che racconta del dominio della tecnica, dell’adorazione del feticcio, della solitudine e della macchina mostruosa della produzione e del consumo come incessante rotazione ciclica dell’apparato tecnico e della nostra vita schiacciata, ma ancora palpitante, sepolta viva sotto tutto questo», spiega la band. «Racconta il delirio della fede cieca nella “Techné”, il luccichio sfolgorante della meccanica che rapisce la coscienza umana fino a farla diventare parte dell’ingranaggio. L’apparente dominio sull’oggetto è l’inganno attraverso il quale l’oggettualità ci domina. “Operativo” è l’uomo che trasforma l’Essere Unico in enti molteplici, colui che frammenta l’Essere parmenideo ed inaugura l’inizio del duplice e del plurale, la desolante vastità del cumulo senza senso, dei container, degli ipermercati, dei magazzini/hangar/cattedrali robotizzati di Amazon. La fine pietosa di Dio (Essere Unico e non trinitario) nell’immondezzaio della civiltà».

“Mr.Oga / Non Siamo Pesci” Chris Obehi

I diritti umani, la Nigeria e il Mediterraneo sono i temi centrali del doppio videoclip del nigeriano palermitano: la prima parte del video, sulle note di “Mr. Oga” (in italiano “Capo”), è dedicata ai soprusi di chi detiene il potere politico o economico, con riferimento all’attuale instabilità in Nigeria e alle proteste dei mesi scorsi contro le violenze dei reparti Sars. La seconda parte del video è dedicata a tutto quello che continua ad accadere ai migranti nel Mediterraneo, vicende che Obehi ha vissuto in prima persona col suo viaggio per arrivare in Italia e che ha raccontato proprio nella canzone “Non siamo pesci”.

“Scegliere e cambiare” Peppe Lana

Nel solco della canzone d’autore nazionale il secondo singolo estratto dall’album “Presente”, in uscita in autunno 2021. Un brano delicato e intimo in cui il cantautore siciliano si interroga sul tempo e le scelte che trasformano, che cambiano, e ci portano a consolidare noi stessi. «È una canzone che mi aiuta a ricordare a me stesso chi sono», spiega racconta Peppe Lana. «Un brano con cui mi confronto spesso, specialmente nei momenti in cui mi rendo conto di aver perso la rotta, smarrito la direzione, quando mi trovo a fare a pugni con un “me stesso” del passato. Mi aiuta a ricordare che basterebbe accogliere questo continuo mutamento, o semplicemente perdonare e perdonarsi. Andare in profondità e scoprire che è la scintilla che ci abita che ci fa vivi, che abbiamo un infinito dentro e nello stesso tempo siamo esseri minuscoli rispetto all’infinito spazio dell’universo».

“Almeno credo” Angologiro

Nel brano della giovane band di stanza a Catania, una voce ci accompagna in un percorso dove il tempo sembra sospeso, immerso in una melodia ipnotica che passo dopo passo ci porta “lontano, più lontano, per dopo ritornare”.

“Aria” Floriana Muratore

Primo singolo per la cantante palermitana di casa a Castellana Sicula nel cuore delle Madonie). «È un brano che ho scritto durante il periodo di lockdown», racconta Floriana. «Esprime la voglia di ritornare alla normalità, alla libertà e ai piaceri della vita. L’estate è il tema centrale, il testo contiene la visione spensierata di una ragazza che racconta la sua estate.  Musa ispiratrice delle sue giornate è l’amore per il partner, di vitale importanza proprio come l’aria che respiro».

“Ancora un po’” Petrolà

Senza tabù, trasportati dall’estate e dalle alte temperature, il nuovo brano di Ernesto Petrolà, artista palermitano. Torrido, caliente e danzereccio, parla di un’attrazione fatale, un incontro puramente di sesso che diventa un modo per evadere dalla monotonia di tutti i giorni.

“Eterno” Giovanni Caccamo

“Prendimi la mano, scappiamo via lontano, in un mondo senza nebbia, in un mondo senza rabbia, chiusi dentro di noi, insieme io e te per sempre”. Una canzone sull’amore unico, universale, eterno.

“Combimbi” Stefania Patanè

Brano estratto dall’album “New Focus”, «che vuol dire nuova focalizzazione, nuovo punto di vista», spiega la cantautrice, compositrice e arrangiatrice catanese. «Ma anche nuovo fuoco, il fuoco della vita, come è per esempio la terra vulcanica, che da massa in ebollizione diventa terreno ricco di nutrienti per nuove piante ed alberi, essi stessi simbolo di vita. E quindi vuol dire anche nuova passione, intesa come nuovo amore che stimola vita in tutte le sue forme: idee, azioni, emozioni, creatività. Infine “New Focus” per me è l’Anima che in continuo movimento compie il suo viaggio misterioso oltre i confini della percezione umana». Dieci brani in tutto, espressione di un moto creativo intenso ed autentico, che attraversa il “profondo Sud” geografico ed interiore, in un mix di lingue siciliana, italiana ed inglese, intrecciate alla vocalità strumentale di Stefania Patanè.

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